Bonus Natale 100 euro: in quale mese l’azienda verifica i requisiti?

Il bonus Natale da 100 euro offre un contributo extra ai lavoratori, ma richiede attenzione ai requisiti e ai controlli del datore
4 ore fa
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verifica bonus natale
Foto © Pixabay

Durante il mese di dicembre, i lavoratori dipendenti potrebbero avere diritto al  bonus natale di 100 euro, una misura una tantum che intende supportare economicamente i dipendenti.

Tuttavia, il processo di verifica e assegnazione del bonus richiede alcuni passaggi cruciali che sia i lavoratori che i datori di lavoro devono seguire attentamente. Per poter accedere al bonus natalizio, i dipendenti devono presentare una specifica richiesta al proprio datore di lavoro. In questa domanda, il lavoratore deve dichiarare il possesso dei requisiti necessari per ottenere il beneficio.

Tra i dati richiesti vi sono i codici fiscali di eventuali familiari a carico, come coniuge e figli.

Come avere il bonus natale 100 euro

Dunque, l’assegnazione del bonus natale 100 euro non è automatica. Il dipendente deve autocertificare la propria idoneità, indicando di rientrare nei requisiti stabiliti. Pertanto, prima di inviare la richiesta, è consigliabile verificare attentamente di rispettare i requisiti necessari per evitare di dover restituire l’importo in un secondo momento.

I lavoratori del settore privato presentano la richiesta in carta semplice o altre modalità indicate dall’azienda. I dipendenti pubblici, invece, devono presentare la domanda bonus natale mediante NoiPA.

Pagamento del contributo

Una volta presentata la richiesta, il datore di lavoro provvede a erogare il bonus direttamente in busta paga, nello stesso mese della tredicesima mensilità, solitamente a dicembre. Il bonus natalizio sarà quindi incluso nella retribuzione di fine anno, rappresentando un’aggiunta significativa, soprattutto durante il periodo delle festività.

Il datore di lavoro, che eroga il bonus natale al dipendente, riceve un beneficio fiscale sotto forma di credito d’imposta. Questo credito, utilizzabile tramite il Modello F24 con il codice tributo 1703 ovvero 174E per il Modello F24 EP. Trovi qui i codici tributo bonus natale 100 euro.

La verifica dei requisiti: un passaggio fondamentale

La procedura non si conclude con il semplice pagamento del bonus.

Infatti, il datore di lavoro è tenuto a verificare, solo successivamente al pagamento, che il dipendente abbia effettivamente i requisiti richiesti per l’erogazione. Questo controllo viene effettuato in occasione del conguaglio fiscale. Ossia,  il momento in cui il datore di lavoro confronta e corregge eventuali discrepanze tra quanto trattenuto di imposte sullo stipendio durante l’anno fiscale e quanto effettivamente il lavoratore dovrebbe pagare di imposte.

Questo significa che se il bonus natale non spettava, il lavoratore lo dovrà restituire e l’importo sarà trattenuto sulla busta paga contenente il conguaglio fiscale. Una trattenuta che poi il datore di lavoro riversa all’eraro.

Bonus natale 100 euro: in che periodo dell’anno c’è il conguaglio?

Il conguaglio fiscale è effettuato dal datore di lavoro nel periodo che va dalla fine dell’anno al 28 febbraio dell’anno successivo. Quindi, il conguaglio fiscale sul 2024 sarà fatto tra la fine del 2024 e il 28 febbraio 2025. E’ questo il periodo in cui il lavoratore potrebbe essere chiamato a restituire il bonus, se goduto ma non spettante.

Ad ogni modo il lavoratore sarà chiamato alla verifica anche in sede dichiarazione redditi 2025 (anno d’imposta 2024). La normativa, infatti, dice che il bonus natale concorrerà al saldo IRPEF 2024.

Riassumendo

  • I lavoratori richiedono il bonus natalizio da 100 euro autocertificando i requisiti al datore.
  • Il bonus viene erogato in busta paga a dicembre insieme alla tredicesima mensilità.
  • Il datore riceve un credito d’imposta, compensabile tramite Modello F24 con codice tributo 1703.
  • Durante il conguaglio fiscale, il datore verifica l’effettiva idoneità del lavoratore al bonus.
  • Se il bonus è percepito indebitamente, viene recuperato dallo stipendio tramite trattenuta.
  • Il conguaglio fiscale avviene tra la fine dell’anno 2024 e il 28 febbraio 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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