Assegno di Inclusione 2025, da 500 a 700 euro di importo da gennaio?

Assegno di Inclusione 2025, che fine ha fatto la proposta di portarlo da 500 a 700 euro di importo e cosa succede al sussidio con l'inflazione.
3 minuti fa
3 minuti di lettura
Aumenta l'Assegno di Inclusione 2025
Foto © Pixabay

Le pensioni salgono di soli 3 euro al mese, e di questo i sindacati hanno già presentato il conto ai legislatori quando sono scesi in piazza settimane fa contestando la manovra. Una Legge di Bilancio che è oggetto di critiche ancora adesso, visto che i sindacati per il 29 novembre hanno indetto uno sciopero generale. L’inflazione che si utilizzerà per l’aumento delle pensioni, ma anche di altri benefit e bonus, sarà dell’1%. Dopo gli incrementi elevati degli ultimi anni, dovuti a un’inflazione all’8,1% applicata nel 2023 e al 5,7% applicata nel 2024, adesso la frenata.

Eppure c’è uno spaccato della popolazione, che poi è anche la più fragile, che di aumenti in questi anni non ne ha avuti proprio. Parliamo dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione, includendo naturalmente quelli che prima del 2024 prendevano il Reddito di Cittadinanza.

Che sia la volta buona per aumentare i soldi che questo genere di sussidi dà ai poveri?

Le promesse disattese di aumentare l’Assegno di Inclusione nel 2025

I dubbi sull’Assegno di Inclusione 2025 sono tanti. Per esempio, c’è chi ci chiede che fine ha fatto la proposta di portarlo da 500 a 700 euro di importo e cosa succede al sussidio con l’inflazione.

“Gentili esperti, voi tempo fa avete scritto che era in discussione nella Legge di Bilancio l’aumento dell’Assegno di Inclusione nel 2025. Se non sbaglio, avete scritto che l’Assegno di Inclusione doveva passare a 700 euro al mese per chi, come me, è single e non ha altri redditi. Ho percepito per anni il Reddito di Cittadinanza ed ho preso sempre 500 euro al mese. Così ho preso anche l’Assegno di Inclusione adesso.

Mi chiedo come non ci abbiano pensato prima ad aumentare il sussidio, visto che anche i beni che possiamo comprare con l’Assegno di Inclusione e la sua card sono aumentati di prezzo.

I 500 euro che mi danno li finisco il 15 del mese. Mi meraviglia che i sindacati questa cosa non la mettano in luce, fermandosi a lamentare i pochi aumenti sulle pensioni. Però le pensioni ogni anno almeno aumentano. Per noi che non lavoriamo e siamo senza redditi sembra che tutto si sia fermato al 2019.”

Assegno di Inclusione 2025, da 500 a 700 euro di importo da gennaio?

Il nostro lettore, secondo il nostro parere, per quello che conta, ha perfettamente ragione. Sia quando critica l’operato dei legislatori che quando critica i sindacati. Partiamo dal fatto che nel 2019, con il decreto numero 4 di quell’anno, l’allora Governo Conte I varò il Reddito di Cittadinanza con un importo massimo per un single senza altri redditi incidenti sulla prestazione, pari a 500 euro al mese. Un sussidio che aveva una platea nettamente più vasta rispetto a quella che oggi percepisce l’Assegno di Inclusione.

Perché prima il Reddito di Cittadinanza era destinato a famiglie che rientravano nella soglia ISEE sotto i 9.360 euro e sotto la soglia reddituale di 6.000 euro a single, moltiplicato per la scala di equivalenza basata sul numero dei componenti la famiglia.

Con l’Assegno di Inclusione, le famiglie beneficiarie sono state ridotte a quelle al cui interno c’è almeno un soggetto sopra i 60 anni di età, sotto i 18 anni di età, invalidi al 67% almeno, con carichi di cura o presi in carico dai servizi sociali o sanitari territoriali. E il sussidio, anziché essere esteso come calcolo a tutti i componenti della famiglia come era con il Reddito di Cittadinanza, è stato ridotto solo ai soggetti che rientrano in quelle categorie prima esposte.

Assegno di Inclusione 2025, che fine ha fatto la proposta di portarlo da 500 a 700 euro di importo e cosa succede al sussidio con l’inflazione

Il cambiamento tra il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno di Inclusione è stato netto.

Ma, udite udite, dal punto di vista degli importi nulla è cambiato. Perché, come detto prima, se nel 2019 il Reddito di Cittadinanza per un singolo senza altri redditi valeva 500 euro al mese al massimo, così vale anche oggi l’Assegno di Inclusione. Anche dopo il varo del Reddito di Cittadinanza, e anche negli anni successivi con i nuovi governi Conte. Oppure, il governo Draghi. E adesso le tre manovre del governo Meloni, non hanno cambiato il trend.

In parole povere, quello che prendevano i beneficiari del Reddito di Cittadinanza nel 2019 prendono oggi i beneficiari dell’Assegno di Inclusione. E allora l’inflazione? Le lamentele dei sindacati sugli scarsi aumenti delle pensioni minime non valgono per i beneficiari dei sussidi? Le domande sono lecite. E il nostro lettore lo mostra. Eppure si parla di vulnerabili, fragili e soggetti da aiutare.

Indicizzazione anche dei sussidi, ma nessuno ci pensa e nessuno difende i poveri

Probabilmente, nulla cambierà nonostante sia sotto gli occhi di tutti che se perdono potere di acquisto le pensioni e gli stipendi, anche un semplice sussidio, per giunta molto basso, perde potere di acquisto. I 500 euro che erano già largamente insufficienti nel 2019, sono ancora più insufficienti oggi. Ovvero dopo un’inflazione che nel 2022 e nel 2023 è stata enorme e che per fortuna adesso è meno incidente. Su questo argomento pochi mesi fa c’era un sentore di cambiamento.

Fu addirittura il Ministro del Lavoro Calderone a dichiarare che era allo studio l’aumento dell’Assegno di Inclusione a 700 euro al mese. Con elevazione della soglia reddituale da 6.000 euro a 8.500 euro. Sembrava il segnale che le cose stessero per cambiare e invece nulla da fare.

Salvo sorprendenti novità nella conversione in legge del DL Bilancio, l’aumento del sussidio o un suo potenziale potenziamento di platea sarà un sogno. Poche speranze sui 700 euro ma anche poche speranze di un piccolo aumento collegato all’inflazione. Anche il solo 1% in più non viene applicato al sussidio, che pertanto è una delle poche cose che lo Stato non adegua all’inflazione.

Se per le pensioni 3 euro al mese di aumento, che sono evidentemente poca cosa, per lo meno ci sono, per l’Assegno di Inclusione niente da fare. Come se per chi prende un sussidio il mondo si sia fermato al 2019.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.