Il termine ultimo per il pagamento del saldo IMU 2024 è ormai alle porte: il 16 dicembre (ossia domani) rappresenta la data definitiva entro cui i proprietari di immobili sono chiamati a regolarizzare la propria posizione contributiva.
L’IMU, Imposta Municipale Propria, costituisce uno dei principali obblighi fiscali per i titolari di beni immobiliari in Italia, salvo le categorie esenti. La scadenza di dicembre riguarda la seconda rata dell’imposta, ovvero il saldo, che va a completare l’acconto versato nella prima parte dell’anno (giugno scorso).
Chi è esente dal pagamento del saldo IMU 2024
Non tutti i possessori di immobili sono obbligati a versare l’IMU. Rimangono esenti, infatti, coloro che possiedono esclusivamente abitazioni principali non considerate di lusso. In altre parole, le proprietà catastalmente classificate come abitazioni principali in categorie diverse da A/1, A/8 e A/9 non sono soggette all’imposta. Allo stesso modo, sono esenti IMU i terreni agricoli situati in specifiche condizioni geografiche o appartenenti a determinate categorie di lavoratori (coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali).
Questa esenzione mira a tutelare determinate tipologie di contribuenti, garantendo una riduzione del carico fiscale su beni ritenuti essenziali, come la prima casa o i terreni a uso agricolo in zone svantaggiate.
Modalità di pagamento
Per chi è tenuto al versamento, è fondamentale rispettare le regole e le modalità previste. Il pagamento può essere effettuato attraverso il modello F24, disponibile sia in formato cartaceo che in modalità telematica. In particolare, l’obbligo è utilizzare esclusivamente la versione telematica del modello F24.
Al contrario, solo chi non possiede partita IVA e non intende compensare crediti fiscali può optare per due soluzioni alternative: il pagamento IMU tramite il bollettino postale dedicato oppure l’impiego del modello F24 in formato cartaceo.
La corretta compilazione del modello F24 (come anche del bollettino) richiede l’indicazione dei codici tributo IMU corrispondenti alla tipologia di immobile e al comune di ubicazione.
Saldo IMU 2024: le conseguenze del mancato pagamento entro la scadenza
Chi non riesce a versare il saldo IMU 2024 entro il 16 dicembre 2024 o effettua un pagamento parziale non è automaticamente soggetto a sanzioni definitive. Il sistema fiscale italiano offre infatti un meccanismo di regolarizzazione spontanea noto come ravvedimento operoso (art. 13 D. Lgs. n. 472/1997). Questo strumento consente al contribuente di sanare la propria posizione pagando una sanzione ridotta e gli interessi calcolati in base ai giorni di ritardo.
La percentuale della sanzione varia a seconda del momento in cui il ravvedimento viene effettuato. Nei primi 14 giorni successivi alla scadenza, la sanzione è estremamente contenuta, con un costo pari a circa lo 0,083% dell’importo dovuto per ogni giorno di ritardo. Dopo questo periodo iniziale, le aliquote sanzionatorie aumentano progressivamente.
Gli interessi vengono calcolati al tasso legale annuale vigente e rapportati al numero di giorni intercorsi tra la scadenza e il versamento tardivo. Per procedere con il ravvedimento operoso, è necessario barrare nel modello F24 anche la casella specifica relativa a questa modalità, segnalando la natura del pagamento.
È importante sottolineare che non esistono codici tributo distinti per le sanzioni e gli interessi: tali somme devono essere sommate all’imposta dovuta e versate come unico importo complessivo.
Riassumendo…
- Il saldo IMU 2024 deve essere versato entro il 16 dicembre 2024 (ossia domani).
- Sono esenti dal pagamento le abitazioni principali non di lusso e alcuni terreni agricoli.
- Il pagamento può avvenire tramite modello F24 telematico.
- Solo i NON titolari di partita IVA e senza crediti compensati possono pagare con Modello F24 cartaceo o bollettino postale.
- Mancato pagamento entro la scadenza consente il ravvedimento operoso con sanzioni ridotte.
- Ravvedimento include sanzioni e interessi, versati congiuntamente all’importo IMU dovuto.