Nel 2025 si potrà andare in pensione ad un’età variabile dai 63 ai 67 anni con calcoli diversi della prestazione o con uscite anticipate. Questi sono i vantaggi che offrono le norme in vigore soprattutto per le lavoratrici che hanno avuto dei figli durante la loro vita. Oggi analizziamo una per una tutte le possibilità che queste lavoratrici hanno. perché per loro c’è la possibilità di poter scegliere. Andare in pensione prima o prendere un assegno più alto, questo il dubbio da fare invidia ad Amleto.
Calcolo pensione: non sbagliare anche tu, sulla pensione prendi di più, basta fare questa scelta
Il ragionamento da fare è semplice. In base alle attuali norme previdenziali con 20 ‘anni di contributi versati possono uscire lavoratrici a 62 anni e 8 mesi, oppure a 63 anni, a 64, 65, 66 e 67 anni di età. In base all’età di uscita cambiano le regole di calcolo della prestazione. Oltretutto sempre in base alla scelta fatta dalla contribuente, cambiano le possibilità di anticipare la pensione da 4 a 16 mesi sia rispetto ai 64 anni di età che rispetto ai 67 anni di età che sono le due età previdenziali previste per uscire dal lavoro con la pensione di vecchiaia contributiva o con la pensione anticipata contributiva. Naturalmente stiamo parlando di lavoratrici che hanno la loro carriera contributiva iniziata dopo il 1995.
Come fare la scelta giusta e perché i vantaggi sono notevoli da entrambi i punti di vista
Possono scegliere che tipo di pensione devono prendere e quando lasciare il lavoro. Questo ciò che alle lavoratrici, o almeno a molte di esse, offre la normativa in vigore.
Come sfruttare al massimo il calcolo della pensione
In termini pratici una lavoratrice che nel 2025 compie 62 anni e 8 mesi se ha avuto 4 figli almeno può chiedere la pensione anticipata contributiva con solo 20 anni di versamenti. Ma sempre raggiungendo una pensione pari a 2,6 volte l’assegno sociale. Infatti questa è la soglia per chi ha avuto più di due figli. Con un solo figlio invece la soglia sale a 2,8 volte l’assegno sociale. E l’uscita in questo caso naturalmente non è a 62 anni e 8 mesi, ma solo a 63 anni e 8 mesi visto che lo sconto è pari a 4 mesi a figlio avuto. Naturalmente con due figli avuti l’uscita è a 63 anni e 4 mesi e con 3 figli a 63 anni esatti.
Lo stesso genere di sconto può essere sfruttato da chi nel 2025 si avvicina ai 67 anni di età o chi li compie. Anche le pensioni di vecchiaia prevedono il taglio fino a 16 mesi collegato ai figli avuti. Nello specifico una lavoratrice che nel 2025 compie 65 anni e 8 mesi se ha avuto 4 figli almeno può chiedere la pensione di vecchiaia con solo 20 anni di versamenti.
Come sfruttare al massimo la decorrenza del trattamento o il calcolo della pensione con i coefficienti più alti
Attenzione però. Prima abbiamo detto delle scelte che deve effettuare una lavoratrice. Chi per esempio raggiunge i 67 anni deve scegliere tra una pensione con decorrenza anticipata in base ai figli avuti o una pensione calcolata con un coefficiente migliore. Stessa scelta per chi nel 2025 arriva a 64 anni. Una volta raggiunte le due età canoniche per la pensione di vecchiaia (67 anni) e per la pensione anticipata contributiva (64 anni), il fatto si fa interessante. Le lavoratrici che hanno avuto fino a due figli a 67 anni possono chiedere che la pensione venga calcolata con il coefficiente dei 68 anni. A 64 anni invece possono chiedere il coefficiente dei 65 anni. Con 3 o più figli invece, il coefficiente diventi eventualmente a richiesta dell’interessata, quello, rispettivamente dei 69 anni o dei 66 anni.
In questo caso pensione più alta quindi. A meno che la scelta della lavoratrice non propenda per la decorrenza della pensione alle età citate nel paragrafo precedente.
Ecco l’esempio pratico su cosa scegliere
Un esempio chiarirà meglio il tutto. Prendiamo una donna che ha avuto 3 figli e che a gennaio 2025 compie 67 anni di età. Lei può scegliere di farsi calcolare la pensione con il coefficiente dei 69 anni di età. Quindi, anziché moltiplicare il montante contributivo per 5,723% lo moltiplicherà per 6,154%. Su un montante da 300.000 euro per esempio, la pensione annuale passa da 17.169 a 18.462 euro, cioè da 1.320,69 euro al mese a 1.420,15 euro al mese. Ben 100 euro in più mensili di pensione per il resto della vita. Ma se invece chiede l’anticipo del trattamento che come detto con 3 figli è a 66 anni, anche uscendo a 67 anni avrà diritto alla pensione a 66 anni.