Rottamazione cartelle. Tre domande e tre risposte sulla scadenza del 9 dicembre

Il 9 dicembre scade la 6° rata della rottamazione delle cartelle esattoriali 1° gennaio 2000-30 giugno 2022
2 giorni fa
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rottamazione cartelle
Foto © Pixabay

Entro il prossimo 9 dicembre dovrà essere pagata la 6° rata della rottamazione delle cartelle.

In vista della scadenza, i contribuenti potrebbero avere ancora diversi dubbi. Ad esempio le incertezze potrebbero riguardare il recupero dei bollettini di pagamento, l’attivazione dell’addebito della rata sul conto corrente o una valutazione di convenienza nel proseguire con la pace fiscale.

Tuttavia, ci sono anche altri aspetti ancora più importanti da chiarire.

Nel presente approfondimento ci soffermeremo su tre domande e tre risposte su alcuni aspetti comunque di interesse generale per chi ha aderito alla pace fiscale e fino a oggi ha rispettato tutte le scadenze dei versamenti pregressi.

La rottamazione delle cartelle. Il 9 dicembre scade la 6° rata

La scadenza del 9 dicembre 2024 per la sesta rata della rottamazione delle cartelle è un appuntamento cruciale per i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata.

Rispettare questa data è essenziale per mantenere i benefici della rottamazione e regolarizzare la propria posizione fiscale senza incorrere in ulteriori oneri. Organizzare il pagamento con anticipo, verificare i dettagli della propria adesione e conservare le ricevute sono passi fondamentali per evitare problemi futuri.

Poi la cosa più importante, grazie alla rottamazione il contribuente può estinguere i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione pagando esclusivamente il capitale dovuto.

Sono cancellati sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione.

Vantaggi che verrebbero azzerati da un eventuale mancato pagamento della rata in scadenza a dicembre.

Rottamazione cartelle. Tre domande e tre risposte sulla scadenza del 9 dicembre

Il mancato pagamento della sesta rata entro il 9 dicembre 2024 o l’errato versamento dell’importo dovuto comporta la decadenza dalla rottamazione.

Questo significa che: il contribuente perde tutti i benefici della definizione agevolata (esclusione di sanzioni e interessi); l’intero debito residuo, comprensivo di sanzioni e interessi originari, tornerà esigibile e verrà attivata la normale procedura di riscossione coattiva; non saranno possibili ulteriori rateizzazioni del debito (in alcuni casi).

Le domande che abbiamo preparato in vista della scadenza del 9 dicembre sono le seguenti:

  1. Se non pago, l’ADER riattiva il precedente pignoramento dello stipendio?
  2. Se decado dalla pace fiscale posso attivare una rateazione ordinaria per il debito residuo?
  3. Un’eventuale decadenza della sanatoria mi preclude l’accesso alla rottamazione-quinquies? 

Vediamo di dare una risposta precisa a queste domande.

Omesso pagamento e ripresa pignoramenti

La presentazione dell’istanza di rottamazione delle cartelle ha bloccato i pignoramenti in essere alla data di presentazione della stessa. Il pagamento delle rate fin qui scadute ha permesso al contribuente di continuare a ricevere lo stipendio per intero; senza che gli sia trattenuta la quota relativa al precedente pignoramento, stipendio che è ritornato dunque nella piena disponibilità del debitore (si veda la risposta Agenzia delle entrate n°128/2020 sui pignoramenti post rottamazione).

Se il contribuente non paga la 6° rata, perde tutti i vantaggi della pace fiscale e l’ADER potrà riprendere le ordinarie attività di riscossione, compreso il pignoramento dello stipendio. Stessa cosa dicasi per un eventuale pignoramento della pensione.

Decadenza pace fiscale e rateazione ordinaria

Capitolo rateazione. Chi ha già rateizzato una cartella, senza poi pagare e successivamente ha aderito alla pace fiscale, senza poi onorarla, non potrà richiedere una nuova rateazione ex art.19 del DPR 602/1973.

Tale preclusione riguarda i piani di rateazione attivati dal 1° luglio 2022 in avanti. Non vale per le rateazioni attivate prima di tale data.

Dunque, per alcuni il pagamento della rottamazione delle cartelle è l’unica scelta.

Decadenza pace fiscale e rottamazione-quinquies

Nell’ultimo periodo si sta parlando tanto di una nuova rottamazione delle cartelle. La rottamazione quinquies però a oggi è saltata.

Laddove  il Governo dovesse approvare una nuova sanatoria, c’è da dire che un’eventuale decadenza dalla rottamazione-quater non precluderebbe l’accesso alla quinquies per gli stessi debiti già oggetto di pace fiscale.

Questa affermazione si basa su quanto previsto per le precedenti rottamazioni: rottamazione-quater, ter, bis, ecc.

Infatti, nessuna di queste sanatoria è stata preclusa a chi era decaduto da una precedente pace fiscale. Salvo espresse disposizioni di segno opposto, chi decadrà dalla rottamazione-quater potrà accedere ad una futura sanatoria delle cartelle.

Riassumendo…

  • Scadenza del 9 dicembre 2024: è fissata per il pagamento della sesta rata della rottamazione delle cartelle. L’omesso pagamento comporta la perdita dei benefici della definizione agevolata.
  • Benefici della rottamazione: grazie alla rottamazione, si estinguono i debiti pagando solo il capitale dovuto, con la cancellazione di sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione.
  • Conseguenze del mancato pagamento: il mancato pagamento della rata comporta la ripresa delle normali procedure di riscossione, inclusi pignoramenti di stipendi o pensioni, e la decadenza dal piano agevolato.
  • Rateazione ordinaria esclusa: chi non onora la rottamazione e aveva già attivato una precedente rateazione ordinaria non potrà accedere a un nuovo piano di rateazione per i debiti inclusi nella sanatoria.
  • Possibile accesso a nuove rottamazioni: eventuali decadenze dalla rottamazione-quater non precludono l’accesso a una futura sanatoria (es. rottamazione-quinquies), salvo disposizioni contrarie.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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