Dazi anche su acciaio e alluminio, ormai Trump non si ferma più

Il Presidente ha confermato altri blocchi, arrivano i dazi di Trump anche su acciaio e alluminio, oltre a quelli già annunciati.
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dazi Trump
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Inarrestabile Trump; il presidente degli Stati Uniti ha recentemente firmato un ordine esecutivo che impone dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, con entrata in vigore prevista per il 12 marzo 2025. Questa mossa rappresenta un ulteriore passo nella politica commerciale protezionistica dell’amministrazione Trump, mirata a rafforzare l’industria manifatturiera nazionale e a ridurre la dipendenza dalle importazioni straniere.

Dazi Trump, dettagli dell’ordine esecutivo

L’ordine esecutivo stabilisce che le importazioni di acciaio e alluminio rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, giustificando così l’imposizione dei dazi. Trump ha dichiarato: “Ho stabilito che le importazioni di articoli in acciaio da questi Paesi minacciano di compromettere la sicurezza nazionale e ho deciso che è necessario porre fine a questi accordi a partire dal 12 marzo 2025”.

Oltre ai dazi su acciaio e alluminio, il presidente ha indicato l’intenzione di considerare l’imposizione di tariffe aggiuntive su altri settori strategici, tra cui automobili, prodotti farmaceutici e chip per computer. Queste misure mirano a proteggere ulteriormente le industrie chiave degli Stati Uniti dalla concorrenza estera.

L’annuncio dei nuovi dazi ha suscitato reazioni immediate a livello internazionale.

L’Unione Europea ha espresso preoccupazione per le potenziali ripercussioni sulle proprie industrie esportatrici e ha dichiarato: “Risponderemo in modo duro e proporzionato, proteggeremo i nostri lavoratori e le nostre aziende”. 

Anche altri partner commerciali degli Stati Uniti, come Canada, Messico e Cina, hanno manifestato disappunto per la decisione, valutando possibili contromisure. La Cina, in particolare, ha già annunciato l’introduzione di tariffe in risposta alle misure statunitensi, alimentando timori di una possibile escalation delle tensioni commerciali globali.

Dazi Trump, implicazioni economiche

L’imposizione di dazi su acciaio e alluminio potrebbe avere diverse implicazioni economiche. Da un lato, le misure potrebbero fornire un sostegno alle industrie siderurgiche e metallurgiche statunitensi, incrementando la produzione interna e salvaguardando posti di lavoro. Dall’altro lato, l’aumento dei costi delle materie prime potrebbe ripercuotersi su settori che utilizzano acciaio e alluminio come input principali, come l’industria automobilistica, l’edilizia e la produzione di elettrodomestici, portando a un aumento dei prezzi per i consumatori finali.

Inoltre, le possibili ritorsioni da parte dei partner commerciali potrebbero colpire le esportazioni statunitensi, creando ulteriori sfide per le aziende americane che operano a livello globale. Ad esempio, l’Unione Europea potrebbe prendere di mira prodotti simbolo dell’industria statunitense, come motociclette, jeans e bourbon, in risposta ai dazi imposti da Washington.

Contesto storico e precedenti

Non è la prima volta che l’amministrazione Trump ricorre all’imposizione di dazi per proteggere le industrie nazionali. Già nel 2018, erano stati introdotti dazi su acciaio e alluminio, ma l’efficacia di tali misure era stata limitata da numerose esenzioni e deroghe concesse a vari paesi. Con le nuove misure, l’amministrazione sembra intenzionata a adottare un approccio più rigoroso, senza prevedere eccezioni.

Secondo Peter Navarro, consigliere commerciale della Casa Bianca, le nuove tariffe mirano a porre fine al dumping straniero, a stimolare la produzione interna e a garantire che gli Stati Uniti non dipendano da forniture estere per materiali critici come l’acciaio e l’alluminio. Navarro ha dichiarato: “Le misure aiuteranno gli americani produttori di acciaio e alluminio e rafforzeranno la sicurezza economica e nazionale degli Stati Uniti”.

Prospettive future

L’introduzione dei nuovi dazi rappresenta una mossa significativa nella politica commerciale degli Stati Uniti e potrebbe avere ripercussioni durature sulle relazioni economiche internazionali.

Se da un lato le misure potrebbero rafforzare alcune industrie domestiche, dall’altro potrebbero innescare una serie di ritorsioni da parte dei partner commerciali, con potenziali effetti negativi sull’economia globale.

Gli analisti suggeriscono che le tensioni commerciali potrebbero intensificarsi nei prossimi mesi, soprattutto se gli Stati Uniti procederanno con l’imposizione di dazi di Trump su altri settori strategici come l’automotive e la farmaceutica. Le aziende e gli investitori dovranno monitorare attentamente gli sviluppi per adattarsi a un panorama commerciale in rapida evoluzione.

In conclusione, la decisione dell’amministrazione Trump di imporre nuovi dazi su acciaio e alluminio segna un ulteriore capitolo nella sua strategia di protezionismo economico. Le implicazioni di queste misure saranno oggetto di attenta osservazione da parte di governi, imprese e consumatori a livello globale, mentre il mondo cerca di comprendere e adattarsi alle nuove dinamiche del commercio internazionale.

In sintesi.

  • Donald Trump ha imposto dazi del 25% su acciaio e alluminio per proteggere l’industria statunitense, con possibili estensioni a settori come auto e farmaceutica.
  • L’Unione Europea, la Cina e altri partner commerciali minacciano ritorsioni, aumentando il rischio di tensioni economiche globali.
  • Gli analisti temono ripercussioni sui prezzi e sulle esportazioni statunitensi, mentre le aziende devono prepararsi a un contesto commerciale più instabile.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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