Con la seduta di ieri il BTp 1 marzo 2072 (ISIN: IT0005441883) è salito a 67 centesimi, tornando ai livelli del dicembre 2022. A quel tempo, il tasso sui depositi bancari era stato fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE) al 2%. Fino a pochi mesi prima era del -0,50%. Oggi, è al 3,25% e per il mercato tra pochi giorni sarà ridotto al 2,75%. Insomma, ci troviamo in una condizione monetaria opposta a quella di due anni fa. Allora, la BCE era agli inizi della stretta, mentre adesso si trova agli inizi della fase di allentamento.
Perdite elevate dall’emissione
In effetti, nel mese scorso l’inflazione nell’Eurozona era al 2,3%, pur in risalita rispetto ad ottobre. Due anni prima, era arrivata all’apice sopra il 10%. Il BTp 2072, che era stato emesso nella primavera del 2021, sfiorava la quotazione di 105 nell’agosto di quell’anno. Chi lo avesse acquistato in quel momento, ad oggi riporterebbe una perdita in conto capitale del 36%. Essa verrebbe solo parzialmente attutita dalle cedole incassate in questi tre anni e quattro mesi. Il tasso fu fissato a livelli che oggi considereremmo relativamente bassi: 2,15% lordo annuale.
Boom quotazione, ma guadagni ancora possibili
Pensate che il BTp 2072 nell’ottobre dello scorso anno precipitò fino a un minimo di 49,10 centesimi. Da allora segna una crescita superiore al 36%. Senza contare la cedola, che rapportata all’investimento avrebbe reso nel frattempo un altro 5% abbondante. L’aspetto più interessante oggigiorno riguarda le ulteriori possibilità di guadagno per chi volesse entrare sul mercato in questo momento. Malgrado il boom della quotazione, ci sarebbero margini per una crescita. Il bond offre ancora il 3,65% di rendimento alla scadenza. L’Oat 2072 della Francia rende oggi appena poco meno del 3%, tanto per avere un confronto.
L’alta “duration” modificata di 24,49 anni rende l’investimento potenzialmente molto proficuo. Se anche il rendimento del BTp 2072 si abbassasse di mezzo punto percentuale, la quotazione salirebbe di un altro 12%.
BTp 2072 con rendimento cedolare elevato
Per concludere, il BTp 2072 è sì risalito dagli abissi a cui era sprofondato l’anno scorso, ma resta a sconto di un terzo esatto del suo valore nominale. E per quanto la cedola sia bassa, il rendimento alla scadenza si conferma relativamente allettante. Cosa non meno importante, il rendimento cedolare (rapporto tra cedola e quotazione di mercato) è pari a più del 3,21%, cioè decisamente sopra le aspettative d’inflazione a medio-lungo termine, anche al netto della tassazione. Equivale a quasi il 90% del rendimento alla scadenza, come dire che il prezzo resti abbastanza scontato da invitare all’acquisto.