Le elezioni americane hanno impresso una svolta negativa al mercato obbligazionario. I rendimenti sono risaliti ai massimi da diverse settimane, se non mesi. Gli stessi Treasury a 10 anni sono arrivati ad offrire oltre lo 0,80% in più rispetto ai minimi di settembre. Stanno andando controtendenza i bond ucraini in dollari Usa, che mettono a segno nelle ultime sedute guadagni consistenti. E nell’uno e nell’altro caso la ragione di questi movimenti si chiama Donald Trump. La minaccia di dazi spaventa gli investitori stranieri, che scontano crisi delle esportazioni in Europa e Asia e aumento della domanda interna negli Stati Uniti per effetto di tagli alle tasse e aumento degli investimenti pubblici.
Trump e Zelensky, rapporto complicato
Sappiamo anche che una delle principali promesse di Trump è stata la cessazione della guerra tra Russia e Ucraina. Il suo rapporto con il presidente Volodymyr Zelensky è stato sinora burrascoso. Il tycoon vuole azzerare gli aiuti a Kiev e costringere il suo omologo a trattare con Vladimir Putin un accordo di pace. I toni dello stesso Zelensky sono cambiati negli ultimi giorni, dovendo fare i conti con una prossima amministrazione americana molto meno generosa e finanche intenta a mollarlo.
Boom delle quotazioni
Tutto questo sta avendo riflessi positivi sui bond ucraini in dollari. Quello con cedola 1,004% e senza scadenza (ISIN: XS1303929894) è salito da una quotazione di 69,30 centesimi del giorno delle elezioni Usa agli attuali 74,50 centesimi. La scadenza del 21 maggio 2031 con cedola 6,876% (ISIN: XS2010028699) è passata nel frattempo da 26,29 ad oltre 30 centesimi. E la scadenza del 27 gennaio 2032 con cedola 4,375% (ISIN: XS2010033343) è salita da meno di 22 a 27,50 centesimi.
Cosa suggerisce questo trend? I bond ucraini scontano positivamente lo scenario più probabile di una fine della guerra, se non imminente, meno lontana di quanto fosse fino a qualche settimana addietro. Senza dollari, Zelensky non potrà più continuare a combattere contro i russi.
Bond ucraini restano rischiosissimi
I bond ucraini hanno rating infimi: Selective Default per S&P, Restricted Default per Fitch e Ca per Moody’s. In queste ore si apre un giallo circa le dichiarazioni di Mosca, secondo cui l’amministrazione Trump rimuoverebbe Zelensky dalla sua posizione di capo dello stato. Il suo mandato è cessato nella primavera scorsa, ma la celebrazione di nuove elezioni è stata resa impossibile dalla prosecuzione della guerra. Abbiamo altresì avvertito circa i rischi derivanti dall’acquisto di eventuale nuovo debito ucraino emesso dopo la fine del mandato, a causa di un teorico, per quanto non impossibile, futuro ripudio da parte dei successivi governi. La carenza di legittimazione politica finora non è stata lamentata da nessun partito e leader a Kiev. E questo è un buon segnale per il futuro.