Qual è il portafoglio obbligazionario giusto per te? Dipende dagli obiettivi

Il portafoglio obbligazionario in assoluto giusto non esiste, mentre è adattabile ai propri obiettivi. E questi devono essere chiari.
3 ore fa
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Portafoglio obbligazionario
Portafoglio obbligazionario © Licenza Creative Commons

Se vuoi costruirti un portafoglio obbligazionario e ti stai chiedendo quale sia quello in assoluto più giusto, dovresti sapere che semplicemente non esiste. La prima domanda che ti dovresti porre, invece, sarebbe un’altra: quali sono i miei obiettivi? La risposta potrebbe risultare più complessa di quanto pensi. Il guadagno rientra senza dubbio tra le mire di qualsiasi investimento, ma detto così ha poco senso. Posso guadagnare grazie allo stacco delle cedole o anche attraverso operazioni di trading, cioè dalla compravendita di bond. Le due cose non sono alternative tra loro.

Conoscere obiettivi e rischi

Se in un portafoglio obbligazionario inserisci bond denominati in valute straniere, stai accettando implicitamente di addossarti un certo rischio di cambio. E se tra gli emittenti ci sono alcuni con rating “non investment grade” o “junk” (“spazzatura”), il rischio che corri è di credito. Neanche le scadenze sono neutrali ai fini del rischio. Quelle medio-brevi tendono ad essere più liquide e i prezzi a muoversi in prossimità della pari. Le medio-lunghe sono maggiormente suscettibili di fluttuazioni di prezzo e questo può essere un problema nel caso decidessi di rivendere, magari perché hai bisogno di liquidità.

In altre parole, la costruzione di un portafoglio obbligazionario richiede alcuni ragionamenti preliminari. La propensione al rischio può essere alta o bassa, l’importante è averla in mente.

Se punti ad avere un guadagno pressoché certo e senza grossi pensieri riguardo ai prezzi, devi prediligere le cedole alte e verosimilmente le scadenze medio-brevi. L’una e l’altra cosa non è detto che possano convivere. In una fase di tassi di mercato relativamente bassi, le scadenze corte non riescono a garantire cedole adeguate.

E quelle lunghe vanno tenute in considerazione solo a patto di non restare a corto di liquidità negli anni futuri. Come vedremo, poi, sono rischiose.

Mix cedole/prezzi

Fatta questa premessa, per nulla esaustiva, ecco le quattro situazioni che ti puoi ritrovare davanti sul fronte di cedole e prezzi quando devi costruirti un portafoglio obbligazionario:

  • Cedole basse e prezzi alti: lo scenario peggiore possibile. Questo si verifica in un contesto di rendimenti molto bassi, che a loro volta si hanno in periodi di bassa inflazione, quando le banche centrali tengono i tassi azzerati;
  • Cedole basse e prezzi bassi: scenario intermedio. I rendimenti possono risultare allettanti. C’è margine per speculare sul rialzo dei prezzi in un contesto di tassi calanti. E questo vale particolarmente per bond con duration alta;
  • Cedole alte e prezzi alti: altro scenario intermedio. I rendimenti possono allettare anche in questo caso, ma i margini per guadagnare in conto capitale possono essere stretti. Le cedole incassate, tuttavia, potrebbero soddisfare;
  • Cedole alte e prezzi bassi: scenario migliore possibile. Puoi incassare flussi di reddito soddisfacenti, ma allo stesso tempo cercare di speculare sul rialzo dei prezzi.

Portafoglio obbligazionario in funzione dei tassi

Il livello dei tassi e le prospettive future incidono sul tuo portafoglio obbligazionario. Se i tassi sono già alti e c’è la convinzione che scendano, qualche bond lungo in ottica speculativa non guasta.

E se non hai intenzione di rivendere, perlomeno strapperai al mercato rendimenti elevati per un periodo prolungato. Viceversa, con tassi bassi e la previsione di un loro rialzo, devi concentrarti sulle scadenze più brevi. Le perdite sarebbero enormi con la stretta monetaria.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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