E’ sotto valutazione concreta la possibilità di concedere ai contribuenti italiani di rinviare e rateizzare il secondo o unico acconto imposte 2024 in scadenza il 2 dicembre prossimo (il 30 novembre è domenica). Ad annunciarlo è il il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in risposta alla Interrogazione parlamentare n. 3-01551, del 13 novembre 2024, resa alla Camera.
Una misura che ricalcherebbe quella già ammessa lo scorso anno e che, se sarà fatta, potrebbe essere inserita in un emendamento al collegato fiscale della manovra di bilancio 2025. Oppure verrà prevista come misura ad hoc da inserire il altro provvedimento dell’esecutivo.
L’edizione 2023
A differenza del saldo e primo acconto, che si possono rateizzare, regola generale vuole che secondo o unico acconto, in scadenza alla fine del mese di novembre di ogni anno, non è rateizzabile.
Per il versamento del secondo o unico acconto 2023, il legislatore intervenne con una norma eccezionale. Con il decreto Anticipi (decreto-legge n. 145/2023 come convertito in Legge n. 191/2023) fu permesso ai contribuenti di optare per il rinvio e rateizzo. In particolare, fu data possibilità di scegliere se pagare entro il 30 novembre 2023 oppure rinviarlo. Chi decideva di rinviare aveva due chance, ossia:
- pagare l’importo dovuto in unica soluzione entro il 16 gennaio 2024 (senza sanzioni e interessi)
- oppure rateizzare in massimo 5 rate, di cui la prima al 16 gennaio 2024 e le restanti entro il 16 di ciascun mese successivo fino a maggio. Sulle rate successive alla prima cadevano interessi.
La chance di rinvio e rateizzo, tuttavia, non fu data a tutti. Venne riservata solo alle persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi/compensi 2022 NON superiori a 170.000 euro. Per la scelta valeva il comportamento concludente.
Rinvio secondo o unico acconto imposte: cosa prevede l’edizione 2024
Ebbene, secondo le anticipazioni del ministro Giorgetti, una norma analoga si sta valutando anche con riferimento al secondo o unico acconto imposte 2024, in scadenza il 2 dicembre.
Questo significa che, se la proposta passerà, ai contribuenti sarà data possibilità di scegliere se pagare entro il 2 dicembre 2024 oppure rinviarlo. Chi dovesse decidere di rinviare avrebbe due chance, ossia:
- pagare l’importo dovuto in unica soluzione entro il 16 gennaio 2025 (senza sanzioni e interessi)
- oppure rateizzare in massimo 5 rate, di cui la prima al 16 gennaio 2025 e le restanti entro il 16 di ciascun mese successivo fino a maggio. Sulle rate successive alla prima cadranno interessi.
La risposta di Giorgetti, tuttavia, non fornisce dettagli sulla misura. Quindi, ad oggi non è dato sapere se la chance sarà data a tutti i contribuenti o circoscritta solo ad alcuni, come l’edizione 2023. Con tutta probabilità ci saranno limitazioni, in quanto dare la possibilità a tutti di rinviare significherebbe per l’erario meno entrate nel 2024 e più nel 2025. La valutazione, dipenderà, pertanto, dalle esigenze di bilancio pubblico.
Riassumendo
- Si sta valutando la proposta di concedere ai contribuenti la possibilità di rinviare il secondo o unico acconto imposta 2024 (scadenza 2 dicembre).
- Una misura analoga a quella che fu prevista per il 2023.
- Ad annunciare la cosa è stato il Ministro Giancarlo Giorgetti.
- Se la misura passerà i contribuenti potranno rinviare al 16 gennaio 2025 e pagare in unica soluzione oppure in 5 rate (fino a maggio).
- C’è da capire se la chance sarà per tutti i contribuenti o solo per alcuni (come avvenne per l’edizione 2023).