760mila famiglie beneficiarie: ecco come l’ADI sta cambiando il sostegno sociale in Italia

L'Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta una svolta nel welfare italiano, garantendo supporto economico mirato. Ecco gli ultimi dati INPS
1 mese fa
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osservatorio adi
Foto © Pixabay

L’Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta un cambiamento significativo nel sistema di welfare italiano. Sostituisce da un anno il Reddito di Cittadinanza (RdC) con un approccio più mirato al contrasto della povertà e all’integrazione sociale e lavorativa.

L’INPS ha recentemente aggiornato l’Osservatorio statistico relativo a questa misura e al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Fornendo, dunque, dati essenziali sull’andamento e sugli effetti delle nuove politiche sociali.

Un nuovo strumento per il sostegno sociale

Entrato in vigore a gennaio 2024, l’Assegno di Inclusione ha l’obiettivo di fornire un sostegno economico alle famiglie con componenti in difficoltà economica.

Ponendo così particolare attenzione a minori, anziani e persone con disabilità.

In parallelo, il Supporto per la Formazione e il Lavoro, operativo da settembre 2023, è destinato a favorire l’inserimento professionale di chi è in condizioni di svantaggio occupazionale.

I Dati sull’Assegno di Inclusione (ADI): beneficiari e importi

Secondo i dati aggiornati dall’INPS, al 31 dicembre 2024, il numero di famiglie che hanno ottenuto l’approvazione della domanda per l’ADI è di circa 760 mila, per un totale di 1,82 milioni di individui coinvolti. L’importo medio mensile erogato si attesta intorno ai 620 euro, con una maggiore concentrazione dei beneficiari nelle regioni meridionali, una tendenza già osservata in passato con il Reddito di Cittadinanza.

Nel mese di dicembre 2024, sono stati circa 608 mila i nuclei familiari che hanno ricevuto il pagamento dell’ADI, con un importo medio di 627 euro. Tra questi:

  • 235 mila nuclei includono minori;
  • 229 mila presentano almeno un componente con disabilità;
  • 302 mila contano almeno un membro con più di 60 anni;
  • 12 mila famiglie hanno componenti in condizioni di particolare svantaggio.

Questi numeri evidenziano il focus dell’ADI sulle categorie più vulnerabili, garantendo un supporto economico differenziato in base alle necessità specifiche.

Il Supporto per la formazione e il lavoro: un percorso di inserimento occupazionale

Il SFL, avviato a settembre 2023, è stato concepito per incentivare la riqualificazione professionale di chi è fuori dal mercato del lavoro. Secondo l’INPS, dal momento dell’introduzione della misura fino a dicembre 2024, almeno 133 mila persone hanno ricevuto almeno un pagamento. L’andamento della misura ha registrato una progressiva diminuzione dei beneficiari attivi, che a dicembre 2024 erano circa 68 mila.

Un aspetto interessante che emerge dai dati è la distribuzione per fasce d’età: il 48% dei beneficiari ha un’età compresa tra i 50 e i 59 anni, a conferma della necessità di interventi mirati per questa categoria di lavoratori, spesso più esposta a difficoltà di reinserimento nel mercato del lavoro.

Dalla Sostituzione del Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione (ADI)

Analizzando la transizione dal Reddito di Cittadinanza alle nuove misure di sostegno, i dati dell’Osservatorio INPS sull’ADI e SFL mostrano che su 1,07 milioni di nuclei percettori di RdC/PdC a luglio 2023, il 60% è passato all’ADI o al SFL. Questo evidenzia una selezione più mirata dei beneficiari, concentrando il supporto su famiglie con componenti considerati fragili, come minori, disabili, anziani e persone in difficoltà certificate dai servizi sociali.

D’altra parte, il 25% dei nuclei che percepivano il Reddito di Cittadinanza non ha presentato alcuna domanda per le nuove misure, mentre il restante 15% ha visto respinta la propria richiesta. Questo può essere attribuito a criteri di accesso più stringenti e a un cambio di strategia nel sostegno pubblico.

Un dato significativo riguarda l’inserimento lavorativo: il 26% dei nuclei che beneficiavano del Reddito di Cittadinanza nel 2023 ha registrato almeno un componente che ha trovato lavoro nel 2024. Questo indica una progressiva integrazione nel mondo del lavoro e suggerisce che la nuova impostazione delle misure di sostegno stia incentivando una maggiore autonomia economica.

Riassumendo

  • Introduzione dell’ADI – Sostituisce il Reddito di Cittadinanza con un supporto più mirato ai fragili.
  • Beneficiari e importi – 760 mila famiglie coinvolte, importo medio mensile di 620 euro.
  • Distribuzione geografica – Maggior concentrazione di beneficiari nel Sud Italia, come per il Reddito di Cittadinanza.
  • SFL e occupazione – Supporto alla formazione, 133 mila percettori, il 48% ha tra 50-59 anni.
  • Transizione dal RdC – Il 60% dei precedenti percettori ha avuto accesso ad ADI o SFL.
  • Obiettivo futuro – Incentivare autonomia economica, ridurre la povertà e aumentare le opportunità lavorative.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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