In Redazione di Investire Oggi è arrivato un quesito piuttosto interessante sugli intrecci tra l’attuale rottamazione delle cartelle e la nuova sanatoria che invece potrebbe essere inserita nella Legge di bilancio 2025 che si trova all’esame della Commissione bilancio della Camera.
Buongiorno, il prossimo 30 novembre scade la 6° rata della rottamazione delle cartelle; non so ancora se riuscirò ad effettuare il pagamento, tra affitto, bollette e costi vari non sono ancora certo di avere la liquidità necessaria. Detto ciò, so che con molta probabilità nella Legge di bilancio 2025 potrebbe essere inserita una nuova sanatoria delle cartelle. Laddove dovessi decadere dall’attuale pace fiscale posso accedere alla nuova rottamazione? Se invece il Governo non approverà una nuova pace fiscale se decado dalla rottamazione-quater posso quantomeno accedere ad una rateazione ordinaria? A tal fine preciso che le cartelle a oggi oggetto di rottamazione-quater sono relative a debiti in precedenza rateizzati nel 2021, a gennaio per la precisione, con una dilazione ordinaria poi decaduta per mancati pagamenti.
La rottamazione-quater. Le prossime scadenze
Prima di rispondere al quesito del nostro lettore è utile richiamare le prossime scadenza della rottamazione-quater, c.231-252 della L.n°197/2022.
Originariamente era stato previsto un piano di scadenze piuttosto articolato.
In particolare, era ammesso il pagamento:
- in unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023, ovvero
- a rate, nel numero massimo di diciotto rate, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10 per cento delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, scadenti rispettivamente il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.
Negli ultimi due anni ci sono state diverse proroghe che hanno riguardato le prime 5 rate. Ad esempio, la 5° rata che scadeva il 31 luglio 2024 è stata rinviata al 23 settembre 2024.
Il 30 novembre scade la 6° rata
Le prossime scadenze 2024/2025 per la rottamazione-quater sono le seguenti:
- 30 novembre 2024 – Scadenza della sesta rata della rottamazione-quater.
- 28 febbraio 2025 – Scadenza della settima rata.
- 31 maggio 2025 – Scadenza dell’ottava rata.
- 31 luglio 2025 – Scadenza della nona rata.
- 30 novembre 2025 – Scadenza della decima rata.
A tutte queste scadenze si applicano 5 giorni di tolleranza.
Così ad esempio, rispetto alla scadenza del 30 novembre 2024, considerando anche i differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro lunedì 9 dicembre 2024.
Grazie al DL 61/2023, i soggetti con la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori alluvionati (indicati dall’allegato n. 1 del decreto) di cui alle Regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana, hanno diritto ad una proroga di tre mesi su tutte le scadenze della rottamazione. Cosicchè ad esempi, potranno pagare la sesta rata scade il 28 febbraio 2025. Anzichè entro il prossimo 9 dicembre.
In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro mercoledì 5 marzo 2025
Rottamazione cartelle in scadenza al 30 novembre. Pagare o attendere la quinquies?
Fatta tale necessaria ricostruzione veniamo al quesito del nostro lettore.
Capitolo nuova rottamazione-quinquies/ripescaggio per chi non paga la quater.
Nella Legge di bilancio potrebbe essere prevista una nuova rottamazione delle cartelle. Inoltre si pensa a riammettere alla pace fiscale coloro i quali sono decaduti dalla rottamazione per mancato pagamento di una delle prime 5 rate. Con possibile allargamento alla 6° rata visto che ha scadenza anticipata rispetto a quella che sarà l’approvazione della L.di bilancio 2025: entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio.
Detto ciò, bisogna seguire con attenzione l’iter di approvazione della Manovra in quanto a oggi non c’è certezza che sarà approvata una nuova rottamazione o che ci sarà un ripescaggio per i decaduti.
Invece una risposta certa possiamo darla rispetto all’ipotesi di decadenza della pace fiscale e attivazione di un piano di rateazione per un debito rottamato che in precedenza era stato oggetto di rateazione ordinaria (72 rate) non onorata.
Ebbene rispetto a tali casi, nel corso di Telefisco 2024, ’Agenzia delle entrate ha chiarito che per le dilazioni originarie poi oggetto di rottamazione richieste dopo il 16 luglio 2022:
qualora il debitore incorra nell’inefficacia della «rottamazione-quater» relativamente a debiti per i quali era decaduto da una dilazione richiesta dal 16 luglio 2022, non può nuovamente rateizzare questi debiti, non per effetto dell’inefficacia della definizione ma della decadenza dalla vecchia dilazione. Viceversa, in base all’articolo 15-bis, comma 3, del Dl 50/2022, in caso di decadenza dal beneficio della rateazione concessa a seguito di richieste presentate anteriormente al 16 luglio 2022, il carico può essere nuovamente rateizzato se, alla data di presentazione della nuova richiesta, le rate scadute alla stessa data sono integralmente saldate.
Ecco perché, per chi ha richiesto una rateazione prima del 16 luglio 2022, decadendo prima dalla dilazione e poi dalla rottamazione, potrà richiedere una nuova rateazione ex art.19 DPR 600/73. Dovranno essere pagate le vecchie rate scadute però. In tal modo ci si mette a riparo da eventuali azioni cautelari (fermi, ipoteche) ed esecutive del Fisco.
Riassumendo…
- Scadenze della rottamazione-quater: la sesta rata è in scadenza il 30 novembre 2024, con ulteriori rate previste fino al 2025;
- Proroga per le aree alluvionate: i contribuenti nelle zone alluvionate di Emilia Romagna, Marche e Toscana hanno una proroga di 3 mesi per le scadenze della rottamazione-quater.
- Possibile nuova sanatoria (rottamazione-quinquies): la Legge di Bilancio 2025 potrebbe includere una nuova rottamazione delle cartelle e un “ripescaggio” per chi è decaduto dalle precedenti rate.
- Rateazione ordinaria per chi decade dalla rottamazione-quater: chi decade dalla rottamazione-quater può accedere alla rateazione ordinaria solo se la dilazione originaria era stata richiesta prima del 16 luglio 2022, con pagamento delle rate scadute.
- Monitorare la Legge di Bilancio 2025: è importante seguire l’iter della Manovra per confermare l’introduzione di una nuova sanatoria, che permetterebbe ai decaduti di rientrare nella pace fiscale.