Quanto si recupera sui lavori con i bonus casa 2025: quelli confermati e quelli rivisti

La manovra 2025 ridefinisce i bonus casa, riducendo le detrazioni e incentivando sostenibilità, sicurezza e riqualificazione abitativa
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1 mese fa
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bonus edilizi
Foto © Investireoggi

La Legge di Bilancio 2025, attualmente in fase di esame parlamentare dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, introduce modifiche significative al panorama normativo dei bonus edilizi.

L’intervento legislativo prevede una razionalizzazione degli incentivi, con una progressiva riduzione delle detrazioni e una revisione delle agevolazioni legate alla riqualificazione edilizia.

Bonus casa: dal 2025 riduzione graduale delle detrazioni

Il piano delineato dal Governo per i bonus casa prevede un taglio progressivo delle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi:

  • anno 2025: detrazione al 50% per le prime abitazioni e al 36% per le seconde;
  • biennio 2026: detrazione al 36% per le prime abitazioni e al 30% per le seconde.

Questa revisione si pone l’obiettivo di razionalizzare le risorse disponibili, garantendo comunque una base di incentivi per favorire interventi di riqualificazione edilizia.

bonus casa

Fine del superbonus e conferme per altri incentivi

Dal 15 ottobre 2024 il Superbonus non sarà più operativo, segnando così la fine di uno degli strumenti più significativi degli ultimi anni nel settore edilizio. Si potà continuare ad avere la detrazione solo laddove, entro il 15 ottobre 2024 risulti presentata la CILAS e (se trattasi di lavoro condominiale) adottata la delibera di approvazione dei lavori da realizzare.

Tuttavia, nel 2025 saranno ancora attivi alcuni bonus casa. Su tutti ci sono il Bonus Mobili e il Bonus Barriere Architettoniche 75%. Questi ultimi includono interventi volti all’eliminazione delle barriere fisiche in casa, come l’installazione di ascensori, montacarichi e rampe, escludendo però spese relative al rifacimento di bagni o infissi.

Bonus casa: ultime per il 2025

Le discussioni in corso presso la Commissione Bilancio della Camera e i primi emendamenti approvati offrono indicazioni sui possibili sviluppi delle agevolazioni per l’anno 2025. Tra le ipotesi più accreditate emergono:

  • Ecobonus: si prospetta la possibilità di mantenere l’aliquota di detrazione al 65%, confermandolo come uno degli strumenti centrali per incentivare interventi di efficienza energetica.
  • Bonus Ristrutturazione: potrebbe essere ampliato per includere anche le spese relative all’installazione di impianti e sistemi di sicurezza antincendio, in un’ottica di maggiore attenzione alla sicurezza degli edifici.
  • Bonus Verde: si valuta la proroga di un altro anno di questo incentivo con una detrazione al 36% per la sistemazione a verde di aree esterne a servizio delle abitazioni, un’opzione che risponde all’esigenza di valorizzare gli spazi esterni delle case.

Conseguenze per l’edilizia

La riduzione delle detrazioni e la revisione degli incentivi rappresentano un cambio di paradigma per il settore edilizio.

L’abolizione del Superbonus e la graduale riduzione delle agevolazioni fiscali sollevano interrogativi sulla capacità di stimolare nuovi investimenti nel comparto delle costruzioni.

Tuttavia, il mantenimento di strumenti come l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione, insieme all’eventuale reintroduzione del Bonus Verde, potrebbe rappresentare un punto di equilibrio per garantire un supporto minimo al mercato.

Inoltre, l’enfasi posta sulla sostenibilità ambientale attraverso l’esclusione degli impianti a combustibili fossili dai bonus edilizi (direttiva casa Green) è un segnale chiaro dell’orientamento verso politiche più green. Questa direzione potrebbe favorire una transizione graduale verso soluzioni energetiche innovative, con impatti positivi a lungo termine sull’ambiente e sul risparmio energetico.

Bonus casa 2025 e oltre: opportunità e sfide per i contribuenti

L’attuale quadro normativo dei bonus casa solleva sfide importanti per i proprietari di immobili e gli operatori del settore edilizio. La riduzione delle detrazioni potrebbe ridurre l’attrattività di alcuni interventi, soprattutto per le seconde abitazioni. Mentre l’eliminazione del Superbonus segna la fine di un’epoca di incentivi straordinari.

D’altra parte, il mantenimento di bonus casa 2025 specifici come il Bonus Mobili o il Bonus Barriere Architettoniche consente ancora di ottenere vantaggi fiscali per chi investe in miglioramenti funzionali o estetici delle proprie abitazioni.

Gli incentivi previsti per il 2025, pur ridotti rispetto agli anni precedenti, rappresentano, nonostante tutto, ancora un’opportunità per contribuire a rendere le case più efficienti e sicure.

Rispondendo anche alle direttive europee in tema di sostenibilità energetica. Tuttavia, sarà cruciale per i partecipanti valutare con attenzione le spese e pianificare gli interventi in funzione delle nuove regole.

Riassumendo…

  • Riduzione detrazioni ristrutturazione: nel 2025, detrazioni al 50% per prime case, al 36% per altre.
  • Superbonus cessato: stop al Superbonus dal 15 ottobre 2024; confermati Bonus Mobili e Barriere Architettoniche.
  • Ecobonus stabile: si punta a mantenere la detrazione ecobonus al 65% anche per il 2025, sostenendo l’efficienza energetica.
  • Ampliamento incentivi: bonus Ristrutturazione potrebbe includere spese per sicurezza antincendio; ritorno del Bonus Verde.
  • Direttiva verde: esclusione caldaie fossili dai bonus; incentivi solo per sistemi ibridi ecocompatibili.
  • Settore edilizio: sfide per investimenti, ma incentivi restano per sostenibilità, sicurezza e riqualificazione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

1 Comment

  1. Buongiorno. Non si parla più del fondo 100 milioni istituito per la ristrutturazione di immobili di proprietà di enti del rezo settore.
    Grazie

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