Obbligo tesserino riconoscimento sul cantiere: l’INL chiarisce le sanzioni

La manovra 2025 introduce l'obbligo del tesserino di riconoscimento, rafforzando trasparenza e sicurezza nei contesti di appalto e subappalto
2 giorni fa
2 minuti di lettura
tesserino riconoscimento cantiere edile
Foto © Pixabay

Con l’introduzione della Legge n. 203/2024 (legge bilancio 2025), l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha chiarito importanti aspetti legati all’obbligo del tesserino di riconoscimento nei contesti lavorativi regolati da appalti o subappalti, inclusi i cantieri temporanei e mobili.

Le disposizioni mirano a rafforzare la trasparenza e la sicurezza sui luoghi di lavoro, prevedendo sanzioni per i datori di lavoro e i lavoratori che non rispettano tali obblighi.

Obbligo tesserino di riconoscimento sul cantiere

Dopo l’introduzione dell’obbligo patente a crediti, la normativa stabilisce anche che i datori di lavoro (imprese appaltatrici o subappaltatrici) sono tenuti a dotare i propri dipendenti di un apposito tesserino di riconoscimento. Questo documento, che deve essere esposto durante l’esecuzione delle attività lavorative, rappresenta uno strumento fondamentale per identificare il personale e verificare la loro regolare posizione contrattuale.

La mancanza di conformità a tale obbligo comporta sanzioni amministrative, evidenziando l’importanza di adottare misure preventive per evitare violazioni.

L’obbligo di esporre il tesserino si applica indistintamente a tutti i lavoratori dipendenti delle imprese coinvolte in appalti o subappalti. Questo contribuisce a migliorare il monitoraggio da parte delle autorità competenti e a garantire il rispetto delle normative sul lavoro.

Anche i lavoratori autonomi che operano in contesti di appalto o subappalto sono soggetti all’obbligo del tesserino di riconoscimento. Questo requisito si applica a tutti coloro che svolgono la propria attività in un luogo di lavoro in cui sono presenti altre imprese appaltatrici o subappaltatrici.

Contenuto della tessera di riconoscimento

La tessera di riconoscimento del dipendente deve contenere informazioni specifiche, variabili a seconda che si tratti di un lavoratore dipendente o autonomo.

Per i dipendenti delle imprese appaltatrici o subappaltatrici, la tessera deve includere:

  • una fotografia recente del lavoratore;
  • le generalità personali;
  • l’indicazione del datore di lavoro;
  • la data di assunzione;
  • l’eventuale autorizzazione preventiva in caso di subappalto.

Questi dati sono essenziali per garantire che ogni lavoratore sia correttamente identificabile e che il loro rapporto lavorativo sia trasparente e tracciabile.

Nel caso dei lavoratori autonomi, invece, il tesserino non solo deve riportare le generalità e la fotografia, ma deve anche indicare chiaramente il committente per cui viene svolta l’attività. Questo rappresenta un elemento fondamentale per evitare fraintendimenti e garantire che i lavoratori operino all’interno di un contesto regolare e conforme alle disposizioni di legge.

Obiettivi della normativa

L’obbligo del tesserino di riconoscimento è stato introdotto con l’intento di:

  • prevenire il lavoro irregolare e le violazioni contrattuali;
  • facilitare i controlli da parte degli organi ispettivi;
  • incrementare la sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro, garantendo una chiara identificazione di tutte le figure professionali presenti;
  • assicurare la tracciabilità delle attività lavorative, soprattutto nei contesti complessi come quelli degli appalti e subappalti.

Questi obiettivi riflettono un approccio integrato alla sicurezza sul lavoro, in cui la trasparenza e la responsabilità rappresentano principi cardine.

Obbligo tesserino riconoscimento: sanzioni per il mancato rispetto

La normativa prevede sanzioni per coloro che non rispettano l’obbligo del tesserino di riconoscimento. In particolare, i datori di lavoro che non forniscono il tesserino ai propri dipendenti possono incorrere in multe amministrative, così come i lavoratori che non espongono correttamente la tessera durante l’attività lavorativa. Ad esempio, come chiarito nella Nota INL sull’obbligo del tesserino di riconoscimento, la multa può arrivare fino a 500 euro per ciascun lavoratore.

Sanzionato anche il lavoratore che non espone il tesserino. In questo caso la sanzione dal 50 euro a 300 euro.

Analogamente, i lavoratori autonomi che non rispettano l’obbligo di munirsi ed esporre il tesserino possono essere sanzionati. Queste disposizioni sottolineano l’importanza di adottare un comportamento responsabile e conforme alla legge per evitare conseguenze economiche e legali.

Riassumendo…

  • Introduzione normativa: la Legge n. 203/2024 impone il tesserino per lavoratori in appalti/subappalti.
  • Obblighi datoriali: i datori di lavoro devono fornire tesserini ai dipendenti, pena sanzioni.
  • Lavoratori autonomi: anche gli autonomi devono esporre il tesserino nei contesti di appalto/subappalto.
  • Contenuti tesserino: fotografia, generalità, datore/committente, data assunzione e autorizzazione subappalto (se applicabile).
  • Obiettivi della legge: garantire trasparenza, sicurezza e tracciabilità nelle attività lavorative.
  • Sanzioni: mancato rispetto dell’obbligo comporta multe per datori, dipendenti e autonomi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Bond messicani in euro
Articolo precedente

Bond messicani in euro, rendimenti elevati e rating all’italiana

Articolo seguente

Bonus edilizi e nuovi limiti alle detrazioni Irpef 2025. Differenza tra spesa massima detraibile e detrazione massima