Tassazione agevolata delle mance nel 2025. Un esempio pratico (novità Legge di bilancio 2025)

La Legge di Bilancio 2025 aumenta i limiti per la tassazione agevolata delle mance con imposta al 5% e franchigia al 30%
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La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto significative modifiche riguardanti la tassazione agevolata delle mance per i lavoratori impiegati in alberghi, bar e ristoranti.

Queste novità mirano a estendere i benefici fiscali a una platea più ampia di dipendenti nel settore dell’ospitalità e della ristorazione. In questo articolo, analizzeremo le principali modifiche normative e illustreremo, attraverso un esempio pratico, come funziona la nuova tassazione.

La tassazione sostitutiva riguarda sia le mance ricevute in contanti che quelle pagate tramite strumenti tracciabili: carte di credito, debito, prepagate.

La tassazione agevolata delle mance

In base al principio di onnicomprensività del reddito da lavoro dipendente, le mance percepite dai lavoratori del settore ricettivo e della ristorazione sono considerate parte integrante del reddito da lavoro dipendente e, pertanto, soggette alla tassazione ordinaria IRPEF e alle relative addizionali regionali e comunali.

Questo comporta un carico fiscale significativo per i dipendenti che ricevevano mance in aggiunta al loro stipendio base.

Con l’obiettivo di alleggerire la pressione fiscale su queste somme, la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha introdotto:

  • un’imposta sostitutiva del 5%
  • sulle mance percepite dal personale impiegato nelle strutture ricettive e negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Tale regime agevolato si applicava entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno per le relative prestazioni di lavoro e riguardava i lavoratori con un reddito da lavoro dipendente non superiore a 50.000 euro nell’anno precedente.

Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) ha apportato ulteriori modifiche al regime di tassazione agevolata delle mance: ampliando sia la soglia di reddito per l’accesso all’agevolazione sia la percentuale del reddito su cui si applica l’imposta sostitutiva.

In particolare:

  • la soglia massima di reddito da lavoro dipendente per poter beneficiare dell’imposta sostitutiva del 5% sulle mance è stata elevata da 50.000 a 75.000 euro annui. Questo significa che un numero maggiore di lavoratori nel settore dell’ospitalità e della ristorazione potrà accedere al regime agevolato;
  • incremento della Franchigia: la percentuale del reddito su cui si applica l’imposta sostitutiva è stata aumentata dal 25% al 30%. Di conseguenza, le mance saranno soggette all’imposta sostitutiva del 5% nel limite del 30% del reddito annuo derivante dalle prestazioni lavorative nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione. 

Nel complesso, per poter beneficiare dell’imposta sostitutiva del 5% sulle mance, i lavoratori devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • settore di impiego: essere impiegati nel settore privato presso strutture ricettive o esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;
  • limite di reddito: aver percepito, nell’anno precedente, un reddito da lavoro dipendente non superiore a 75.000 euro;
  • percentuale mance: le mance sono tassate in via agevolata entro il  30% del reddito annuo derivante dalle prestazioni lavorative nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione;
  • rinuncia espressa: il regime di tassazione agevolata si applica automaticamente, salvo espressa rinuncia scritta da parte del lavoratore;
  • pagamento mance: per essere considerate ai fini dell’imposta sostitutiva, possono essere percepite sia in contanti sia attraverso mezzi di pagamento elettronici.

Il limite di 75.000 euro deve essere verificato rispetto a tutti i redditi da lavoro dipendenti complessivamente percepiti: anche se riferiti ad un settore diverso da quello turistico-alberghiero e della ristorazione.

Tassazione agevolata delle mance nel 2025. Un esempio pratico (novità Legge di bilancio 2025)

Per meglio capire le novità della L.di bilancio 2025 facciamo un esempio pratico.

Un lavoratore ha conseguito:

  • nel 2024 redditi di lavoro dipendente (anche in settori diversi da quello turistico-alberghiero e della ristorazione) per un importo complessivo non superiore a euro 75.000;
  • nel 2025 un reddito di lavoro dipendente maturato nel settore turistico pari a euro 45.000, di cui euro 15.000 per mance, e un reddito di lavoro dipendente relativo a un settore diverso da quello turistico-alberghiero e della ristorazione pari a euro 31.000.

In applicazione della norma in commento: le mance per euro 13.500 euro sono tassati con imposta sostitutiva nella misura del 5 per cento (euro 45.000 x 0,30 = euro 13.550); euro 1450 sono assoggettati a tassazione Irpef (euro 15.000 – euro 13.550).

Dunque per il 2025 il lavoratore potrà sfruttare la tassazione agevolata.

Non potrà beneficiarne per il 2026.

Infatti, il reddito di riferimento dell’anno 2025 nel caso sopra descritto, che rileva per l’applicazione della norma nell’anno 2026, è pari a euro 76.000. Ossia la somma di tutti i redditi di lavoro dipendente percepiti nell’anno 2025, ivi incluse le mance tassate con imposta sostitutiva. Da qui, nel caso specifico, il lavoratore non potrà beneficiare dell’agevolazione in esame nell’anno 2026. Ciò perché, ha superato nell’anno d’imposta precedente, vale a dire il 2025, il limite reddituale normativamente previsto (euro 75.000).

Riassumendo…

  • La Legge di Bilancio 2025 aumenta il limite di reddito per la tassazione agevolata delle mance a 75.000 euro e la franchigia al 30%.
  • Le mance, in contanti o tracciabili, sono tassate al 5% entro il 30% del reddito annuo turistico.
  • I lavoratori devono essere impiegati nel settore turistico-ricettivo e avere redditi complessivi entro i 75.000 euro.
  • L’applicazione è automatica, salvo rinuncia scritta, con verifica su tutti i redditi da lavoro.
  • Un esempio pratico mostra che il superamento del limite reddituale fa perdere l’agevolazione nell’anno successivo.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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