A poche ore dal giuramento, che lo renderà ufficialmente il 47-esimo presidente degli Stati Uniti e il secondo ad espletare due mandati non consecutivi, Donald Trump ha un altro motivo per sorridere. La sua società Fight Fight Fight due giorni fa ha lanciato una “meme coin” a soli 18 centesimi di dollaro. Nel giro di poche ore la quotazione di mercato ha raggiunto un massimo di 75 dollari. In termini percentuali, un guadagno del 41.600%, cioè il prezzo si è moltiplicato fino a 416 volte.
Grande tesoro in mano a Trump
L’offerta massima di questa meme coin sarà di 1 miliardo di unità nel giro di tre anni, ma per il momento 800 milioni sono in mano alla società di Trump. In teoria, questo tesoro vale qualcosa come oltre 46 miliardi di dollari e si andrebbe ad aggiungere ai guadagni certamente già realizzati vendendo le prime 200 milioni di unità.
Cos’è una meme coin? Si tratta di una criptovaluta lanciata sul mercato per gioco. Nello specifico, la società gestita da Trump ha voluto così festeggiare l’insediamento di questa sera (ore italiane). Se vogliamo trovare corrispondenza con l’ormai vecchio mondo analogico, possiamo parlare di una moneta celebrativa, come quelle con l’effige del sovrano in occasione dell’incoronazione. In sostanza, è un token immesso sul mercato per gioco.
Questo non significa che non si possa guadagnare o perdere anche tanto. Non avendo per il momento alcuna utilità – non è stata comunicata la possibilità di effettuare pagamenti – il valore dell’asset deriva unicamente dagli acquisti speculativi o anche solo di chi vuole sentirsi parte di una community. In effetti, nello specifico si tratterebbe di celebrare il secondo mandato di Trump. Molti suoi sostenitori nel mondo staranno comprando questa meme coin per segnalare la loro adesione alla nuova presidenza.
Guadagni per ora virtuali
I 46 miliardi di guadagni sopra indicati restano per il momento solo virtuali. Se il prezzo precipitasse, questi svanirebbero. Viceversa, se per un qualche motivo continuassero a salire, aumenterebbero ancora. Dal punto di vista di Trump, l’operazione è senz’altro vincente. Anche se la meme coin dovesse azzerarsi, non ci perderebbe nulla. Il lancio è costato quasi niente. E già le prime 200 milioni di unità gli hanno garantito un margine di guadagno, anche se non sappiamo di preciso quanto.
Certo, man mano che Fight Fight Fight incrementerà l’offerta, a parità di domanda la quotazione non può che diminuire. Ma c’è da scommettere che il presidente sarà capace di gestire l’affare per fare soldi. Gli servono attenzione mediatica alla sua meme coin e la ricerca di una qualche utilità pratica, anche solo potenziale, per convincere il mercato a non vendere e a confidare nell’aumento ulteriore dei prezzi. Non gli mancano né visibilità e né la fantasia. Il connubio con Elon Musk sembra perfetto allo scopo.
Possibile aiuto di Musk per la meme coin
L’uomo più ricco al mondo con un patrimonio stimato in 400 miliardi di dollari è un fan sfegatato delle criptovalute. Le sue preferite sono Dogecoin e Shiba Inu, con cui sono accettati in pagamento per acquistare le sue Tesla. Tant’è che andrà a presiedere una nuova agenzia per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione americana. E sapete in sigla come si chiama? DOGE. L’acronimo non è affatto casuale. Già all’annuncio dopo la vittoria del tycoon il prezzo del token esplose più degli altri. Il mercato ne ha fiutato il messaggio in codice.
Non è la prima volta che Trump si lancia nel business delle criptovalute. In questi anni ci ha già provato con le NFT, token non fungibili.