Quest’anno le banche italiane quotate a Piazza Affari hanno guadagnato in media il 40% e rispetto agli inizi di marzo del 2020, quando già la pandemia era arrivata nel nostro Paese, segnano un boom del 235%. Nel frattempo, le azioni di Banca Illimity sono crollate del 47% e del 48% rispettivamente. E adesso la crisi sta contagiando anche i bond emessi da Illimity, la banca fondata da Corrado Passera. L’obbligazione subordinata con scadenza 7 ottobre 2031 (ISIN: XS2361258317) è precipitata di prezzo dai 96 centesimi di ottobre fino agli 85 del 13 novembre scorso.
Equita Sim taglia target price
Anche il bond senior di Illimity a tasso fisso del 6,15% con scadenza giugno 2026 (ISIN: XS2471584057) è sceso da una quotazione di 103 del 12 novembre scorso fin sotto la pari, anche se adesso viaggia poco sopra di essa. Ma cosa sta succedendo di preciso? Equita Sim ha tagliato il target price dell’istituto da 5 a 4,40 euro. Gli utili netti “adjusted” per il triennio 2024/2026 sono stati rivisti al ribasso dalle precedenti stime di 48, 63 e 80 milioni rispettivamente a 42, 52 e 70 milioni.
In estate, poi, un’ispezione della Banca d’Italia ha imposto alla banca di contabilizzare diversamente gli incassi delle cartolarizzazioni, aspettando che prima vengano recuperati i crediti sottostanti. Ciò ha portato al rinvio di voci di ricavi, che sta deprimendo in questi mesi i risultati. Resta il fatto che al 30 settembre scorso il CET1 fully-phased fosse al 14%. La patrimonializzazione si conferma, quindi, elevata.
Solidità patrimoniale confermata
Dovrebbe essere essenzialmente questo il dato a cui guardare se si posseggono bond Illimity. Il rischio di credito, specie quando parliamo di un titolo subordinato, è strettamente connesso con gli indici patrimoniali. Nello specifico, il crollo ha riguardato un’obbligazione Tier 2. La caduta può rappresentare un’occasione di acquisto, tant’è che il mercato nelle ultime sedute ha iniziato ad approfittarne con acquisti che hanno permesso la risalita del prezzo.
Il bond Illimity in questione, emesso nel 2021, stacca cedola fissa pari al 4,375% lordo annuale fino all’ottobre del 2027. Da quella data in avanti e fino alla scadenza, se l’emittente non eserciterà la call, la cedola sarà pari al tasso midswap a 5 anni più un margine del 4,607%. Se i tassi di mercato restassero invariati, parleremmo di un tasso finale quasi del 6,80%. Si direbbe che la banca abbia la convenienza a rimborsare il capitale in anticipo, dati gli alti costi che eventualmente sosterrebbe.
Bond Illimity legati al business Npl
Tuttavia, i recenti sviluppi stanno innalzando i rendimenti al punto da far diventare le nuove emissioni potenzialmente proibitive. Ma da qui al 2027 di tempo ne corre. Per allora le condizioni finanziarie della banca potrebbero anche mutare radicalmente. Il “core business” consiste nella gestione dei cosiddetti Npl, i crediti deteriorati. Comprati a forte sconto dai creditori originari, si tenta di ricavare valore dal loro recupero parziale. I bond Illimity risentono in partenza di questo business relativamente rischioso, rivelandosi sin dall’emissione abbastanza generosi.