Un freno alle detrazioni fiscali, con i soliti oneri detraibili che i contribuenti scaricano nel modello 730 che adesso vengono limitati. Gli oneri detraibili sono le spese che i contribuenti scaricano dal reddito. Dagli interessi passivi sui mutui, alle spese sanitarie, dalle opere di ristrutturazione alle assicurazioni e così via dicendo. La novità deriva dalla nuova versione del taglio del cuneo fiscale del governo. Un nuovo taglio del cuneo che viene potenziato, perché esteso per i lavoratori dipendenti fino alla soglia di 40.000 euro di reddito invece che i 35.000 euro dello scorso anno. Ma dietro una buona notizia si nasconde proprio questa cattiva notizia del freno alle detrazioni.
Anche se riguarda solo contribuenti con redditi elevati, è una notizia da approfondire visto che siamo alle porte della dichiarazione dei redditi e qualcuno rischia di andare in confusione.
“Buonasera, sono un vostro assiduo lettore e un contribuente che vorrebbe delle spiegazioni in merito al taglio delle detrazioni IRPEF del nostro governo. Detrazioni che se non erro sono adesso bloccate, o almeno gran parte di esse. Non capisco cosa cambia. Io premetto che sono un contribuente che prende 1.500 euro di stipendio e non ho altri redditi. Scarico ogni anno le spese sanitarie, l’assicurazione e le spese della scuola per i miei due figli piccoli. Cosa cambia in concreto?”
Spese sanitarie da scaricare nel modello 730, che succede con i tagli del governo?
Il taglio del cuneo fiscale è stato reso strutturale, ma con una grande novità. La modalità con cui il governo ha deciso di rendere strutturale l’abbattimento del costo del lavoro, nel frattempo potenziato come detto prima, è che adesso si guarda all’aspetto fiscale e non più all’aspetto contributivo.
Stop al taglio al cuneo contributivo con un risparmio fino al 7% per lavoratori con redditi fino alla soglia dei 35.000 euro. Adesso ecco un mix di indennità che diventano esentasse. Il nuovo meccanismo è il seguente:
- 7,1% di indennità esente per chi ha redditi fino a 8.500 euro;
- 4,8% di indennità esente per chi ha redditi sopra 8.500 e fino a 20.000 euro;
- 1.000 euro di detrazione fissa per chi ha redditi sopra 20.000 e fino a 32.000 euro;
- Detrazione fissa da 1.000 euro a scalare per redditi superiori a 32.000 euro fino al suo azzeramento per redditi superiori a 40.000 euro.
Il tetto alle spese da scaricare nel modello 730
Ma il nuovo meccanismo introduce anche un tetto agli oneri detraibili. Si tratta come è ben chiaro delle spese che ogni anno i contribuenti scaricano nei loro modelli di dichiarazione dei redditi, cioè il modello 730 ed il modello Redditi PF. Attenzione però, nulla cambia per il 730/2025 o il Redditi PF/2025. Perché si tratta delle dichiarazioni dei redditi dell’anno in corso ma che riguardano l’anno di imposta 2024. Pertanto si seguono le regole dell’anno scorso mentre le novità, incidendo sulle buste paga di quest’anno, andranno prese in considerazione per l’annualità di dichiarazione del 2026. Quindi quest’anno tutti scaricano tutto, senza alcuna limitazione ma seguendo le regole dei pagamenti tracciabili e tutto ciò che prevede il TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Ancora una volta salvaguardia per le spese sanitarie
La nuova limitazione sulle detrazioni che è stata stabilita per i contribuenti con reddito complessivo oltre i 75.000 euro si applica per i redditi 2025. Nel dettaglio, ecco il tetto massimo di detrazioni fruibili pari a 14.000 euro per chi ha redditi sopra i 75.000 euro e non oltre 100.000 euro. Invece per chi ha redditi superiori, il tetto scende ad 8.000 euro. Le spese sanitarie però vengono escluse da questi due limiti.
Salvaguardia per le spese sanitarie, cioè tutte quelle collegate alla salute quindi. Esattamente come accaduto lo scorso anno quando le spese sanitarie sono state salvaguardate anche dalla franchigia di 260 euro per l’anno d’imposta 2024 per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro.