Canone RAI 2025, importo, esenzioni e modalità di pagamento

Tutto sul canone Rai 2025, cosa è successo in manovra di Bilancio, come si pagherà da gennaio e chi potrà essere esonerato.
2 giorni fa
2 minuti di lettura
Canone RAI 2025, importo, esenzioni e modalità di pagamento
Foto © Investireoggi

Una delle tasse sicuramente più odiate dagli italiani è il canone Rai. La tassa per il possesso di un apparecchio radiotelevisivo, infatti, è uno dei balzelli che gli italiani pagano malvolentieri. In primo luogo perché si tratta di una tassa che non si paga per ricevere i canali della televisione di Stato. Infatti, si tratta di una tassa di possesso, cioè da versare perché si è in possesso di un apparecchio radiotelevisivo. Nel 2025, a quanto ammonta il canone Rai? Come si paga?

Canone RAI 2025, importo, esenzioni e modalità di pagamento

Nel 2024, il canone Rai è stato oggetto di una riduzione di importo, che ha portato benefici alle famiglie con un risparmio annuale di 20 euro.

Un taglio che, però, il governo non ha confermato nella legge di Bilancio, la quale da qualche giorno ha iniziato il suo iter parlamentare di approvazione definitiva. E, dal momento che la riduzione del canone Rai era stata varata solo per il 2024, la mancata conferma della stessa porta, di fatto, a un aumento della tassa. Nel 2025, i contribuenti assoggettati al canone Rai pagheranno 20 euro in più rispetto al 2024.

Tutto sul canone RAI, importi, modalità di versamento e casi di esonero

Da anni ormai, i contribuenti italiani pagano il canone Rai tramite trattenute a rate sulle bollette dell’energia elettrica ad uso abitativo. In pratica, il canone Rai si paga insieme ai corrispettivi fissi e di consumo dell’energia elettrica, a prescindere dal fornitore del servizio. Il pagamento del canone Rai avviene, per i contribuenti, direttamente in bolletta, nelle fatture dell’energia elettrica dei primi dieci mesi dell’anno.

Nel 2024, i contribuenti italiani hanno pagato 7 euro al mese di canone Rai, per una spesa totale annua di 70 euro. Per l’intero anno 2025, come detto, dal momento che non c’è stata la proroga dello sconto di 20 euro, si tornerà a pagare sul canone Rai lo stesso importo del 2023, ovvero 90 euro.

E sarà sempre addebitato in bolletta dell’energia elettrica, a meno che il contribuente non sia un pensionato con redditi sotto 18.000 euro. In questo caso, la normativa consente di richiedere la rateizzazione in 11 mensilità.

Per richiedere l’addebito del canone Rai sulla pensione, il reddito da considerare prima di presentare domanda all’INPS è quello dell’anno precedente, quindi per il 2025 il reddito del 2024. La domanda va presentata entro il 31 ottobre per chiedere l’addebito sulla pensione anziché sulla bolletta energetica.

Come presentare domanda di esenzione e come inviarla

Restano in vigore tutti i soliti casi di esonero dal versamento della tassa. Quindi, esenzione dal canone Rai 2025 per gli anziani con almeno 75 anni d’età, e un reddito non superiore a 8.000 euro. Oppure per chi non ha apparecchi in casa, o ancora per chi paga il canone in un’altra utenza dell’energia elettrica, avendone due intestate a proprio nome.

Ogni caso di esonero presuppone la presentazione di una domanda all’Agenzia delle Entrate. La domanda va inviata via posta raccomandata in plico senza busta all’indirizzo:
“Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino”, allegando la copia del proprio documento di riconoscimento. In alternativa, è possibile l’invio tramite PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo [email protected]. Infine, è consentita anche la consegna manuale presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

Le domande presentate entro il 31 gennaio 2025 valgono come esenzione per l’intero anno 2025. Quelle presentate entro il 30 giugno valgono come esonero per il secondo semestre del 2025.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione minima
Articolo precedente

Pensioni minime a 1.000 euro: il sogno (im)possibile dei pensionati italiani

Btp Valore nel 2025 dopo il collocamento di Poste Italiane?
Articolo seguente

BTp Valore nel 2025, prima viene l’offerta di nuove azioni Poste Italiane