L’IMU (Imposta Municipale Unica) è regolata a livello nazionale, ma la gestione pratica e la definizione delle aliquote rientrano nella competenza dei singoli comuni. Ogni anno, le amministrazioni locali possono modificare le aliquote applicabili, purché rispettino i limiti di stabilità dalla normativa nazionale.
Per avere efficacia sull’anno in corso, le delibere che fissano le nuove aliquote devono essere pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) entro il 28 ottobre. In assenza di pubblicazione entro tale dato, le aliquote rimangono quelle dell’anno precedente.
Acconto e Saldo IMU: quale differenza
Il pagamento dell’IMU si divide generalmente nella rata dovuta: acconto e saldo. L’acconto per l’anno 2024 doveva essere versato entro il 17 giugno , dato che il giorno 16 era una domenica. Era, comunque, possibile saldare l’intero importante in un’unica soluzione entro gli stessi termini. Il saldo, invece, si paga entro il 16 dicembre prossimo.
La distinzione tra conto e saldo è importante perché si potrebbe basare sulle aliquote in vigore:
- acconto: calcolato utilizzando le aliquote deliberate per l’anno precedente.
- saldo: calcolato utilizzando le aliquote eventualmente aggiornate per l’anno in corso, se pubblicato sul MEF entro il 28 ottobre. In caso contrario, anche il saldo viene calcolato con le aliquote dell’acconto.
Pagamento in unica soluzione: Cosa fare se cambiano le aliquote?
Chi sceglie di pagare l’IMU in un’unica soluzione entro giugno, può basarsi sia sulle aliquote dell’anno precedente sia su quelle già approvate e pubblicate per l’anno in corso. tuttavia, questa scelta richiede un ulteriore controllo dopo il 28 ottobre per verificare eventuali variazioni deliberate dal comune.
Se il comune pubblica nuove aliquote entro il termine previsto, sarà necessario ricalcolare l’importo totale dovuto. Ecco i due possibili scenari:
- importo versato in unica soluzione inferiore al dovuto ricalcolato a dicembre: in questo caso, il contributore deve versare la differenza entro il 16 dicembre (saldo IMU);
- importo IMU versato a giugno in unica soluzione superiore al dovuto ricalcolato a dicembre: si genera un credito a favore del contribuente, che può essere richiesto a rimborso.
Come chiedere il rimborso IMU
Quando l’importo versato risulta maggiore rispetto a quello effettivamente dovuto, il contribuente ha diritto a un credito.
- richiesta di rimborso: il contributore deve presentare una domanda formale all’Ufficio Tributi del comune dove si trovano gli immobili interessati. La richiesta d rimborso IMU va inoltrata entro cinque anni dalla data del pagamento o dal momento in cui è stato riconosciuto il diritto al rimborso. È necessario compilare un modulo specifico, allegando la ricevuta del pagamento effettuato;
- compensazione: alcuni comuni consentono di utilizzare il credito IMU per compensare in F24 altri tributi comunali.
Una corretta gestione del Saldo IMU
Per evitare errori o conseguenze, è utile seguire alcune semplici indicazioni:
- controllare le delibere IMU comunali: monitorare le pubblicazioni sul sito del MEF per verificare eventuali variazioni delle aliquote;
- ricalcolare l’IMU complessiva: in caso di nuove aliquote, effettuare i calcoli aggiornati con largo anticipo rispetto alla scadenza del saldo;
- conservare tutte le ricevute: mantenere i pagamenti effettuati, in particolare se si desidera richiedere un rimborso o utilizzare traccia del credito in compensazione.
Laddove si dovesse saltare la scadenza esiste possibilità di ravvedimento operoso (sanzioni ridotte come da art. 13 D. Lgs. n. 472/1997).
Riassumendo…
- Scadenza saldo IMU 2024: pagamento entro il 16 dicembre 2024 per regolarizzare la posizione fiscale.
- Acconto e saldo: acconto con aliquote precedenti, saldo con eventuali nuove aliquote deliberate.
- Gestione aliquote IMU: calcolo saldo basato su delibere comunali anno in corso se pubblicate entro il 28 ottobre.
- Pagamento unico: verifica obbligatoria delle nuove aliquote dopo il 28 ottobre per eventuali aggiustamenti.
- Richiesta rimborso: credito IMU utilizzabile per rimborsi o compensazioni tramite modello F24 (quest’ultima ipotesi solo se previsto dal comune).
- Prevenzione errori: monitorare delibere, conservare ricevute e calcolare correttamente eventuali differenze.