Novità ISEE 2025: ecco i documenti da portare al CAF per la nuova DSU

Novità ISEE 2025, dai documenti da portare al CAF per la nuova DSU alle regole e agli anni di riferimento di patrimonio e reddito.
21 ore fa
2 minuti di lettura
Novità ISEE 2025: ecco i documenti da portare al CAF per la nuova DSU
Foto © Pixabay

Per continuare a prendere l’Assegno di Inclusione, ma anche per continuare a godere del bonus sociale sulle bollette di luce e gas, o per ricevere l’importo esatto dell’Assegno Unico spettante, tutto passa necessariamente da un documento ISEE in corso di validità. Pertanto, a partire dal primo gennaio, sarà necessario rinnovare l’ISEE 2024, in scadenza il 31 dicembre prossimo.

Trovarsi pronti per il rinnovo della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), utile a ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è fondamentale.

È un adempimento che devono compiere anche coloro che, per la prima volta, si apprestano a richiedere bonus e agevolazioni. O una delle misure sopracitate (tra cui bonus e sussidi).

Ma ci sono delle novità per l’ISEE 2025? Ecco un vademecum sui documenti da portare al CAF per completare l’operazione di rinnovo ISEE e presentare la nuova DSU.

Novità ISEE 2025: ecco i documenti da portare al CAF per la nuova DSU

L’ISEE non è altro che l’indicatore della situazione economica equivalente di un nucleo familiare. Coinvolge quindi l’intero nucleo e tutti i redditi e i patrimoni di ogni componente. Tuttavia, la DSU deve essere presentata da un solo soggetto, in genere uno dei due genitori, che diviene il dichiarante. Di quest’ultimo, al CAF, occorre presentare la copia di un documento di identità in corso di validità e la tessera sanitaria. Anche per tutti gli altri componenti del nucleo familiare sarà necessaria la copia della tessera sanitaria.

Serve inoltre uno stato di famiglia, anche in autocertificazione, dal quale risulti lo stato civile di ogni componente. Sempre in riferimento ai familiari, occorre fornire documenti che certifichino eventuali situazioni particolari all’interno del nucleo, come per esempio il verbale di invalidità civile (solo se superiore al 66%) o il certificato Legge 104 del 1994. Analogamente, per situazioni di separazione o divorzio, va prodotta la copia della sentenza corrispondente.

Ecco alcuni documenti necessari per la DSU

Per quanto concerne i patrimoni e i possedimenti che rientrano nell’ISEE, occorre presentare le eventuali dichiarazioni dei redditi di ciascun componente del nucleo che ne abbia una (per esempio, modelli 730, modello Redditi PF, Certificazioni Uniche). Servono inoltre le copie delle certificazioni bancarie o postali relative ai saldi e alle giacenze medie di conti correnti, carte di credito, libretti e qualsiasi altra forma di deposito e risparmio.

Per i patrimoni immobiliari, è necessario esibire le visure catastali di case e terreni, da cui risultino i giorni di possesso e la titolarità di eventuali diritti reali. Tutti questi documenti devono riferirsi alla situazione al 31 dicembre 2023, poiché l’ISEE 2025 si basa su redditi e patrimoni dei due anni precedenti. Pertanto, saranno indispensabili i saldi e le giacenze medie al 31 dicembre 2023, così come le dichiarazioni reddituali 2024, che riguardano l’anno di imposta 2023.

Da caso a caso cambiano i documenti per l’ISEE

Occorrono anche le copie dei libretti dei veicoli a motore intestati a ciascun componente della famiglia (per i motoveicoli, solo se la cilindrata è superiore a 500 cc). Oppure di navi e imbarcazioni da diporto. Se il nucleo familiare vive in affitto, è richiesta la copia del contratto di locazione, dalla quale si evincano gli estremi di registrazione e l’importo del canone.

Altri documenti che possono rivelarsi necessari, e che riguardano casi particolari, sono quelli relativi a redditi esenti. Ma comunque da indicare nella DSU. Come possono essere il servizio civile, un assegno di ricerca, le borse di studio. O i compensi per attività sportive dilettantistiche.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

svezia
Articolo precedente

La Svezia non ce la fa, la socialdemocrazia è un ricordo, ma non tutto è perduto

turismo italiano
Articolo seguente

Turismo italiano al top, la parola chiave è multidimensionale