Intesa Sanpaolo rimborsa in anticipo il bond perpetuo emesso nel 2014

Intesa Sanpaolo ha annunciato che procederà al rimborso anticipato del bond perpetuo Vista emesso nel 2014 e con data di reset a dicembre.
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Bond perpetuo di Intesa Sanpaolo, rimborso anticipato
Bond perpetuo di Intesa Sanpaolo, rimborso anticipato © Licenza Creative Commons

Intesa Sanpaolo ha annunciato che procederà al rimborso del bond perpetuo Vita emesso nel 2014 (ISIN: XS1156024116) per l’importo di 750 milioni di euro. Si trattò di un’obbligazione senza scadenza e riservata agli investitori istituzionali. In questi dieci anni ha offerto una cedola annua fissa del 4,75% lordo (3,515% netto) in via posticipata e con cadenza annuale. La data di reset era stata fissata per il prossimo 17 dicembre 2024. In caso di mancato rimborso del capitale, l’emittente avrebbe dovuto riconoscere all’obbligazionista un tasso annuale pari all’Euribor a 6 mesi aumentato di 100 punti base o 1%.

La corresponsione sarebbe dovuta avvenire ogni sei mesi a giugno e dicembre di ogni anno.

Cedola da fissa a variabile con mancato rimborso

Il bond di Intesa Sanpaolo, ove non richiamato, avrebbe offerto un rendimento in area 3,75%, considerato che attualmente l’Euribor a 6 mesi si aggira intorno al 2,75%. Non è tanto, corrispondendo al 2,78% netto scarso. Tenete conto che un BTp a 10 anni offre all’incirca il 3,60% lordo ancora oggi.

Guardando ai numeri, emerge che Intesa non voglia richiamare il bond per ragioni strettamente legate ai costi. Anzi, allo stato attuale le costa di più emettere debito senza scadenza o anche solo a lungo termine. Ci sarebbe una ragione di opportunità alla base del rimborso anticipato. Il mercato confida che questi venga esercitato sempre alla prima data di reset. Resterebbe molto indisposto se così non fosse, anche perché nello specifico riceverebbe un pagamento magro e inferiore alla cedola precedente.

Bond Intesa non segue precedente di Santander

Nel 2019 fu Santander a sorprendere gli obbligazionisti con l’annuncio del mancato rimborso del perpetuo alla data di reset prevista. Contrariamente a quanto temuto, non vi fu alcuna reazione negativa. Anzi, la decisione venne colta come il frutto della consapevolezza della banca spagnola circa la propria solidità finanziaria. In ogni caso, la salvaguardia della reputazione vuole che il rimborso avvenga sempre alla prima occasione utile, sebbene questi strumenti in sé comportino formalmente il rischio che non accada.

Nei primi nove mesi del 2024, la banca ha maturato un utile netto di 7,2 miliardi e prevede di raggiungere gli 8,5 miliardi entro fine dicembre. Intesa ha le spalle larghe per rimborsare il bond anche senza emetterne un altro e risparmiando così sugli interessi.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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