Mercoledì 26 febbraio il Tesoro emetterà in asta due nuove tranche di altrettanti Bot già in circolazione. L’obiettivo sarà raccogliere 4 miliardi di euro, equamente suddivisi. La data di regolamento è stata fissata per venerdì 28 e per quel giorno non ci saranno titoli di stato a breve scadenza da rimborsare. Questo significa che ci troviamo dinnanzi a un aumento netto del debito pubblico, pur a breve termine. In sostanza, l’emissione avviene per aumentare la liquidità nelle casse dello stato.
Rendimenti vigenti
Le due tranche sono la terza del Bot con scadenza 14 maggio 2025 (ISIN: IT0005595605) e la terza del Bot con scadenza 31 luglio 2025 (ISIN: IT0005633786).
Il primo titolo venne emesso il 14 maggio scorso ed ebbe una durata iniziale di 365 giorni, mentre alla data di regolamento di questa operazione ne avrà 75 residui. Sul mercato secondario tratta a 99,48 centesimi. Significa che per inserire in portafoglio 1.000 euro nominali, ne dovremmo spendere quasi 995. Il nostro rendimento sarebbe dato dai 5 euro e qualcosa di differenza tra prezzo di rimborso e costo di acquisto.
A rigore, quindi, il rendimento della terza tranche del Bot maggio 2025 sarebbe di poco superiore allo 0,50%. Tuttavia, il rendimento annualizzato si aggira in area 2,35%. Situazione simile per l’altro titolo, che sul mercato secondario tratta a 98,98 centesimi. In questo caso, il nostro margine di guadagno sarebbe di circa 10 euro per ogni lotto minimo di 1.000 euro. In percentuale, l’1%. Ma su base annuale, parliamo di un rendimento che supera il 2,40%. L’emissione risale alla fine di gennaio, quando debuttò con una durata iniziale di 6 mesi. La durata residua sarà di 153 giorni alla data di regolamento.
Tranche Bot per impiego a breve della liquidità
E’ evidente che le due tranche dei Bot offerti in asta non possano considerarsi un vero investimento, bensì il semplice impiego della liquidità per il brevissimo termine. Un’alternativa alle giacenze sul conto corrente, tanto per capirci. Ad oggi, i Bot in circolazione ammontano a 126,735 miliardi di euro.