I soggetti che non raggiungono il diritto a una pensione per via dell’importo minimo da raggiungere o perché non hanno maturato i 20 anni di contributi minimi previsti a 67 anni di età, se si trovano nelle giuste condizioni reddituali, potranno ottenere l’assegno sociale.
La ex pensione sociale, infatti, era e resta la misura destinata a chi, arrivato all’età pensionabile, si trova privo del diritto ad andare in pensione di vecchiaia. Nel 2025 l’assegno sociale cambierà di importo, come cambiano tante altre prestazioni INPS.
E dal momento che da qualche ora è stato emanato il solito decreto che parla di inflazione e di aumenti dei trattamenti in base al tasso di inflazione, possiamo capire cosa bisogna conoscere per percepire questa misura assistenziale nel 2025. Adesso vedremo, infatti, come ottenere dall’INPS una pensione senza contributi nel 2025: ecco cifre e limiti del nuovo assegno sociale.
“Buongiorno, volevo capire se, essendo senza contributi ma compiendo i 67 anni di età a marzo 2025, potrò prendere l’assegno sociale. Sono una casalinga e mio marito è ancora al lavoro come artigiano. Credo dichiari meno di 5.000 euro all’anno di reddito. Ma abbiamo anche una casa che è stata concessa a una coppia con regolare contratto di affitto ormai da 10 mesi. Prendiamo io e mio marito 200 euro al mese di affitto da questa famiglia. Mi dite se posso avere diritto all’assegno sociale?”
Come prendere dall’INPS una pensione senza contributi nel 2025, ecco cifre e limiti del nuovo assegno sociale
Non c’è nessuna novità riguardo al fatto che anche l’assegno sociale nel 2025 cambia importi e soglie reddituali da rispettare. Tutto parte dal tasso di inflazione. Per chi si chiede come ottenere dall’INPS una pensione senza contributi nel 2025, ecco cifre e limiti del nuovo assegno sociale. E il solito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 novembre 2024.
Il decreto interministeriale (oltre al MEF se ne occupa anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) ha stabilito nello 0,8% il tasso di inflazione di previsione riscontrato dall’INPS nei mesi da gennaio a settembre del corrente anno.
L’aumento del costo della vita genera un incremento dei trattamenti pensionistici e non erogati dall’INPS. E quindi anche una pensione senza contributi, come molti considerano l’assegno sociale, nel 2025 cambia importi e regole.
Assegno sociale 2025, cosa cambia in effetti e come impatta il decreto interministeriale sulla perequazione
Possono prendere l’assegno sociale, cioè questa specie di pensione senza contributi, i soggetti che hanno almeno 67 anni di età e che si trovano ad avere redditi entro una determinata soglia. Infatti, il diritto all’assegno sociale scatta nel momento in cui i redditi di un soggetto non sono superiori all’importo dello stesso assegno sociale.
E se si tratta di soggetti coniugati, il limite da non superare per avere diritto alla pensione senza contributi è pari al doppio dell’assegno sociale. Come detto, in base a quella prassi che si ripete ogni anno per via della cosiddetta rivalutazione dei trattamenti INPS, l’assegno sociale nel 2025 salirà di importo. Nel decreto già citato è stato confermato l’aumento del costo della vita pari allo 0,8%. Significa che anche l’assegno sociale salirà in misura pari a questo tasso.
La pensione senza contributi ha un unico limite nel reddito da non superare, e come detto è collegato all’importo stesso dell’assegno sociale. Nel 2024 la prestazione era pari a 534,41 euro al mese. Nel 2025, invece, in virtù di questo 0,8% di incremento, la prestazione passa a 538,69 euro al mese.
Pensione senza contributi, come prendere l’assegno sociale pieno
La prestazione si dice erogata in misura piena se il suo importo mensile che finisce al diretto interessato è pari a 538,69 euro al mese.
Se il diretto interessato è un single, ha diritto alla misura piena chi ha redditi zero. Infatti, l’assegno sociale è una prestazione ad integrazione del reddito del richiedente fino ad arrivare all’importo dell’assegno sociale.
Quindi, se il richiedente single ha 200 euro di reddito al mese, magari frutto del canone di affitto della sua seconda casa, come dice la nostra lettrice, allora l’assegno sociale sarà erogato in misura ridotta e pari alla differenza tra 538,69 euro e 200 euro di reddito (quindi, importo pari a 338,69 euro).
Se il soggetto è coniugato, le cifre raddoppiano. Quindi, per l’importo pieno, il reddito del coniuge non deve superare 538,69 euro.
Se invece il reddito è più alto, magari di 200 euro sempre per via di quel contratto di affitto, ecco che il richiedente la pensione senza contributi prenderà 338,69 euro di assegno sociale. Cioè la differenza tra 1.077,38 euro (il doppio dell’assegno sociale) e il reddito cumulato con il coniuge (nell’esempio 200 euro più 538,69 euro).