ISEE 2025. Cinque FAQ per non commettere errori nella DSU

L'ISEE 2025 presenta diverse novità che impattano sul calcolo della DSU, ecco come evitare errori
19 ore fa
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L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) rappresenta uno strumento fondamentale per accedere a numerose prestazioni sociali e agevolazioni fiscali in Italia. L’ISEE 2025, si caraterizza per diverse novità, che influenzeranno il calcolo e la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).

In questo articolo, analizzeremo le principali modifiche e risponderemo a cinque domande frequenti selezionate dal Ministero del Lavoro per guidarvi nella corretta predisposizione della DSU.

L’importanza dell’ISEE e le novità 2025

L’ISEE è un indicatore che fotografa la situazione economico-patrimoniale del nucleo familiare, tenendo conto dei redditi, dei patrimoni e della composizione del nucleo stesso.

Viene utilizzato per determinare l’accesso e l’entità di numerose prestazioni sociali agevolate, come l’Assegno Unico Universale, il Bonus Asilo Nido, le riduzioni sulle tasse universitarie e molte altre.

Un ISEE aggiornato e corretto è essenziale per beneficiare di tali agevolazioni, evitando esclusioni o riduzioni degli importi spettanti.

Una delle principali innovazioni introdotte con l’ISEE 2025 riguarda l’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE.

In particolare, i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio, fino a un valore complessivo di 50.000 euro, non saranno più considerati nel patrimonio mobiliare ai fini ISEE.

Questa misura, prevista inizialmente nella Legge di Bilancio 2023 e resa operativa nel 2025, mira a incentivare il risparmio in strumenti garantiti dallo Stato, offrendo al contempo un vantaggio alle famiglie che detengono tali investimenti.

Un’ulteriore modifica riguarda i nuclei familiari con componenti disabili. I trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti da persone con disabilità non saranno più inclusi nel reddito ai fini del calcolo ISEE.

Inoltre, per ogni componente disabile, verrà applicata una maggiorazione di 0,5 al parametro della scala di equivalenza, riconoscendo così le maggiori esigenze economiche di queste famiglie.

ISEE 2025. Cinque FAQ per non commettere errori nella DSU (la documentazione)

Per una corretta compilazione della DSU 2025, è fondamentale raccogliere i seguenti documenti:

  • documenti anagrafici: codice fiscale e documento d’identità del dichiarante e dei componenti del nucleo familiare;
  • redditi: certificazione unica (CU), modello 730 o modello Redditi Persone Fisiche relativi all’anno precedente;
  • patrimonio mobiliare: saldo e giacenza media annua di conti correnti e depositi bancari/postali al 31 dicembre 2023; valore di titoli, obbligazioni, buoni fruttiferi e partecipazioni azionarie;
  • patrimonio immobiliare: visure catastali degli immobili posseduti con indicazione della quota di possesso e del valore ai fini IMU;
  • altri documenti: eventuali contratti di affitto registrati, certificazioni relative a disabilità o non autosufficienza, e ogni altra documentazione attestante situazioni particolari del nucleo familiare;
  • ecc.

Si ricorda che l’ISEE ordinario si basa sui redditi e patrimoni dei due anni precedenti. Rilevati dunque Al 31/12/2023 per l’ISEE 2025.

Mentre l’ISEE corrente tiene conto della situazione economica nel periodo più recente, risultando particolarmente utile per chi ha subito variazioni improvvise nel proprio bilancio familiare o la perdita del lavoro.

Come influiscono le nuove esclusioni di titoli di Stato e buoni fruttiferi sul calcolo dell’ISEE?

Con l’entrata in vigore dell’ISEE 2025, i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio, fino a un massimo di 50.000 euro, sono esclusi dal calcolo del patrimonio mobiliare.

Questo significa che tali strumenti finanziari non concorreranno a determinare l’ISEE, potenzialmente abbassando l’indicatore e facilitando l’accesso a diverse prestazioni sociali agevolate. È importante notare che l’esclusione si applica solo alla quota complessiva che non supera i 50.000 euro; eventuali eccedenze saranno invece considerate nel calcolo.

Anche l’assegno unico è fuori dall’ISEE.

Quali sono le scadenze per la presentazione della DSU nel 2025?

La DSU ha validità annuale, dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno di presentazione. Per garantire la continuità nell’accesso alle prestazioni sociali, è consigliabile presentare la nuova DSU all’inizio dell’anno, preferibilmente entro il 31 gennaio. In questo modo, si eviteranno interruzioni o ritardi nell’erogazione dei benefici.

Tuttavia, è possibile presentare la DSU in qualsiasi momento dell’anno; in tal caso, l’ISEE avrà validità dalla data di presentazione fino al 31 dicembre dello stesso anno.

Considerate le novità citate, dal 5 marzo per molti contribuenti converrà rifare l’ISEE.

Come vengono trattati i redditi esenti ai fini del calcolo dell’ISEE?

Nell’ISEE 2025, alcuni redditi esenti sono esclusi dal calcolo dell’indicatore.

In particolare:

  • assegno Unico Universale: le somme percepite a titolo di Assegno Unico, in alcuni casi non concorrono alla formazione del reddito ai fini ISEE (vedi c.206 e 209 della L.207/2024);
  • trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari per disabili: come precedentemente menzionato, questi importi sono esclusi dal calcolo del reddito per i componenti con disabilità.

È fondamentale dichiarare correttamente tutti i redditi nella DSU, specificando la natura di ciascuno, per permettere l’applicazione delle esclusioni previste dalla normativa vigente.

Cosa fare in caso di variazioni significative della situazione economica durante l’anno?

Se nel corso dell’anno si verificano variazioni rilevanti nella situazione economica o patrimoniale del nucleo familiare, come la perdita del lavoro, una riduzione significativa del reddito o variazioni nel patrimonio, è possibile richiedere l’ISEE corrente.

Si vedano le FAQ ISEE del Ministero del Lavoro.

Riassumendo

  • Novità principali – L’ISEE 2025 esclude dal patrimonio mobiliare titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti fino a 50.000 euro.

    Per le famiglie con disabili, alcuni trattamenti assistenziali non vengono più conteggiati nel reddito.

  • Importanza dell’ISEE – È essenziale per accedere a prestazioni sociali agevolate come Assegno Unico, Bonus Asilo Nido e riduzioni universitarie. Un calcolo corretto evita esclusioni o riduzioni degli importi.
  • Documenti necessari – Servono codice fiscale, documenti d’identità, certificazioni dei redditi, saldo conti correnti, visure catastali e altri documenti specifici.
  • Scadenze DSU – La DSU è valida dal 1° gennaio al 31 dicembre. Meglio presentarla ogni anno entro il 31 gennaio per evitare ritardi nei benefici.
  • ISEE corrente – In caso di variazioni economiche improvvise (perdita del lavoro, riduzione del reddito), si può richiedere un ISEE aggiornato per riflettere la nuova situazione finanziaria.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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