Il Decreto Flussi rappresenta uno strumento fondamentale per la gestione dell’immigrazione economica in Italia, rispondendo alle crescenti esigenze del mercato del lavoro, sia per le imprese che per le famiglie. Grazie a questo decreto, il governo italiano determina il numero e le modalità di ingresso di lavoratori stranieri non comunitari, regolando il flusso di manodopera estera necessaria per sostenere alcuni dei principali settori economici italiani.
In pratica, il legislatore stabilisce il numero massimo di lavoratori non comunitari che possonoo entrare in Italia per motivi di lavoro, articolandosi in quote specifiche per ogni tipologia di impiego.
Una volta ottenuto il nulla osta, il lavoratore può richiedere il visto di ingresso per motivi di lavoro presso il consolato italiano nel paese di origine. Solo una volta in possesso del visto, il lavoratore sarà autorizzato a entrare in Italia e iniziare l’attività lavorativa per cui è stato assunto.
Decreto flussi: i numeri del 2025
Per il periodo 2023-2025, le quote d’ingresso sono state definite dal DPCM del 27 settembre 2023, prevedendo per il 2025 un numero complessivo di 181.450 lavoratori stranieri:
- Lavoratori subordinati stagionali: 110.000
- Lavoratori subordinati non stagionali: 70.720
- Lavoratori autonomi: 730
- Lavoro Subordinato Non Stagionale: Settori e Paesi di Provenienza.
I click day per il 2025
I datori di lavoro che intendono sfruttare il decreto flussi, devono precompilare la domanda e poi successivamente inviarla. Per la precompilazione della domanda sul decreti flussi 2025, la finestra temporale è dal 1° novembre 2024 al 30 novembre 2024. Per il successivo invio, invece, sono previsti click day decreto flussi 2025. In particolare:
- 5 febbraio 2025 – Lavoro subordinato non stagionale nei settori specificati per i lavoratori dei paesi in elenco
- 7 febbraio 2025 – Settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria (9.500 quote)
- 7 febbraio 2025 – 10.000 ingressi Settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria (invii possibili solo da agenzie per il lavoro (APL) o associazioni datoriali firmatarie del CCNL lavoro domestico per datori di lavoro disabili o grandi anziani
- 12 febbraio 2025 -Lavoro stagionale (settore agricolo e turistico-alberghiero) 70% delle quote
- 1° ottobre 2025 – Lavoro stagionale (settore agricolo e turistico-alberghiero) restante 30% delle quote.
Decreto flussi non stagionali: i paesi di provenienza
Per quanto riguarda i lavoratori subordinati non stagionali, l’ingresso è riservato ai cittadini provenienti da paesi che hanno firmato accordi di cooperazione con l’Italia.
- Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Rep. Di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
I lavoratori non stagionali potranno essere impiegati in una serie di settori cruciali per l’economia italiana, che richiedono manodopera qualificata. Tra questi settori troviamo Autotrasporto merci per conto terzi; Edilizia; Turismo e alberghiero; Settore meccanico e telecomunicazioni; Industria; alimentare; Cantieristica navale; Trasporto passeggeri con autobus; Pesca; Parrucchieri, elettricisti e idraulici.
Per assumere un lavoratore straniero in uno di questi settori, il datore di lavoro deve dimostrare una capacità reddituale adeguata, con un reddito imponibile o un fatturato non inferiore ai 30.000 euro.
Riassumendo
- Il Decreto Flussi regola l’ingresso di lavoratori stranieri per soddisfare esigenze del mercato.
- Per il 2025 sono previsti 181.450 ingressi per lavoro subordinato stagionale, non stagionale e autonomo.
- Solo cittadini di paesi con accordi con l’Italia possono accedere a specifici settori.
- Assistenza familiare riservata a 9.500 lavoratori con requisiti di reddito per i datori.
- Ingresso sperimentale di 10.000 lavoratori per l’assistenza a disabili e anziani ultraottantenni.
- Decreto supporta economia italiana, stabilizza il mercato e promuove l’integrazione dei lavoratori stranieri.