L’iter di approvazione della legge di Bilancio, e quindi la burocrazia, deve fare il suo corso. Tutto ciò che si legge e si scrive oggi sulla manovra finanziaria del governo al momento lascia esattamente il tempo che trova. Questo vale anche per l’Ape sociale e le altre novità di pensionamento 2025. Senza voler fare allarmismo, anche i provvedimenti che tutti danno ormai per certi hanno bisogno di tempo per diventare utilizzabili. Oggi, come ci dimostra un nostro lettore, vi mostreremo come effettivamente al momento non c’è nulla di certo e quindi bisogna pazientare per capire se sarà davvero fattibile utilizzare una novità del governo nella legge di Bilancio.
“Buonasera, mi chiamo Stefano e vi spiego cosa è successo adesso. Sono nato ad agosto 1961 e quindi compio 63 anni e 5 mesi a gennaio, esattamente il 15 gennaio 2025. Come avrete ben compreso, completo i requisiti per l’Ape sociale a gennaio. La misura mi pare sia stata confermata. Termino la Naspi a novembre, quindi ho perfettamente i requisiti per andare in pensione con la misura. Ma come voi mi insegnate, serve la domanda di certificazione del diritto. Ho provato a farla con il mio Spid, inserisco i dati ma mi esce scritto che, per avere diritto alla prestazione, in base al mio codice fiscale non completo i 63 anni e 5 mesi entro il 31 dicembre 2024. Ma allora non c’è ancora la conferma dell’Ape sociale?”
Pensioni Ape sociale, si può fare domanda già adesso per chi ci va a gennaio o febbraio?
In effetti, ciò che è successo al nostro lettore non è nulla di eccezionale e non c’è nessuna stranezza. Questo perché, anche se la misura è di fatto approvata, non c’è ancora la definitività che solo l’approvazione della legge di Bilancio potrà dare. Pertanto, presupponiamo che a gennaio o febbraio nessun lavoratore riuscirà ad ottenere la pensione con l’Ape sociale.
Anzi, per determinati provvedimenti inseriti in manovra servono anche i decreti attuativi, che in genere si emanano entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge che li genera, nello specifico dalla legge di Bilancio. Burocrazia, dicevamo, che però non farà certo perdere mesi di pensione a chi ne ha diritto, perché si tratta solo di lungaggini che spostano l’incasso del primo rateo di qualche mese, ma con annessi eventuali arretrati. Oggi la manovra non è ancora approvata e quindi è impossibile che l’INPS faccia andare avanti le richieste di chi vuole sfruttare provvedimenti non ancora attivi. E vale anche per l’Ape sociale.
Certificazione del diritto alla pensione 2025, ancora non è possibile presentare domanda
In effetti, per andare in pensione con l’Ape sociale serve prima passare dalla domanda di certificazione del diritto. Un passaggio fondamentale che il nostro lettore ha cercato di espletare adesso. Ma inevitabilmente la procedura si blocca perché il sistema dell’INPS verifica che per il diretto interessato non c’è ancora diritto alla pensione, visto che non compie l’età giusta in tempo utile. Ma questo sulla base della misura attiva oggi, l’unica che è attiva e che si può usare. Perché per quella che il governo sta per prolungare anche per il 2025, se non oltre, non c’è ufficialità.
Il lettore, che dovrebbe entrare in Ape sociale a gennaio, così come tanti altri che si trovano nella sua condizione, probabilmente troverà disponibile la procedura solo a gennaio, dopo il via libera definitivo alla manovra. Mani legate al momento, ma non perché ci siano problemi sulla conferma dell’Ape sociale, che pare ormai certa.