La questione del rimborso fiscale per un contribuente deceduto è regolata da disposizioni specifiche che tengono conto della situazione successoria. Il decreto-legge n. 73 del 2022, all’articolo 5, fornisce indicazioni precise sui rimborsi dovuti ai contribuenti defunti.
A tal proposito è giunto in redazione un quesito.
“Mio padre, deceduto a inizio dicembre 2024, aveva presentato il modello 730/2024 senza sostituto d’imposta, dal quale risultava un credito IRPEF di 1.200 euro richiesto a rimborso. In qualità di erede, ho completato tutti gli adempimenti, inclusa la dichiarazione di successione e la chiusura del conto corrente intestato a lui. Considerando che il conto è stato chiuso, come verrà erogato il rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate?”
Rimborso fiscale 730 in caso di successione legittima
Quando un contribuente presenta una dichiarazione dei redditi e, successivamente, decede prima che il rimborso sia erogato, l’Agenzia delle Entrate procede in modo automatizzato, senza richiedere agli eredi ulteriori istanze, nei casi di successione legittima.
Se la dichiarazione di successione è presentata correttamente, l’Agenzia utilizza i dati forniti per identificare gli eredi e le rispettive quote ereditarie. In base a queste informazioni, il rimborso fiscale è distribuito proporzionalmente tra i beneficiari, erogando a ciascuno la somma spettante.
Questa procedura si basa sulla centralità del registro successorio, che fornisce all’Agenzia la documentazione necessaria per individuare gli aventi diritto. Per questo motivo, la tempestiva presentazione della dichiarazione di successione da parte degli eredi è essenziale per sbloccare il processo di rimborso.
Modalità di erogazione del rimborso
Nel caso specifico in cui il conto corrente del defunto sia stato chiuso, l’Agenzia delle Entrate effettua il pagamento seguendo modalità alternative, assicurandosi che le somme siano comunque erogate agli aventi diritto. Le opzioni includono:
- Accredito su un conto intestato agli eredi (se questi hanno provveduto a comunicare IBAN personale all’Agenzia Entrate);
- In assenza di un conto corrente disponibile, il rimborso potrebbe essere corrisposto tramite un mandato di pagamento, da riscuotere presso gli sportelli postali (quindi, con assegno vidimato).
Rinuncia al rimborso 730 da parte degli eredi
Qualora gli eredi decidano di non voler ricevere il rimborso intestato al contribuente defunto, è possibile darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Come comunicare la rinuncia
Per rinunciare al rimborso:
- accedere all’Area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate tramite autenticazione con SPID, CIE o CNS;
- selezionare la scheda “Servizi” e successivamente la categoria “Rimborsi”;
- seguire le indicazioni per completare la comunicazione.
In alternativa, è possibile utilizzare la casella di ricerca per individuare il servizio “Rinuncia rimborsi”.
Casi di successione testamentaria o assenza di dichiarazione di successione
Se il defunto ha lasciato un testamento o se non c’è stata una dichiarazione di successione, la procedura cambia leggermente.
Successione testamentaria e rimborso 730
In presenza di un testamento, l’Agenzia richiede agli eredi di fornire la documentazione necessaria per dimostrare la propria posizione ereditaria. Si tratta di documenti che attestano l’apertura e l’esecuzione del testamento, inclusa l’eventuale pubblicazione del medesimo.
Assenza di dichiarazione di successione
Quando la dichiarazione di successione non è stata presentata, l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate competente richiede agli eredi di produrre documentazione che certifichi la loro qualità di aventi diritto. Questo potrebbe includere certificati di stato di famiglia, atti notori o altri documenti idonei a ricostruire l’albero genealogico del defunto.