Con una domanda all’INPS i pensionati sopra i 72 anni possono chiedere arretrati di oltre 12 mesi

Con una domanda all’INPS c'è la concreta possibilità per i pensionati sopra i 72 anni di chiedere arretrati di oltre 12 mesi passando dall'assegno sociale alla pensione di vecchiaia.
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Con una domanda all’INPS i pensionati sopra i 72 anni possono chiedere arretrati di oltre 12 mesi
Foto © Pixabay

Ci sono dei casi abbastanza comuni anche se particolari che possono garantire a dei contribuenti, degli emolumenti aggiuntivi percepiti dall’INPS. Anzi, possiamo dire che ci sono regole che permettono di cambiare prestazione arrivati ad una determinata età. Solo che ci sono pensionati che non lo sanno e così facendo perdono soldi. Volete un esempio? Ecco cosa è successo ad una nostra lettrice che grazie ad un nostro suggerimento è riuscita a prendere oltre 4.000 euro di arretrati dall’INPS per un diritto che rischiava di perdere.

Cogliamo l’occasione per spiegare cosa è successo alla nostra lettrice anche per rispondere alla seconda che oggi ci chiede se può avere diritto ad una prestazione diversa di quella che prende.

“Buonasera, sono Piera una vostra lettrice a cui mesi fa avete dato il giusto consiglio riguardo alla mia pensione. Come vi ho scritto chiedendo cosa potevo fare in passato, adesso vi scrivo per ringraziarvi. Perché grazie ai vostri suggerimenti sono passata dal prendere l’assegno sociale a prendere la mia pensione di vecchiaia. E grazie a questo passaggio, ho ottenuto a quasi 72 anni di età gli arretrati fin dal mese successivo a quanto ho compiuto 71 anni. Esattamente come dicevate voi. Grazie di cuore e buon lavoro.”

“Gentili esperti, sono una titolare di assegno sociale. Prendo circa 190 euro al mese per via del reddito che ho in cumulo con mio marito. Però ho pure 12 anni di contributi versati. Ho compiuto ad agosto 71 anni e adesso mi hanno suggerito di presentare la domanda di pensione di vecchiaia. Mi dicono che sono una di quelle che ha i contributi tutti dal 1996 in poi e possono vedere di farmi valutare la pensione in base a quei contributi. Secondo voi è possibile? E sempre secondo voi, mi conviene farlo?”

Con una domanda all’INPS i pensionati sopra i 72 anni possono chiedere arretrati di oltre 12 mesi

Tutto ciò di cui parleremo oggi riguarda soggetti il cui primo versamento di contributi, a prescindere dalla tipologia di contribuzione versata, è successivo al 31 dicembre 1995.

perché sono i contributivi puri che hanno la chance di andare in pensione una volta raggiunti i 71 anni di età ed una volta maturati almeno 5 anni di versamenti.

Infatti chi ha iniziato a versare i contributi prima del 1996 se non riesce ad andare in pensione a 67 anni, non potrà mai più andarci se non ha 20 anni di versamenti almeno. In questo modo, qualsiasi sia il numero di anni di versamenti, se inferiori a 20 anni diventano contributi silenti. Ovvero contributi mai utilizzati per una pensione che quindi restano all’INPS e non tornano come rendita al pensionato che li ha versati. Un evento molto comune questo, ma che non riguarda le nostre due lettrici. Infatti la prima ha già risolto, mentre la seconda sicuramente farà la stessa cosa e risolverà a sua volta.

Niente pensione a 67 anni? Ecco chi può ovviare dopo i 71 anni

Chi arriva a 67 anni e non ha diritto ad una pensione propria, perché non ha maturato i 20 anni minimi di contributi che servono, non ha altre possibilità che non siano quelle di chiedere la pensione sociale. Si chiama esattamente assegno sociale ed è una misura che si prende a prescindere dai requisiti contributivi. Infatti l’assegno sociale non è collegato in nessun modo ai contributi versati. Basta avere 67 anni di età ed avere un reddito proprio non superiore all’importo dell’assegno sociale. Ed un reddito in cumulo con il coniuge, non superiore al doppio dell’assegno sociale. Per prendere l’importo intero di assegno sociale, cioè 534,41 euro al mese, il singolo deve avere zero come redditi propri, mentre se coniugato, il reddito complessivo con il coniuge non deve essere superiore a 534,41 euro.

Ecco perché c’è chi percepisce un assegno sociale inferiore alla soglia prevista che ripetiamo è pari per il 2024 a 534,41 euro. Ma come detto per molti di questi soggetti, che magari prendono 100, 200 o 300 euro di assegno sociale, a 71 anni cambia tutto. Se non ci sono contributi versati prima del 1996, ecco che gli interessati possono, a 71 anni, chiedere all’INPS la loro pensione di vecchiaia. Bastano anche solo 5 anni di versamenti.

Ecco come recuperare tutti gli arretrati per la pensione dopo i 72 anni

Se la richiesta di pensione a 71 anni è coincidente con il compimento di questa età, a partire dal primo giorno del mese successivo al compimento dei 71 anni, l’INPS farà decadere l’assegno sociale ed erogherà, se migliore come importo, la pensione di vecchiaia in base ai contributi versati, pari ad almeno 5 anni ed inferiori a 20 anni (altrimenti non c’era bisogno di aspettare i 71 anni di età). Ma se la richiesta arriva in ritardo, come per la nostra prima lettrice ma come sicuramente accadrà anche alla seconda, ecco che in sede di domanda di pensione va fatta una operazione. Infatti va inserita una richiesta di decorrenza della pensione a partire dal mese successivo a quello del compimento dei 71 anni di età. In questo modo, l’interessato potrà godere, come la nostra prima lettrice, di tutti gli arretrati di pensione. Arretrati che saranno pari alla differenza tra l’assegno sociale percepito dal mese successivo a quello del compimento dei 71 anni e la pensione di vecchiaia spettante adesso.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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