Il recente iter legislativo ha visto l’approvazione definitiva del Decreto Milleproroghe 2025 (DL n. 202/2024) che, dopo il via libera del Senato, ha ottenuto, il 20 febbraio scorso, anche l’ok definitivo in sede di Camera. Tale provvedimento, ora divenuto legge, introduce una serie di innovazioni e adeguamenti normativi che interessano molteplici settori, tra cui il sistema fiscale, le misure di sostegno alle imprese e ai professionisti, il comparto sanitario e le disposizioni riguardanti il terzo settore.
Tra le novità, spiccano quelle inerenti alle scadenze fiscali, che assumono particolare rilievo per l’anno 2025.
Focus sulle dichiarazioni fiscali
Le modifiche introdotte interessano specificatamente alcune tappe fondamentali del calendario fiscale 2025.
La revisione dei termini prevede innanzitutto lo spostamento della pubblicazione (formato elettronico) dei modelli relativi alle imposte sui redditi e all’IRAP. Originariamente previsto per il 28 febbraio, il rilascio dei modelli è ora posticipato al 17 marzo 2025.
Tale cambiamento offre un lasso di tempo più ampio per gli operatori economici e i tecnici abilitati, facilitando così la programmazione delle attività di predisposizione delle dichiarazioni.
Un ulteriore adeguamento riguarda la finestra temporale per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi. La data di inizio per la presentazione dei modelli relativi a IRPEF, IRES e IRAP è stata estesa dal 15 al 30 aprile 2025.
Questa proroga consente una maggiore flessibilità e un’organizzazione più serena degli adempimenti fiscali, riducendo la pressione sugli uffici competenti e offrendo un margine di sicurezza per evitare eventuali ritardi dovuti a imprevisti organizzativi o tecnici.
Scadenze fiscali 2025: non c’è proroga per l’adesione al CPB
Le innovazioni normative non si limitano soltanto alla gestione delle dichiarazioni dei redditi.
Il provvedimento prevede altresì una proroga dei termini relativi alla messa a disposizione dei software destinati a supportare la compilazione e la trasmissione dei dati fiscali.
In particolare, i programmi informatici relativi agli ISA e quelli necessari per l’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale, disciplinati dal D.lgs. n. 13/2024, vedono esteso il termine dal 15 al 30 aprile 2025. Tale misura è finalizzata a garantire una transizione digitale più fluida, migliorando l’interoperabilità e la precisione dei sistemi informativi utilizzati per gli adempimenti fiscali.
Bisogna notare, tuttavia, che non è stata accolta la proposta di posticipare ulteriormente, di due mesi, la scadenza per l’adesione al CPB (Concordato Preventivo Biennale) per il periodo 2025-2026, la cui data limite rimane invariata. Un proroga CPB chiesta a gran voce dai Commercialisti.
Tale decisione evidenzia, probabilmente, una scelta di contenimento che mira a preservare la coerenza dei tempi procedurali, evitando un’allungamento eccessivo del periodo di conformità alle nuove disposizioni.
Riassumendo
- Approvato, in via definitiva, il Decreto Milleproroghe 2025.
- La pubblicazione dei modelli fiscali è posticipata dal 28 febbraio al 17 marzo.
- Prorogata per l’inizio dell’invio dichiarazione dei redditi: dal 15 al 30 aprile.
- Software per ISA e accordo preventivo digitalizzato, con scadenze prorogate.