La manovra di Bilancio, tra ritardi, polemiche e problematiche, include al suo interno un nuovo bonus elettrodomestici. Si tratta di un’agevolazione che trova la propria ragion d’essere in diversi motivi validi, poiché affianca il tradizionale aiuto alle famiglie meno abbienti per l’acquisto di beni di prima necessità a un obiettivo ambientale. Come anticipato dal Ministro del Made in Italy Adolfo Urso, infatti, il bonus elettrodomestici è ormai inserito nel testo della legge di Bilancio ed entrerà in vigore dal primo gennaio del prossimo anno.
Ma di cosa si tratta? Vediamo, tra nuovo e vecchio bonus elettrodomestici, cosa cambia concretamente tra le due agevolazioni e come funzionerà la nuova versione in vigore dal 2025.
Bonus elettrodomestici 2025, novità dalla legge di Bilancio
Con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, prende il via la nuova generazione di aiuti per sostituire i vecchi elettrodomestici con dispositivi nuovi e virtuosi dal punto di vista ambientale. Il Ministro Urso ha più volte sottolineato che questo bonus elettrodomestici mira a favorire in modo esponenziale la produzione nazionale di questi prodotti, con effetti su tutta la filiera.
Allo stesso tempo, l’iniziativa guarda ai bisogni delle famiglie, sia in termini di sostituzione di elettrodomestici obsoleti sia nel contenimento dei consumi energetici, possibili solo attraverso apparecchiature di ultima generazione.
E naturalmente, non meno importante è la questione ambientale, poiché si incentiva il ricambio degli elettrodomestici per dotare le famiglie di prodotti più efficienti ed ecosostenibili.
In sostanza, si tratta di un mix di obiettivi, che coniuga, secondo il Ministro, le esigenze di sviluppo industriale, il sostegno alle famiglie e la transizione energetica.
Elettrodomestici, tra agevolazioni, bonus e detrazioni
Il contributo, erogato probabilmente solo per il 2025, sarà pari al 30% del costo di acquisto di un elettrodomestico che rientra nelle classi energetiche previste. Tuttavia, l’importo del bonus per ciascun elettrodomestico non potrà superare 100 euro.
Il bonus in sintesi
Nel dettaglio, il testo della manovra stabilisce che, al fine di sostenere la competitività del sistema produttivo industriale e gli annessi livelli occupazionali. Nonché di favorire l’incremento dell’efficienza energetica domestica, la riduzione dei consumi attraverso la sostituzione dei grandi elettrodomestici a uso civile e il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti mediante il riciclo, viene concesso agli utenti finali, per il 2025, un contributo per l’acquisto di elettrodomestici a elevata efficienza energetica, almeno in classe B, prodotti nel territorio dell’Unione Europea, con contestuale smaltimento dell’elettrodomestico sostituito.
L’agevolazione entrerà in vigore, insieme a tutti gli altri provvedimenti della manovra di Bilancio, dal primo gennaio del 2025. Come sempre, sarà necessario attendere il relativo decreto attuativo, nel quale verranno illustrate le modalità specifiche di richiesta e di erogazione dell’incentivo.
Nuovo bonus elettrodomestici diverso dai vecchi aiuti
La novità non deve essere confusa con il vecchio bonus elettrodomestici, in vigore negli ultimi anni, che rientra nel bonus mobili. Quest’ultimo, infatti, è una detrazione Irpef da sfruttare per l’acquisto di grandi elettrodomestici (e di mobili). Ma solo se destinati ad arredare un immobile sottoposto a ristrutturazione.
Si tratta dunque di un bonus legato a lavori di ristrutturazione. L’interessato doveva avviare opere di rinnovamento dell’immobile, che risultavano essere le opere “trainanti” per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici. Nel nuovo bonus, invece, si parla di un ristoro del 30% della spesa sostenuta, fino a 100 euro. O 200 euro per famiglie con ISEE sotto i 25.000 euro).
La vecchia detrazione è stata nel tempo ampiamente sfruttata, sebbene l’importo del beneficio si sia ridotto progressivamente. Inizialmente, per bonus mobili ed elettrodomestici, si poteva detrarre il 50% della spesa sostenuta fino a 16.000 euro. Poi ridotti a 10.000 euro nel 2022, a 8.000 euro nel 2023 e infine a 5.000 euro nel 2024. Come per tutti i bonus casa, la detrazione era da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.