Accertamento disabili, ecco il certificato medico introduttivo: addio burocrazia

La riforma sull'accertamento della disabilità rivoluziona le procedure INPS. Il certificato medico introduttivo come unico strumento.
1 mese fa
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certificato medico introduttivo, disabili
Foto © Pixabay

Con l’introduzione della riforma prevista dal decreto legislativo n. 62/2024 , il processo di accertamento della condizione di disabilità in Italia si appresta a subire importanti cambiamenti, con effetti diretti sia sui cittadini che sulle istituzioni coinvolte. L’INPS, in seguito alla pubblicazione del messaggio n. 4014 del 28 novembre 2024 , ha definito le linee guida per l’attuazione della nuova “Valutazione di Base” , che diventerà operativa su tutto il territorio nazionale dal 1° gennaio 2026 . Tuttavia, già a partire dal 1° gennaio 2025 , sarà avviata una sperimentazione di dodici mesi in alcune province selezionate.

Questo percorso innovativo ruota attorno all’introduzione del certificato medico introduttivo , destinato a diventare il pilastro centrale della procedura.

La riforma attribuisce all’INPS l’esclusiva responsabilità dell’accertamento della disabilità su scala nazionale, con l’obiettivo di standardizzare e semplificare il processo.

Certificato medico introduttivo: un nuovo modello di valutazione disabilità

Tra le principali novità spicca il superamento dell’attuale iter che prevede l’integrazione della documentazione tramite una domanda amministrativa, sostituita integralmente dal nuovo certificato medico introduttivo. Tale documento, redatto dal medico certificatore, diventerà l’unico strumento necessario per l’avvio del procedimento valutativo. Quindi, non servirà più che, dopo il certificato del medico, il cittadino debba presentare anche domanda di accertamento invalidità all’INPS.

Questa innovazione risponde all’esigenza di ridurre la complessità burocratica, migliorare la gestione delle richieste e assicurare una maggiore efficienza nella verifica delle condizioni di disabilità. Una condizione che permette a chi la riceve di avere numerose agevolazioni. Si pensi ad esempio all’assegno di invalidità, all’esenzione bollo auto disabili, ecc.

La sperimentazione nelle province pilota

L’anno di transizione verso il nuovo sistema vedrà una sperimentazione limitata a nove province: Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari . Qui, dal 1° gennaio 2025, sarà obbligatorio utilizzare il nuovo certificato medico introduttivo per ogni richiesta di accertamento.

Durante questo periodo, l’obiettivo sarà quello di testare l’efficacia del sistema, identificare eventuali criticità e apportare miglioramenti prima della sua applicazione su scala nazionale.

È importante sottolineare che fino al 31 dicembre 2024 i cittadini residenti o domiciliati nelle province coinvolte nella sperimentazione potranno utilizzare il certificato introduttivo secondo le modalità vigenti. Quindi, fino al 31 dicembre 2024, comunque, anche i cittadini di queste città, dovranno presentare domanda a seguito del certificato.

Strumento unico per l’accertamento

La riforma introduce un cambiamento radicale nella modalità di presentazione delle istanze per l’accertamento della disabilità. Il certificato medico introduttivo, compilato dal medico certificatore, diventerà il punto di partenza esclusivo del processo. A differenza di quanto avviene attualmente, i cittadini e gli enti abilitati non dovranno più inviare ulteriori documentazioni o istanze amministrative. Questa semplificazione punta a eliminare i passaggi superflui e a ridurre i tempi di gestione delle pratiche, garantendo un iter più snello e accessibile.

I medici certificatori avranno un ruolo centrale in questo nuovo sistema, in quanto saranno responsabili della corretta redazione del certificato introduttivo. Sarà loro compito informare i cittadini circa le nuove modalità procedurali, soprattutto per coloro che risiedono o sono domiciliati nelle province coinvolte nella sperimentazione. È essenziale che, fino al termine del 2024, per le 9 città di sperimentazione, i medici continuino a operare secondo le regole attuali, assicurandosi che le domande amministrative siano presentate nei tempi previsti.

Dal 1° gennaio 2025 , invece, la compilazione del certificato medico introduttivo, per questa città, rappresenterà l’unica fase di avvio del procedimento, un cambiamento che richiederà adeguamenti formativi e operativi per tutti i professionisti coinvolti.

Il certificato medico introduttivo: le date chiave della transizione

Fino al 31 dicembre 2024 le procedure attuali restano valide anche per le città in sperimentazione. Poi:

  • 1° gennaio 2025: inizio della sperimentazione nelle province pilota con l’obbligo di utilizzare solo il nuovo certificato medico introduttivo. Nulla cambia per le altre città;
  • 1° gennaio 2026: Estensione del nuovo sistema di accertamento della disabilità a livello nazionale.

Riassumendo…

  • Riforma disabilità: l’INPS gestirà l’accertamento con il nuovo certificato medico introduttivo.
  • Sperimentazione: dal 2025, test in 9 province per introdurre la Valutazione di Base.
  • Procedura semplificata: eliminata la domanda amministrativa, il certificato sarà l’unico documento necessario.
  • Data chiave: fasi transitorie nel 2024-2025, sistema operativo nazionale dal 2026.
  • Ruolo dei medici: certificatori centrali, responsabili della redazione e comunicazione delle nuove modalità.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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