Le utopie sono tali finché non si realizzano, a quanto pare il capoluogo lombardo ne sta facendo una vera e propria questione di principio. A partire dal 2025 Milano si prepara a compiere un ulteriore passo verso il suo obiettivo di diventare una città sempre più libera dal fumo. Il Comune ha annunciato che sarà vietato fumare all’aperto a meno di dieci metri di distanza da altre persone, rendendo il capoluogo lombardo un esempio di attenzione alla salute pubblica e alla qualità dell’aria.
A Milano regole più rigide contro il fumo
La nuova normativa, contenuta nel Piano Aria Clima approvato nel 2021, è stata progettata per ridurre progressivamente l’inquinamento atmosferico e migliorare la vivibilità della città. Entro il 2050, il piano mira a dimezzare le emissioni di anidride carbonica e a promuovere uno stile di vita più sostenibile per i cittadini. Con l’entrata in vigore delle nuove regole, i fumatori saranno obbligati a mantenere una distanza minima di dieci metri dalle altre persone per fumare in spazi pubblici all’aperto. L’applicazione pratica del divieto potrebbe richiedere ulteriori chiarimenti: non è ancora confermato se la norma entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025 o se sarà necessario un passaggio formale attraverso una delibera della giunta comunale. Tuttavia, l’intento è chiaro: tutelare la salute dei cittadini riducendo l’esposizione al fumo passivo negli spazi condivisi.
Il divieto non è una novità assoluta per Milano. Già oggi è vietato fumare in alcune aree specifiche come parchi pubblici, zone destinate ai bambini, aree sportive, fermate dei mezzi pubblici e cimiteri, a meno che non venga rispettata la distanza di dieci metri dagli altri. Dal prossimo anno, queste regole saranno estese anche alle strade e ad altre aree pubbliche all’aperto. Resta da definire se il divieto si applicherà anche ai dehors dei locali, che pur essendo spazi all’aperto, sono spesso concessi a privati e regolamentati separatamente.
Multe per chi non rispetta il divieto
Chi non rispetterà il nuovo divieto rischia multe significative, con sanzioni che vanno da un minimo di 40 euro a un massimo di 240 euro. L’applicazione della norma sarà affidata alle autorità competenti, mentre i gestori di locali pubblici non saranno chiamati a fungere da controllori. Michele Berteramo, vicepresidente di Epam Milano, ha sottolineato come i locali si limitino a vigilare sull’osservanza di regole già esistenti, come il divieto di somministrazione di alcolici a persone in stato di ubriachezza, senza sostituirsi ai vigili nel monitorare il rispetto del divieto di fumo. Nonostante le nuove restrizioni, sembra che molti cittadini abbiano già iniziato ad adeguarsi spontaneamente, dimostrando sensibilità verso il rispetto degli altri e delle nuove regole.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di politiche volte a migliorare la qualità della vita urbana. Milano punta a diventare una città modello in Europa per la sostenibilità e la salute pubblica, dimostrando che anche piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane possono fare la differenza. Con il nuovo divieto, il capoluogo lombardo si conferma all’avanguardia nelle politiche ambientali e sanitarie, con la speranza che questo esempio possa essere seguito anche da altre città italiane.
I punti più importanti…
- Dal 2025 Milano estende il divieto di fumo in strada, consentendolo solo a distanza di 10 metri dalle altre persone.
- Il divieto riguarderà tutte le aree pubbliche all’aperto, con sanzioni previste fino a 240 euro per i trasgressori.
- L’obiettivo è tutelare la salute pubblica e ridurre l’inquinamento, nell’ambito del Piano Aria Clima.