Il bonus Natale di 100 euro rappresenta un piccolo contributo economico che molti lavoratori riceveranno in busta paga a dicembre 2024, insieme alla tredicesima.
Tuttavia, ottenere questo bonus non è automatico: occorre infatti che il lavoratore presenti una domanda e che rispetti una serie di criteri specifici. Inoltre, il datore di lavoro è responsabile di verificare che questi requisiti siano effettivamente rispettati. Una verifica che sarà solo successiva all’erogazione del beneficio.
Requisiti per ottenere il Bonus Natale 100 Euro
Per poter ricevere il bonus, il lavoratore deve attestare al datore di lavoro, in apposita domanda, di soddisfare le condizioni stabilite dalla normativa (decreto Omnibus).
- Carico familiare: il lavoratore deve avere un coniuge, e almeno un figlio a carico. Questo requisito implica che la famiglia faccia affidamento economico sul lavoratore, che pertanto si trova a sostenere finanziariamente il nucleo familiare. Sono ammessi anche i nuclei familiari monogenitoriali, sempre con almeno un figlio a carico. Ammessi anche i single, purchè con almeno un figlio a carico (art. 2 (DL n. 167/2024).
- Reddito complessivo entro i 28.000 euro annui: il reddito totale percepito dal lavoratore del 2024 non deve superare i 28.000 euro lordi all’anno. Questa soglia include anche eventuali altri redditi oltre a quello da lavoro dipendente (redditi da locazione, redditi da partita IVA, altri redditi da fabbricati, ecc), anche se il datore di lavoro, come vedremo, ha a disposizione solo le informazioni relative alla propria azienda.
- Imposta lorda superiore alle detrazioni: l’IRPEF lorda del 2024 sul reddito da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni applicabili. Questo parametro (c.d. capienza fiscale) è stabilito per garantire che il lavoratore paghi effettivamente delle imposte, evitando che chi è esentato dall’IRPEF possa accedere al bonus.
Si tratta solo di un’autocertificazione
Questi requisiti, necessari per poter richiedere il bonus, devono essere autocertificati dal lavoratore tramite una domanda formale al datore di lavoro.
Con riferimento ai familiari, il lavoratore autocertifica solo che rispetta il requisito e indica i codici fiscali di coniuge e figli a carico. Non indica il reddito che questi ultimi hanno conseguito nel 2024, ossia il parametro di riferimento che serve a verificare se il figlio può considerarsi a carico.
Come funziona l’erogazione e il recupero del bonus
Una volta ricevuta la domanda e attestato il possesso dei requisiti tramite autocertificazione, il datore di lavoro anticipa il bonus nella busta paga di dicembre. Lo eroga, dunque, fidandosi di quanto dichiarato dal lavoratore (è così previsto proprio dalla norma di riferimento). Il datore di lavoro può successivamente recuperare le somme anticipate tramite compensazione, come previsto dal Decreto Legislativo 241/1997, articolo 17. Matura, quindi, un credito d’imposta da usare in Modello F24 (trovi qui i codici tributo per la compensazione bonus Natale 100 euro).
Successivamente, durante il conguaglio fiscale di fine anno, il datore di lavoro (come previsto dalla norma di riferimento) deve eseguire una verifica per accertarsi che il lavoratore abbia rispettato i requisiti previsti. Qualora emergano discrepanze o il dipendente non rispetti effettivamente i criteri per il bonus, l’importo erogato potrà essere recuperato, ponendolo a debito nel caso del lavoratore o effettuando un conguaglio a credito se necessario.
Verifica dei requisiti bonus Natale 100 euro: questioni in sospeso
Un aspetto cruciale del bonus Natale 100 euro è come avviene la verifica dei requisiti dichiarati dal lavoratore. In particolare, ci si chiede come possa il datore di lavoro verificare la situazione economica e familiare del dipendente, dato che non ha accesso alle informazioni reddituali e familiari complete del lavoratore.
Con riferimento al controllo del carico familiare, il datore di lavoro dovrebbe verificare che il lavoratore abbia effettivamente un almeno un figlio a carico per tutto l’anno 2024. Tuttavia, non è previsto un sistema che permette al datore di accertarsi della composizione familiare del dipendente e della situazione fiscale di tutti i componenti.
In merito al reddito complessivo del lavoratore, per il datore di lavoro è difficile accertare che il reddito annuo del lavoratore non superi i 28.000 euro, poiché non ha visibilità su eventuali ulteriori fonti di reddito del dipendente oltre a quello che eroga lui stesso. Questo lascia un’area grigia in cui il datore deve basarsi unicamente su quanto dichiarato dal lavoratore nella sua autocertificazione.
Questi dubbi operativi non, sembrano ad oggi, trovare ancora risposta chiara né da parte del legislatore né dall’Agenzia delle Entrate, che si limitano a prevedere la verifica finale del diritto al bonus natale 100 in sede di conguaglio fiscale. Inoltre, si rimandano i lavoratori ad ulteriori verifiche anche nella Dichiarazione redditi 2025 (anno d’imposta 2024).
Possibili soluzioni e riflessioni
Sebbene il datore di lavoro possa procedere al recupero del bonus se dovesse emergere che il lavoratore non aveva diritto al contributo, la mancanza di un processo chiaro di verifica lascia aperte molte domande. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di istituire un sistema di interscambio tra enti e datore di lavoro, che consente di verificare in modo trasparente e diretto le informazioni sul nucleo familiare e sul reddito complessivo del dipendente. Ma qui entrerebbe in gioco una forte violazione della privacy.
In alternativa, potrebbe essere utile considerare il coinvolgimento dell’Agenzia delle Entrate in fase di raccolta delle autocertificazioni, per garantire che le informazioni fornite dal lavoratore siano effettivamente valide e rispondano ai requisiti previsti.
Riassumendo
- Il bonus Natale 100 euro viene erogato in busta paga a dicembre 2024.
- I requisiti includono carico familiare, reddito entro 28.000 euro e imposta superiore alle detrazioni.
- Il lavoratore si autocertifica i requisiti, e il datore di lavoro verifica successivamente.
- La verifica avviene in sede di conguaglio fiscale, recuperando eventuali somme non dovute.
- Difficoltà nella verifica del reddito e del carico familiare per il datore di lavoro.