Pagamento IMU moglie e marito: le regole in caso di decesso

La gestione dell’IMU per moglie e marito diventa cruciale quando subentrano successioni e diritti del coniuge superstite.
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1 mese fa
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pagamento imu
Foto © Investireoggi

Il pagamento dell’IMU rappresenta un tema centrale nella gestione fiscale di una famiglia, soprattutto quando si tratta di abitazione principale e della ripartizione delle proprietà tra coniugi. In particolare, la situazione si complica nel caso del decesso di uno dei coniugi, sollevando dubbi su chi debba effettivamente sostenere l’obbligo tributario.

Analizziamo come la normativa italiana regola il pagamento dell’IMU in queste circostanze, anche in vista del saldo in scadenza il 16 dicembre, con particolare attenzione al ruolo del coniuge superstite e dei figli.

La proprietà dell’abitazione principale ai fini IMU

Quando moglie e marito sono contitolari di un’abitazione principale, entrambi possiedono una quota di proprietà del bene immobile. Questo implica che, finché entrambi i coniugi sono in vita e risiedono nell’immobile, la gestione dell’IMU segue le regole ordinarie. Tuttavia, in caso di decesso di uno dei due, il quadro fiscale e patrimoniale cambia significativamente.

Alla morte di uno dei coniugi, la quota di proprietà detenuta dal defunto viene automaticamente trasferita agli eredi. La legge italiana prevede che tale trasferimento coinvolga sia il coniuge superstite sia gli eventuali figli, secondo le proporzioni stabilite dal diritto successorio.

Il diritto di abitazione del coniuge superstite

Un aspetto cruciale da considerare è il diritto di abitazione garantito al coniuge superstite. Ai sensi dell’articolo 540 del Codice Civile, il coniuge superstite acquisisce il diritto di continuare a vivere nell’abitazione principale, indipendentemente dalla suddivisione della proprietà tra gli eredi.

Questo diritto, riconosciuto per legge, prevale sulla distribuzione delle quote ereditarie e garantisce al coniuge rimasto in vita la possibilità di mantenere la dimora abituale senza dover affrontare spostamenti o modifiche drastiche alla propria vita quotidiana.

IMU e coniuge superstite: chi è tenuto al pagamento?

La normativa vigente sull’IMU stabilisce che il coniuge superstite, in quanto titolare del diritto di abitazione, diventa l’unico soggetto passivo d’imposta per quanto riguarda l’abitazione principale.

Questo significa che i figli, anche se hanno ereditato una parte della proprietà, non sono tenuti a contribuire al pagamento dell’IMU sull’immobile in questione. Tale esenzione per i figli si applica in virtù del fatto che il diritto di abitazione del coniuge superstite prevale, attribuendogli l’esclusiva responsabilità fiscale.

Quando l’imposta non è dovuta?

Un altro elemento determinante riguarda la categoria catastale dell’abitazione principale. Se l’immobile in questione non rientra nelle categorie catastali considerate di lusso (ad esempio, A/1, A/8 o A/9), il coniuge superstite può beneficiare dell’esenzione dall’IMU.

Tale beneficio si applica a condizione che il coniuge superstite risieda e dimori abitualmente nell’immobile al momento del decesso del coniuge. Quindi, oltre al diritto di abitazione, è essenziale che l’immobile soddisfi i requisiti richiesti per l’esenzione IMU abitazione principale.

Ripartizione delle quote e implicazioni IMU

La successione dell’abitazione principale comporta una redistribuzione delle quote di proprietà tra gli eredi. Ad esempio, se marito e moglie erano comproprietari al 50% e il marito decede, la sua quota del 50% viene suddivisa tra la moglie e i figli.

Supponendo che vi siano due figli, la suddivisione potrebbe risultare in un 16,66% a ciascun figlio e un ulteriore 16,66% alla moglie. Tuttavia, questa ripartizione delle quote non modifica la responsabilità fiscale legata all’IMU, che rimane esclusivamente a carico del coniuge superstite che conserva il diritto di abitazione. In tal caso, la moglie diventerebbe proprietaria del 66,66% e i figli proprietari nella misura del 16,66% ciascuno.

Riassumendo…

  • Proprietà condivisa: alla morte di un coniuge, la quota passa al coniuge superstite e ai figli.
  • Diritto di abitazione: il coniuge superstite acquisisce il diritto di abitare l’immobile, prevalendo sugli eredi.
  • Responsabilità IMU: solo il coniuge superstite è responsabile IMU per l’immobile su cui c’è il diritto di abitazione, i figli sono esentati.
  • Esenzione IMU: l’IMU non è dovuta per l’immobile non di lusso e abitato dal superstite.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

1 Comment

  1. Al Signor Pasquale Pieone(Sono Paolo Capurso e vivo al’estero in Germania la mia domanda è la seguente al riguardo del IMU)O letto da qualche parte che chi è pensionato dovrebbe pagare il 50%sul immobile di proprietà,ma più troppo ogni anno c’è sempre la stessa suonata devo pagare per quello che mi tocca di il CAF sarebbero quelli che aiutano gli operai e il cittadino,forse lei sa qualcosa in piu la ringrazio in anticipo Paolo Capurso

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