Cosa significa continuità durante i permessi 104: cosa si può fare e cosa no

Cosa significa continuità durante i permessi 104? Ecco cosa si può fare e cosa no mentre si usufruisce di tali permessi.
4 minuti fa
2 minuti di lettura
permessi 104
Foto © Pixabay

Cosa significa continuità quando si usufruisce dei permessi Legge 104? Come canta Fabrizio Moro con il brano Il senso di ogni cosa: “Posso fare a meno dei milioni tanto portano solo problemi, ma non posso fare a meno del vino, non amando troppo gli schemi. Posso fare a meno di un motore, è troppo bello camminare, posso fare a meno di sapere, perché spesso preferisco immaginare. Ma che dire, che fare, quando io, io non posso fare a meno di te”. Tutti quanti noi, prima o poi, ci ritroviamo di fronte a dei bivi.

Situazioni in cui ci viene chiesto di prendere una decisione e per cui spesso non sappiamo come comportarci.

Nella maggior parte dei casi ci si affida al proprio istinto e al proprio senso morale. Ci sono però situazioni dove cosa fare e cosa no è già stabilito dall’alto. Non parliamo di divinità, bensì dei nostri legislatori che hanno l’importante compito di definire delle regole volte a stabilire il quieto vivere e soprattutto tutelare la libertà e i diritti dei cittadini. Lo sanno bene i titolari di Legge 104 che possono accedere a diverse agevolazioni, come tre giorni di permesso al mese retribuiti. Un aiuto indubbiamente importante, per permettere di conciliare al meglio vita la privata e con quella lavorativa, di cui però non bisogna abusare. In caso contrario, infatti, si rischia il licenziamento.

Cosa significa continuità durante i permessi 104: cosa si può fare e cosa no

Uno dei requisiti chiave per usufruire legittimamente dei permessi 104 è rappresentato dal concetto di continuità. Ovvero il lavoratore che si assenta dal posto di lavoro deve assistere in modo regolare e costante il familiare disabile alle prese con uno stato di disabilità. Questo però, è bene sottolineare, non vuole che si debba restare tutto il giorno a casa del parente non autosufficiente. Assistere una persona, d’altronde, si rivela essere molto impegnativo sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Per questo motivo ritagliare del tempo per sé stessi, ad esempio per prendere una boccata d’aria o semplicemente per staccare un po’ la spina e ricaricare le energie, non è considerato un illecito. Il tutto a patto che il tempo dedicato al riposo rappresenti una minima parta della giornata in cui si usufruisce del permesso.

Entrando nei dettagli è bene ricordare che i lavoratori a cui viene attestato uno stato di disabilità grave possono anche sfruttare i permessi legge 104 per attività di svago. Questa possibilità non viene concessa ai caregiver che devono garantire alla persona non autosufficiente tutto il sostegno di cui ha bisogno. Come già, questo non significa che si debba restare tutto il tempo assieme. In determinate circostanze, infatti, è possibile allontanarsi. L’importante è che l’assenza sia di breve durata e dedicata allo svolgimento di compiti a favore del familiari. Ad esempio è possibile allontanarsi dall’abitazione del familiare non autosufficiente per fare la spesa, acquistare farmaci o comunque svolgere servizi per suo conto. Durante i giorni di fruizione dei permessi Legge 104, invece, non è possibile svolgere attività ludiche o di svago, come ad esempio andare in palestra, piuttosto che fare una gita fuori porta oppure andare dal parrucchiere. In pratica non sono ammesse le attività non strettamente collegate all’assistenza del familiare disabile. Queste condotte sono ritenute un abuso e il soggetto interessato può essere licenziato per giusta causa. Meglio quindi stare attenti, onde evitare spiacevoli inconvenienti.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.