All’asta di martedì 28 gennaio il Tesoro punta a raccogliere tra un minimo di 4,75 e un massimo di 5,50 miliardi di euro. Saranno tre i titoli di stato offerti, tra cui il nuovo BTp short term. Gli altri due sono bond indicizzati all’inflazione Eurostat e a medio-lunga scadenza. Un mix che agli investitori consentirà sia di puntare sul tratto medio-breve della curva dei tassi, sia di inserire in portafoglio titoli che proteggono dalla perdita del potere di acquisto. E questi ultimi possono rivelarsi utili in uno scenario incerto qual è quello attuale per via della geopolitica e del cambio della guardia alla Casa Bianca.
Cedola corta a febbraio
Il nuovo BTp short term ha scadenza fissata in data 25 febbraio 2027 e offre cedola annuale lorda del 2,55%. La prima tranche sarà offerta per un minimo di 2,75 e un massimo di 3 miliardi. Farà la parte del leone, anche perché all’asta supplementare del giorno successivo e rivolta agli investitori specialisti in titoli di stato sarà offerto fino al 30% dell’importo assegnato martedì. Dunque, in tutto fino a un massimo di 3,9 miliardi.
In base alle attuali condizioni di mercato, ci aspettiamo che il nuovo BTp short term offra un rendimento attorno al 2,60%, per cui l’emissione avverrebbe appena sotto la pari. Questo titolo staccherà la cedola ogni 25 agosto e 25 febbraio dell’anno. La prima sarà messa in pagamento ad appena 26 giorni dalla data di regolamento dell’operazione, fissata per il 30 gennaio. Ciò comporterà la corresponsione di una cedola corta e pari allo 0,180163%. Questo è il tasso che deriva applicando i suddetti 26 giorni rispetto al semestre teorico di 184 giorni.
Rendimenti reali dei BTp€i
Quanto ai bond indicizzati, il primo è il BTp€i con scadenza 15 maggio 2029 e cedola reale 1,50% (ISIN: IT0005543803). La 21-esima tranche sarà offerta per 1-1,25 miliardi (+15% all’asta supplementare). Il titolo tratta sul mercato secondario sopra la pari, in area 101,40.
L’altro indicizzato è il BTp€i 15 maggio 2036 con cedola 1,80% (ISIN: IT0005588881). La sesta tranche sarà offerta per l’importo di 1-1,25 miliardi (+15% all’asta supplementare). Questo titolo tratta poco sotto la pari sul mercato, a 99,10 centesimi. Il rendimento reale offerto all’acquisto è oggi dell’1,90% contro circa il 3,70% del bond con cedola fissa e simile scadenza. Ne consegue che le aspettative d’inflazione per l’Eurozona a lungo termine siano ancora basse, pari all’1,80%. Un dato inferiore al target del 2% fissati dalla Banca Centrale Europea.
Nuovo BTp short term con rendimento netto reale atteso positivo
In conclusione, il nuovo BTp short term dovrebbe esitare un rendimento netto sopra il 2,20% e superiore all’inflazione del periodo coperto dall’investimento. I due indicizzati sarebbero al momento possibilmente sottovalutati dal mercato, in quanto l’inflazione stimata insita nei rispettivi rendimenti appare bassa. Potrebbero rivelarsi interessanti se i prezzi al consumo nei prossimi anni sorprendessero al rialzo. Ultima considerazione: i BTp€i si acquistano a costi superiori rispetto alle quotazioni (prezzi di aggiudicazione in asta), in quanto vanno considerati i tassi di rivalutazione del capitale riconosciuti alle rispettive scadenze e cumulati fino al giorno dell’asta per il 4,411% nel primo e l’1,823% nel secondo caso.