Imposta successione: i codici tributo per pagare in autonomia

Le nuove regole sull'imposta di successione, in vigore dal 2025, rivoluzionano calcolo e pagamento, affidandoli direttamente agli eredi.
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imposta successione
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Con l’entrata in vigore delle disposizioni previste dal Decreto Legislativo n. 139/2024, l’imposta di successione ha subito rilevanti modifiche operative. A partire dal 1° gennaio 2025, infatti, gli eredi sono chiamati a gestire direttamente il calcolo e il versamento di questa imposta, una novità che implica importanti cambiamenti procedurali rispetto al passato.

A tale scopo, l’Agenzia delle Entrate ha nuovi codici tributo e ridenominato alcuni codici esistenti, come dettagliato nella risoluzione n. 2/2025. Ciò l fine di permetterne il pagamento con il Modello F24.

Imposta successione: modifiche normative e tempistiche applicative

Il Decreto Legislativo n. 139/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 2 ottobre 2024, ha ridefinito le modalità di liquidazione dell’imposta di successione. Le nuove disposizioni si applicano alle successioni aperte a partire dal 1° gennaio 2025, mentre per quelle precedenti rimangono in vigore le regole tradizionali.

Per le successioni aperte fino al 31 dicembre 2024, l’Agenzia delle Entrate conserva il compito di determinare l’importo dell’imposta. Il calcolo viene notificato al contribuente attraverso un avviso di liquidazione, da emettere entro tre anni dalla presentazione della dichiarazione di successione. Una volta ricevuto l’avviso, il pagamento deve essere effettuato entro 60 giorni, con la possibilità di optare per una rateizzazione dell’importo.

Dal 1° gennaio 2025, invece, la responsabilità del calcolo e del versamento dell’imposta passerà interamente agli eredi. Questi avranno 90 giorni dalla scadenza per la presentazione della dichiarazione di successione per adempiere all’obbligo di pagamento, potendo comunque avvalersi di una dilazione in più rate.

I nuovi codici tributo per pagare

Con l’introduzione delle nuove regole, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i seguenti codici tributo per consentire il pagamento dell’imposta di successione in autoliquidazione:

  • Codice 1539: “Successioni – Imposta sulle successioni – autoliquidazione”.
  • Codice 1635: “Successioni – Imposta sulle successioni – interessi pagamento rateale”.

Questi codici devono essere utilizzati nella compilazione del modello F24, che rappresenta lo strumento principale per il versamento dell’imposta.

Indicazioni Modello F24

Nella sezione “Erario” del modello F24, i codici tributo vanno indicati in corrispondenza delle somme riportate nella colonna “importi a debito versati”. Per completare correttamente la procedura, occorre prestare attenzione ai seguenti dettagli:

  • Campo “Anno di riferimento”: indicare l’anno del decesso nel formato “AAAA”.
  • Sezione “Contribuente”: inserire il codice fiscale e i dati anagrafici dell’erede.
  • Codice fiscale del defunto: va riportato nel campo “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare”, accompagnato dal codice identificativo “08”.
  • Campo “rateazione/Regione/Prov./mese rif.” (solo per il codice 1539): deve essere compilato nel formato “NNRR”, dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” il totale delle rate. Per i versamenti in unica soluzione, il campo va valorizzato con “0101”.

Regole per pagamenti Rateali dell’imposta successione

Gli eredi che scelgono di dilazionare il pagamento devono effettuare un versamento iniziale pari ad almeno il 20% dell’imposta dovuta. Questo importo deve essere versato entro la stessa scadenza prevista per il pagamento in unica soluzione. Per le rate successive, il campo “rateazione/Regione/Prov./mese rif.” deve indicare il numero progressivo della rata in corso (“01”, “02”, “03”, ecc.) seguito dal totale delle rate (“08”, “12”, ecc.).

Ad esempio, per un pagamento in otto rate, la prima rata verrà indicata come “0108”, la seconda come “0208” e così via.

La risoluzione codici tributo imposta di successione in esame indica anche quelli da utilizzare in caso di ravvedimento operoso.

Riassumendo

  • Dal 2025, gli eredi calcolano e versano autonomamente l’imposta di successione.
  • Le successioni fino al 2024 seguono ancora il calcolo dell’Agenzia delle Entrate.
  • Introdotti i codici tributo 1539 e 1635 per pagamenti in autoliquidazione e rateali.
  • Il modello F24 richiede specifici campi: anno decesso, codice fiscale erede e defunto.
  • Pagamenti rateali iniziano con almeno il 20% entro i termini di pagamento unico.
  • Riforma semplifica procedure ma aumenta responsabilità e attenzione per gli eredi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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