Italia, il mercato del lavoro mostra segnali di vivacità, con Unioncamere e il Ministero del Lavoro che prevedono 1,3 milioni di assunzioni nel trimestre novembre 2024 – gennaio 2025. Solo a novembre 2024, si stima l’ingresso di oltre 427mila nuovi lavoratori, sebbene le aziende stiano affrontando alcune difficoltà nel trovare profili specializzati, che rappresentano quasi la metà delle posizioni richieste. L’aumento di opportunità, soprattutto nel settore dei servizi, si accompagna a una domanda di specifiche competenze tecniche difficili da reperire.
Settori con maggiore richiesta di personale
Secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, il settore dei servizi traina la domanda di lavoro, con una previsione di 307mila assunzioni a novembre e oltre 908mila nel trimestre.
D’altra parte, l’industria presenta una flessione rispetto ai dati dell’anno precedente, registrando una riduzione dell’8% nelle assunzioni di novembre e del 9,9% nel trimestre rispetto al 2023. Tra le aree industriali, il settore manifatturiero mostra il calo più significativo, con una riduzione del 9,9% nelle assunzioni di novembre rispetto al 2023, mentre l’edilizia segna una diminuzione del 4,3%. Tuttavia, con 121mila nuove posizioni nel solo mese di novembre, l’industria rappresenta ancora un bacino importante di opportunità, sebbene in flessione.
Assunzioni, prevalenza dei contratti a tempo determinato
Per molti dei nuovi assunti, la forma contrattuale prevalente resta quella a tempo determinato. Le aziende italiane continuano a preferire contratti a scadenza per mantenere una maggiore flessibilità, con 237mila posizioni su 427mila, pari al 55,5% del totale. I contratti a tempo indeterminato sono offerti solo nel 19,2% dei casi, pari a circa 82mila posizioni. Questa tendenza riflette le incertezze economiche e la necessità di adattarsi rapidamente alle variazioni della domanda.
Una delle sfide principali per le aziende italiane è trovare candidati con le competenze adeguate. Il 47,9% delle imprese segnala difficoltà nel reperire personale specializzato, una carenza che incide sulla capacità delle aziende di espandersi e innovare. Le professioni con le maggiori carenze riguardano soprattutto i tecnici e gli ingegneri. Ad esempio, i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi sono difficili da trovare per il 71,5% delle imprese, mentre i tecnici della salute e gli ingegneri presentano rispettivamente tassi di reperibilità del 62,9% e del 57,9%.
Il settore industriale mostra difficoltà nel trovare operai specializzati, come fabbri, saldatori e montatori di carpenteria metallica. La carenza di questi profili può causare rallentamenti nella produzione, rendendo essenziale una strategia per formare nuovi lavoratori. Anche i settori dei servizi, come la ristorazione e la cura estetica, faticano a trovare personale qualificato, con un’elevata richiesta di operatori ma pochi candidati disponibili.
Prospettive future e strategie per chi cerca lavoro
Le prospettive per chi cerca lavoro in Italia a novembre sono dunque positive, con numerose opportunità in settori specifici. Tuttavia, la difficoltà delle imprese nel reperire profili qualificati evidenzia la necessità per i candidati di investire nella formazione e aggiornare le proprie competenze. Specializzarsi in aree tecniche richieste, come l’ingegneria o le competenze legate all’uso dei macchinari, può essere una scelta strategica per ottenere posizioni ambite e durature.
Inoltre, chi cerca lavoro dovrebbe considerare che molti contratti saranno temporanei, e prepararsi ad adattarsi a un mercato del lavoro caratterizzato da flessibilità e mobilità. La partecipazione a corsi di aggiornamento o di specializzazione può aumentare la probabilità di assunzione e aprire la strada a opportunità di lungo periodo.
Il bollettino Excelsior conferma che, sebbene il mercato del lavoro offra diverse occasioni, la carenza di figure qualificate è un problema crescente. Il momento attuale rappresenta un’opportunità per i lavoratori di investire in competenze richieste dal mercato, rendendo così più facile ottenere una posizione anche stabile e favorendo, al tempo stesso, la competitività delle aziende italiane.
Riassumendo…
- A novembre sono previste 427mila assunzioni, soprattutto nei servizi, con 1,3 milioni entro gennaio.
- La maggioranza delle offerte è per contratti a tempo determinato, mentre solo il 19,2% è a tempo indeterminato.
- Le aziende faticano a trovare profili specializzati, soprattutto tecnici e ingegneri, essenziali per innovare.