Ci siamo quasi. Un altro giorno di pazienza e conosceremo i tassi delle cedole step up (crescenti) per cercare di capire l’effettiva convenienza nell’investire in BTp Più. Il Tesoro renderà noti quelli per i primi 4 anni e i più alti per il secondo quadriennio, insieme al codice ISIN legato al collocamento. Sappiamo che la corresponsione delle cedole avverrà con cadenza trimestrale, come ormai siamo abituati con le ultime emissioni retail.
Opzione di rimborso dopo 4 anni
Coloro che decideranno di investire nel BTp Più nei giorni del collocamento, che vanno da lunedì 17 a venerdì 21 febbraio (salvo chiusura anticipata), avranno un’opzione di rimborso al termine dei primi 4 anni. Potranno riscuotere il capitale al 100% del suo valore nominale, anziché attendere la scadenza ufficiale degli 8 anni. Se non si avvarranno di tale facoltà e porteranno avanti l’investimento per il successivo quadriennio, riceveranno le più alte cedole fissate dal Tesoro.
Proprio per questa ragione ci aspettiamo che il “salto” tra il tasso dei primi 4 anni e il tasso dal quinto anno in avanti sarà alto. Servirà ad incentivare gli obbligazionisti a proseguire con l’investimento fino alla scadenza. D’altra parte, non potrà essere altrimenti anche per evitare di premiare eccessivamente coloro che si limitassero ad investire nel BTp Più per soli 4 anni. Infatti, se le cedole fino al febbraio del 2029 fossero elevate e appena inferiori alle cedole successive, a quel punto farsi rimborsare il capitale risulterebbero poco “doloroso”.
Previsioni sulle cedole
Quali sono le nostre previsioni aggiornate ad oggi? Il rendimento del bond del Tesoro a 8 anni non è variato granché dall’annuncio dell’emissione a gennaio.
Esso si aggira in area 3,30% e supponiamo che ci sarà un premio nell’ordine dello 0,20% per attirare gli ordini tra le famiglie. Dunque, nella media degli 8 anni il titolo offrirebbe il 3,50%. Questo ci porta a concludere che il tasso per i primi 4 anni sarebbe intorno al 3% e dal quinto anno fino alla scadenza di circa il 4%.
Offrendo il 3% per i primi 4 anni, il Tesoro finirebbe per attirare anche coloro che volessero investire nel BTp Più per soli 4 anni. Infatti, i titoli di stato con scadenza nel 2029 si aggirano attorno a un rendimento del 2,75%. Immaginando che questi fossero i tassi, cosa fare? L’investimento è consigliato a coloro che dispongono di liquidità infruttifera o impiegata in alternative a scarso rendimento. Essenziale capire che si debba trattare di risparmi che non dovrebbero servire per almeno i prossimi 4 anni. E’ vero che si possa disinvestire anche subito dopo avere acquistato il bond, ma esponendosi alle condizioni di mercato. Pertanto, la certezza di riscuotere il capitale al 100% del suo valore nominale non può esistere quando si tratta di negoziazioni tra privati.
Investire in BTp Più esenta dal calcolo ISEE
Non si dovrebbe investire nel BTp Più l’intera liquidità posseduta, perlomeno per non privarsi dell’opportunità di trovare alternative più redditizie e/o scadenze che si confacciano maggiormente ai propri bisogni. Infine, ricordiamo che questo titolo è esente dall’imposta di successione e fino ai 50.000 euro non va incluso tra i patrimoni per il calcolo ISEE.
La tassazione sui rendimenti offerti è quella agevolata prevista sui titoli di stato e pari al 12,50%.
“Questo ci porta a concludere che il tasso per i primi 4 anni sarebbe intorno al 3% e dal quinto anno fino alla scadenza di circa il 4%.”
Sei ottimista, ma secondo me sarà più un 2,5% i primi quattro anni, perché offrendo di più rispetto al BTP a quattro anni già sul mercato si potrebbe correre il rischio che lo si possa rivendere subito per speculare.