Nuovo Assegno Unico 2025 e ISEE, ecco come cambia in base alla DSU

Cosa cambia per il nuovo Assegno Unico 2025 in base all'SEE, ecco come cambia l'importo e come funziona il meccanismo.
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Cosa cambia per il nuovo Assegno Unico 2025 in base all'SEE, ecco come cambia l'importo e come funziona il meccanismo.
Foto © Investireoggi

L’Assegno Unico e Universale sui figli a carico sotto i 21 anni di età è una misura che prendono oggi tante famiglie. Lo adottano le famiglie di lavoratori dipendenti, a cui, dal momento del varo dell’Assegno Unico, sono stati tolti gli Assegni per il Nucleo Familiare.

Ma è una misura che prendono anche i disoccupati con gli ammortizzatori sociali, gli inoccupati, i titolari di sussidi e i lavoratori autonomi. In molti casi, si tratta di soggetti che prima dell’avvento dell’Assegno Unico non ricevevano nulla alla voce carichi di famiglia.

Nuovo ISEE e vecchio Assegno Unico, cosa cambia?

L’Assegno Unico è pagato mensilmente dall’INPS direttamente sul conto corrente il cui IBAN è stato indicato dai richiedenti nella domanda.

Per prenderlo, basta presentare domanda tramite la procedura telematica presente sul sito istituzionale dell’INPS. Non serve l’ISEE, o almeno non serve per ottenere l’Assegno Unico, perché basta la semplice domanda. Tuttavia, l’ISEE è necessario per determinare i giusti importi di Assegno Unico spettanti. Adesso vedremo il rapporto tra il nuovo Assegno Unico 2025 e l’ISEE.

Buonasera, ho appena provveduto a rinnovare l’ISEE e mi sono resa conto che rispetto a quello dell’anno scorso è salito di diverse migliaia di euro. Sono passata da circa 14.000 euro a oltre 17.000 euro. Mi chiedevo se questo influirà sull’Assegno Unico per i miei due figli, perché a gennaio ho ricevuto lo stesso importo di dicembre, ma l’ISEE mi è arrivato solo dopo aver incassato l’Assegno Unico di gennaio. Grazie per la vostra attività.”

Nuovo Assegno Unico 2025 e ISEE, ecco come cambia in base alla DSU

L’Assegno Unico Universale è una misura di sostegno economico per le famiglie con figli a carico.

Ha sostituito tutti i bonus e le agevolazioni che comunemente coprivano il welfare per le famiglie con figli. Tuttavia, l’ISEE diventa fondamentale non per il diritto all’Assegno Unico, che è collegato alla sola presentazione della domanda, ma per l’importo dell’Assegno Unico, che diminuisce al salire dell’ISEE, ma solo dopo una determinata soglia. Come logica vuole, si riceve di più chi ha un ISEE più basso.

Assegno Unico e Universale sui figli a carico, ecco a chi si rivolge

L’Assegno Unico Universale è un contributo economico che riguarda le famiglie con figli fino a 21 anni di età. Tuttavia, l’età dei figli incide sugli importi: si riceve di più per i figli sotto il 1 anno di età, e di meno per i maggiorenni. Gli importi aumentano in base al numero di figli o alla presenza di figli invalidi.

Inoltre, ci sono delle maggiorazioni per:

  • famiglie numerose;
  • famiglie con entrambi i genitori lavoratori;
  • famiglie che provenivano dalla fruizione degli ANF;
  • ragazze madri.

Queste maggiorazioni devono essere richieste dall’interessato, inserendole rispondendo ai vari punti nella domanda della prestazione.

Importi 2025, rivalutazione o meno le regole non cambiano

L’importo è calcolato in base al valore dell’ISEE del nucleo familiare, partendo da delle cifre base al netto di eventuali maggiorazioni e incrementi, variabili in base alla situazione del nucleo familiare.

Al momento, secondo quanto si legge sul sito dell’INPS, le soglie sono quelle del 2024.

C’è chi crede che verrà applicata la rivalutazione dello 0,8%, ma fino a quando non arriverà il pagamento di febbraio o fino a quando l’INPS non aggiornerà la scheda, non ci resta che rifarsi a quanto si legge sul portale. Per famiglie con un ISEE inferiore a 17.090,61 euro, l’importo base e minimo previsto per la prestazione è pari a 199,40 euro al mese per ogni figlio minore.

Sopra 17.090,61 euro, l’importo decresce proporzionalmente fino ad arrivare a 57 euro al mese per figlio minore con un ISEE superiore a 45.574,96 euro. Tale importo è garantito anche per chi non ha un ISEE in corso di validità, perché anche senza ISEE non si perde il diritto al bonus.

Ripetiamo, gli importi base sono quelli del 2024. Naturalmente, se dovesse essere applicata la rivalutazione, si arriverebbe a una soglia base di 200,99 euro e salirebbe anche il limite reddituale entro cui si percepisce l’importo massimo.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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