Negli ultimi tempi, in Italia, si sta diffondendo una truffa particolarmente insidiosa che prende di mira gli anziani: la “truffa del finto carabiniere“. Questo raggiro sfrutta l’autorità e la fiducia riposta nelle forze dell’ordine per estorcere denaro e beni preziosi alle vittime.
Truffa del carabiniere, come funziona
Il modus operandi dei truffatori segue uno schema ben preciso:
- Contatto telefonico: La vittima riceve una telefonata da un individuo che si presenta come un maresciallo dei carabinieri o un avvocato. Viene informata che un parente stretto, come un figlio o un nipote, è stato coinvolto in un grave incidente stradale. In alcuni casi, viene aggiunto che il parente è trattenuto in caserma e rischia l’arresto.
- Richiesta di denaro: Al fine di evitare l’arresto o per risarcire immediatamente i danni causati dall’incidente, alla vittima viene richiesto di consegnare una somma di denaro o oggetti di valore. La cifra può variare da poche centinaia a diverse migliaia di euro.
- Ritiro a domicilio: Un complice, spesso vestito in abiti civili ma spacciandosi per un carabiniere o un assistente legale, si presenta direttamente a casa della vittima per ritirare il denaro o i beni richiesti.
Numerosi episodi di questa truffa sono stati segnalati in diverse regioni italiane:
- Chiaramonte Gulfi (Ragusa): Un’anziana è stata contattata da un falso avvocato che le ha comunicato che suo figlio era trattenuto in caserma. Poco dopo, un complice si è presentato a casa sua fingendosi carabiniere per ritirare il denaro richiesto.
- Roma: Un quarantenne è stato arrestato dopo aver truffato un’anziana fingendosi carabiniere. L’uomo, uscito di prigione solo tre settimane prima, aveva messo in atto la truffa con lo stesso modus operandi.
- Villa Verucchio (Rimini): Una coppia di anziani è stata truffata da un individuo che, fingendosi carabiniere, ha riferito che il loro nipote aveva avuto un terribile incidente, riuscendo così a farsi consegnare una somma di denaro.
Come difendersi
Per evitare di cadere vittima di queste truffe, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
- Verificare l’identità: In caso di telefonate o visite inaspettate da parte di presunti carabinieri o avvocati, è importante verificare l’identità dell’interlocutore. Si può chiedere un numero di matricola o un documento di riconoscimento e contattare direttamente la stazione dei carabinieri locale per conferma.
- Non consegnare denaro o beni: Le forze dell’ordine non richiedono mai pagamenti in denaro o oggetti di valore per risolvere situazioni legali. In caso di richieste simili, è altamente probabile che si tratti di una truffa.
- Contattare i familiari: Prima di intraprendere qualsiasi azione, è consigliabile chiamare direttamente il parente coinvolto per verificare la veridicità della situazione descritta.
- Allertare le autorità: In presenza di sospetti, è fondamentale contattare immediatamente le forze dell’ordine al numero 112 e segnalare l’accaduto.
Le forze dell’ordine stanno intensificando le campagne informative per sensibilizzare la popolazione, in particolare gli anziani, su questo tipo di truffe.
È essenziale che i familiari e la comunità supportino gli anziani, informandoli sui rischi e sulle modalità operative di questi truffatori, affinché possano riconoscere tempestivamente tentativi di raggiro e proteggersi adeguatamente.
La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è cruciale per contrastare efficacemente questo fenomeno e garantire la sicurezza delle persone più vulnerabili nella società.
I punti chiave…
- La “truffa del finto carabiniere” coinvolge falsi agenti che contattano anziani con pretesti di incidenti familiari per estorcere denaro.
- Episodi frequenti sono stati segnalati in diverse città italiane, con schemi che prevedono richieste di pagamento immediate.
- Per difendersi, è importante verificare l’identità, non consegnare denaro e contattare subito le autorità al 112.