Cambio residenza: come disdire il canone RAI

Come disdire il canone RAI in caso di cambio residenza? Ecco come comportarsi in base a quanto previsto dalla normativa vigente.
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canone Rai
Foto © Pixabay

In caso di cambio di residenza bisogna disdire il canone Rai? Come canta Daniele Silvestri con il brano La paranza: “Uomini uomini c’è ancora una speranza. Prima che un gesto vi rovini l’esistenza, prima che un giudice vi chiami per l’udienza, vi suggerisco un cambio di residenza”. Le esigenze personali mutano nel tempo e può capitare che una persona decida, ad esempio per motivi famigliari oppure di lavoro, di cambiare casa. Proprio quest’ultima è un’importante punto di riferimento per ognuno di noi, poiché si rivela essere il posto in cui custodiamo tutti i nostri beni materiali, ma anche ricordi ed emozioni.

Ma non solo, la casa è il punto di riferimento anche per i soggetti terzi che, sapendo dove abita qualcuno possono rintracciarlo nel caso in cui ne abbiano bisogno. Lo sa bene il Fisco che, ove necessario, provvede ad inviare apposita comunicazione proprio all’indirizzo di residenza del soggetto interessato. Onde evitare spiacevoli inconvenienti, pertanto, è fondamentale provvedere il prima possibile al cambio di residenza nel caso in cui si decida di trasferirsi presso un nuovo immobile. Ma in questo caso quali sono le conseguenze per quanto concerne il canone Rai?

Cambio residenza: come disdire il canone RAI

Ebbene, in base a quanto previsto dalla normativa vigente, così come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il canone Rai deve essere versato:

“da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione. […] Anche i residenti all’estero devono pagare il canone se detengono un’abitazione in Italia dove è presente un apparecchio televisivo”.

Con il termine famiglia anagrafica, viene sottolineato, si fa riferimento ad un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio. E anche unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi.

Ma non solo, devono coabitare a avere dimora abituale presso lo stesso Comune. Se in passato il contribuente aveva l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate il cambio di residenza per ricevere i bollettini per il pagamento del canone Rai, adesso non è più necessario. Questo perché il pagamento viene effettuato tramite addebito diretto sulla bolletta dell’energia elettrica. Nel momento in cui una persona cambia casa e si intesta una nuova fornitura di energia elettrica, quindi, il pagamento della tassa sulla TV di Stato verrà effettuato seguendo le stesse modalità. In parole povere non si può cambiare il debitore del canone Rai se non si cambia il nominativo dell’intestatario del contratto della fornitura dell’energia elettrica.

A tal proposito è bene stare attenti ad alcune situazioni particolari. Se una persona continua ad essere titolare del contratto di fornitura della vecchia residenza, infatti, si ritrova a pagare il canone sia per la vecchia che per la nuova abitazione. Questo perché entrambe le bollette risulterebbero utenze domestiche. In tale circostanza è bene ricordarsi di contattare il servizio clienti del vecchio gestore della fornitura della bolletta dell’energia elettrica. In questo modo è possibile provvedere a dare opportuna comunicazione e alla relativa disdetta.

Tassa sulla TV di Stato: chi ha diritto all’esonero e come farne richiesta

Soffermandosi sul canone Rai è bene sapere che non tutti sono tenuti al relativo pagamento. Entrando nei dettagli sono esonerati i soggetti che non possiedono presso la loro abitazione un apparecchio televisivo. Esonerati anche gli agenti diplomatici, funzionari o impiegati consolari. Stesso discorso per funzionari di organizzazioni internazionali e soggetti appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia di cittadinanza non italiana. Non sono tenuti al pagamento della tassa sulla TV di Stato anche le persone con un’età superiore a 75 anni e reddito inferiore a 8 mila euro annui.

Il riconoscimento dell’esonero dal canone Rai non avviene in automatico, bensì bisogna provvedere a presentare apposita richiesta. In particolare, come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate, i soggetti aventi diritto devono inviare la dichiarazione sostitutiva tramite:

  • “applicazione web disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate;

  • intermediari abilitati;

  • posta elettronica certificata, purché la dichiarazione stessa sia sottoscritta mediante firma digitale, coerentemente con quanto previsto dagli articoli 48 e 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’Amministrazione Digitale).La dichiarazione firmata digitalmente dovrà essere inviata mediante PEC all’indirizzo [email protected], entro gli stessi termini previsti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia per le altre modalità di invio (plico raccomandato senza busta o invio telematico);

  • forma cartacea, mediante spedizione a mezzo del servizio postale all’Ufficio Canone TV – c.p.22 Torino – per plico raccomandato senza busta unitamente a copia di un valido documento di riconoscimento”.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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