Contributi INPS artigiani e commercianti: regole, aliquote, importi ufficiali e scadenze per il 2025

Il sistema previdenziale INPS per artigiani e commercianti impone contributi minimi obbligatori, indipendentemente dai guadagni effettivi
1
1 mese fa
2 minuti di lettura
contributi inps 2025
Foto © Licenza Creative Commons

Il sistema previdenziale italiano prevede per artigiani e commercianti un regime contributivo particolare, che si distingue dalla Gestione Separata INPS e da altre casse professionali. Una delle caratteristiche principali di questo sistema è l’obbligo di versare contributi basati su un “reddito minimale”, parametro aggiornato annualmente dall’INPS e che rappresenta una soglia di riferimento per determinare l’importo minimo da corrispondere.

Questo significa che, indipendentemente dai guadagni effettivi, i lavoratori iscritti a questa gestione devono rispettare il versamento dei contributi secondo le scadenze previste.

Il reddito minimale e il calcolo dei Contributi artigiani e commercianti

Per il 2025, l’INPS ha stabilito, tramite la Circolare n. 38 del 7 febbraio, il reddito minimale su cui calcolare i contributi 2025 obbligatori. L’importo di riferimento ammonta a 18.555 euro.

Questo valore funge da base per determinare l’importo minimo dovuto dai contribuenti iscritti alla gestione artigiani e commercianti. Nel caso in cui il reddito effettivo superi questa soglia, l’ammontare dei contributi verrà ricalcolato in fase di dichiarazione dei redditi, incrementando l’importo complessivo da versare.

L’aliquota contributiva per il 2025 rimane invariata rispetto al 2024 e si attesta, ad esempio, al 24,48% per i commercianti con età superiore ai 21 anni. Sulla base di questa aliquota, questo significa che, ad esempio, per un commerciante i contributi minimi annuali per il 2025 da versare all’INPS ammontano a (18.555 x 24,48%) a cui poi bisogna sommare ulteriori 7,44 euro a titolo di indennizzo per la maternità. Ne consegue un contributo minimo annuale per il 2025 pari a complessivi 4.549,70 euro.

Modalità di versamento e scadenze

Il pagamento dei contributi minimali artigiani e commercianti avviene, con Modello F24 (anche con la compensazione), attraverso quattro rate trimestrali, ciascuna di pari importo, secondo le seguenti scadenze stabilite per i contributi del 2025:

  • 16 maggio 2025;
  • 20 agosto 2025;
  • 16 novembre 2025;
  • 16 febbraio 2026.

Se una di queste date cade in un giorno festivo o non lavorativo, la scadenza viene automaticamente posticipata al primo giorno lavorativo successivo.

Contributi artigiani e commercianti: il conguaglio

Oltre ai contributi determinati in base al reddito minimale, vi è un ulteriore adeguamento per coloro il cui reddito supera la soglia minima prevista. La differenza viene calcolata in fase di dichiarazione dei redditi e i contributi aggiuntivi vengono versati secondo le medesime scadenze previste per saldo e acconti IRPEF. Pertanto, nella Dichiarazione redditi 2026 per i contributi dovuti sul reddito del 2025.

Questa struttura contributiva permette di adeguare gli importi dovuti in base alla reale capacità reddituale del contribuente. Tuttavia, rimane l’obbligo di rispettare il pagamento del contributo minimo, indipendentemente dagli incassi effettivi dell’attività. Ciò rappresenta un aspetto critico per molti lavoratori autonomi, in quanto impone un onere finanziario fisso da sostenere anche in periodi di minore redditività.

Riassumendo

  • Obbligo contributivo: artigiani e commercianti devono versare contributi INPS basati su un reddito minimale.
  • Reddito minimale 2025: fissato a 18.555 euro, determina l’importo minimo da versare all’INPS.
  • Aliquota contributiva: per il 2025, ad esempio per i commercianti, resta al 24,48%, con contributo minimo annuo di 4.549,70 euro.
  • Scadenze pagamenti: versamento in quattro rate trimestrali, da maggio 2025 a febbraio 2026.
  • Conguaglio contributivo: se il reddito supera il minimale, si ricalcolano i contributi in Dichiarazione Redditi.
  • Rigida struttura: il sistema prevede pagamenti fissi, indipendentemente dagli incassi dell’attività.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

1 Comment

  1. Un argomento chiarificatore per i contributi da versare per artigiani …per coloro che aprono come prima volta p.iva per lavori stagionali di tre mesi… dopodiché chiudono per cessazione lavoro ormai esaurito…come si possono limitare le spese… poiché pagare per l’intero anno è un suicidio?

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Cambio del rublo ai massimi da fine settembre
Articolo precedente

Rublo ai massimi da settembre dopo la liberazione di Marc Fogel

Il pignoramento diventa sprint ed in soli 60 giorni, ecco i due motivi e le due novità che accelerano di molto l'azione coattiva.
Articolo seguente

In 60 giorni ti pignorano anche la pensione? Aumentano i rischi delle cartelle esattoriali ma non solo