Andare in pensione nel 2025 grazie alla laurea? Valutazioni e consigli

Il riscatto laurea consente di valorizzare gli anni di studio, aumentando i contributi previdenziali e anticipando l’accesso alla pensione.
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riscatto laurea
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Il riscatto della laurea rappresenta una soluzione utile per coloro che desiderano anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e migliorare il proprio assegno pensionistico. Questo strumento consente di convertire gli anni di studio universitario in contributi previdenziali versati all’INPS, simulando un periodo lavorativo effettivo. Si tratta di un’opzione particolarmente vantaggiosa per chi vuole incrementare la propria anzianità contributiva e, in alcuni casi, raggiungere prima i requisiti per la pensione anticipata.

Come funziona il riscatto della laurea?

Chi ha conseguito un titolo accademico ha la possibilità di riscattare gli anni del proprio percorso di studi, effettuando un versamento all’INPS.

Questo pagamento, che può essere effettuato anche in forma rateizzata, contribuisce a incrementare l’anzianità contributiva e a migliorare il calcolo dell’assegno pensionistico futuro.

L’onere economico del riscatto varia in base a diversi fattori, tra cui l’età del richiedente, il reddito e la tipologia di contribuzione scelta. Esistono infatti diverse modalità di calcolo, alcune più onerose di altre, e la convenienza dell’operazione dipende da un’attenta analisi del rapporto costi-benefici.

Un caso pratico di applicazione

Per comprendere meglio l’impatto del riscatto della laurea, si può esaminare un caso concreto. Si consideri il caso di una lavoratrice che, nel 2025, ha accumulato 40 anni di contributi previdenziali. Per accedere alla pensione anticipata ordinaria, le mancherebbero ancora 1 anno e 10 mesi di contribuzione. Tuttavia, avendo conseguito una laurea di durata quadriennale, potrebbe riscattare solo il periodo necessario a raggiungere i requisiti richiesti, evitando così di proseguire l’attività lavorativa per altri due anni.

Questo esempio dimostra come il riscatto parziale possa essere un’alternativa efficace per coloro che vogliono accedere prima alla pensione, ottimizzando i costi e beneficiando di un incremento della contribuzione senza dover necessariamente riscattare l’intero periodo di studi.

Stessa cosa per anticipare i requisiti per altre forme di pensione, come Quota 103.

Fattori da considerare prima del riscatto della laurea

Nonostante i vantaggi, il riscatto della laurea non è sempre la scelta più conveniente per tutti. Alcuni aspetti da valutare includono:

  • Costo del riscatto: l’importo richiesto dall’INPS varia in base alla retribuzione del richiedente e alla metodologia di calcolo adottata.
  • Convenienza economica: è importante calcolare se il beneficio pensionistico ottenuto giustifica l’investimento richiesto per il riscatto.
  • Periodo di ammortamento: in alcuni casi, l’aumento della pensione potrebbe non essere sufficiente a compensare l’importo versato.
  • Possibilità alternative: valutare se proseguire l’attività lavorativa per gli anni mancanti possa essere più vantaggioso rispetto al riscatto.

Dati i numerosi fattori in gioco, la decisione di riscattare la laurea dovrebbe essere presa dopo un’attenta valutazione. Affidarsi a un esperto previdenziale può aiutare a individuare la soluzione più vantaggiosa in base al proprio profilo contributivo e alle aspettative pensionistiche. Un professionista del settore può fornire una simulazione personalizzata per comprendere il reale impatto del riscatto sulla pensione futura e suggerire strategie alternative, se necessario.

Riassumendo

  • Conversione anni universitari – Il riscatto laurea trasforma gli anni di studio in contributi previdenziali.
  • Incremento pensionistico – Aumenta l’anzianità contributiva e può anticipare la pensione.
  • Modalità di pagamento – Il costo può variare e il versamento può essere rateizzato.
  • Benefici fiscali – Le somme versate sono deducibili dal reddito imponibile.
  • Valutazione costi-benefici – Importante analizzare se l’investimento è conveniente rispetto all’aumento pensionistico.
  • Consulenza esperta – Un professionista previdenziale può aiutare a ottimizzare la scelta.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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