Il valore della pazienza negli investimenti e il caso Bitcoin

Per chi effettua investimenti la pazienza è essenziale, anche se resta una merce rara tra la voglia di realizzare i guadagni e la paura.
1
9 ore fa
3 minuti di lettura
Investimenti e fattore pazienza
Investimenti e fattore pazienza © License Creative Commons

E se la chiave del successo nel mondo degli affari fosse la pazienza? A sostenerlo da tempo è il leggendario finanziere di Wall Street e forse anche il più grande investitore di tutti i tempi. Per Warren Buffett “il mercato azionario è un mezzo per trasferire denaro dall’impaziente al paziente”. Quest’uomo ha messo a frutto i suoi investimenti con un rendimento composto annuale medio prossimo al 20% in quasi 60 anni di attività. E all’età di 94 anni resta tra i più lucidi analisti dei mercati finanziari al mondo. La quasi totalità della sua immensa ricchezza, attualmente stimata in circa 150 miliardi di dollari, l’ha realizzata dopo i 60 anni. Un’età avanzata, se consideriamo che la classifica di Forbes sugli uomini più ricchi della Terra vede nelle prime posizioni e davanti spesso allo stesso Buffett persone anche molto giovani.

Investimenti a lungo termine redditizi grazie all’interesse composto

In realtà, Buffett è stato metodico fin dai primi investimenti con il suo fondo Berkshire Hathaway, co-gestito fino a poco più di un anno con Charlie Munger, morto a poche settimane dal compimento dei 100 anni. Per grandi linee, il famoso “oracolo di Omaha” ragiona così: “sii paziente e ragiona a lungo termine”. Il suo portafoglio è composto relativamente da pochi titoli e perlopiù acquistati a lunghissimo termine, se non a vita. L’uomo non ha mai creduto alla diversificazione, che a suo avviso sarebbe il modo per non guadagnare mai granché.

La pazienza porta risultati. A dirlo non è soltanto Buffett, ma i numeri. Prendete il mercato azionario americano: ha reso la media di circa il 9,2% all’anno negli ultimi 40 anni. Ai più può significare soddisfacente, ma nulla di straordinario. Eppure, il dato si traduce in un aumento del valore degli investimenti per 33,45 volte. E’ l’effetto dell’interesse composto, ignoto a tanti e che ha quasi del magico nel fare lievitare i guadagni nel tempo.

Caso Bitcoin

Sapete qual è il problema con la pazienza? Che ad averla ce l’hanno in pochi e spesso chi ce l’ha, non se la può permettere. Vi facciamo un esempio rapido per entrare nel concreto e sfuggire alle accuse di filosofeggiare sul nulla. Nel maggio del 2010 furono scambiati 10.000 Bitcoin per due pizze dal valore complessivo di 41 dollari. Allora, un token digitale valeva qualche centesimo di dollaro al massimo. E quasi nessuno, se non qualche nerd con le occhiaie che trascorreva le giornate davanti al PC, lo accettava in pagamento in cambio di qualche bene o servizio persino di qualche dollaro.

Ma Bitcoin già sei anni più tardi scambiava a 450 dollari. Le pizze erano costate a Laszlo Hanyecz 4,5 milioni. Un po’ care! Con gli anni il valore di mercato è lievitato fino agli oltre 100.000 dollari di qualche settimana fa. Oggi come oggi, le pizze sono costate al suo acquirente più di 1 miliardo. E quanti Hanyecz hanno venduto la criptovaluta non appena essa ha iniziato ad acquisire valore? Chi aveva fatto “mining” e ne possedeva magari anche in grandi quantità, quando ha visto che gli scambi avvenivano non più nell’ordine di qualche centesimo di dollaro o anche meno, bensì di qualche dollaro, ha venduto per realizzare un guadagno considerato inatteso fino a poco prima.

Non tutti hanno pazienza

Certo, ci sono portafogli dormienti pieni zeppi di Bitcoin e che oggi valgono una fortuna. Resta da capire per molti di essi se si tratti di pazienza dei titolari o semplicemente di dimenticanza dei codici di accesso. Ci sono anche coloro, come dicevamo, che non si possono permettere la pazienza negli investimenti. Mettetevi nei panni di un piccolo investitore, che ha accumulato una cifra anche ragguardevole grazie ai risparmi di anni di duro lavoro. Una volta che sull’app vede che sta sopra del 20-30-50%, gli viene una gran voglia di vendere. E non per avidità, bensì per il timore di perdere i guadagni e persino parte del capitale investito. Sarebbe un peccato dopo averlo accumulato e messo a frutto.

L’impazienza è anche conseguenza di vincoli di liquidità. Non tutti si possono privare per anni e anni dei loro investimenti. Ad un certo punto, sono costretti a disinvestire per realizzare i guadagni (se ci sono) e magari comprare casa per sé, i figli, affrontare spese impreviste, ecc. E’ la classica dimostrazione del perché in pochi riescano ad arricchirsi investendo, mentre la gran parte deve accontentarsi di guadagnarci qualcosa, senza per questo poter cambiare vita.

Investimenti in asset comprensibili

Ovviamente, la sola pazienza non è foriera di risultati. Buffett investe in titoli “giusti”, in cui crede dopo un’attenta analisi e che capisce. Un’altra sua caratteristica è sempre stata quella di fare investimenti in asset che capisce, anche in relazione al loro funzionamento. Per questo ha giurato che non acquisterebbe mai tutti i Bitcoin del mondo per un solo dollaro. Non ne comprende il valore sottostante e quale possa essere la loro utilità pratica. Una mentalità che lo ha reso ricco e celebre, oltre che felice. Ma non siamo tutti Buffett. E si vede.

[email protected]

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

1 Comment

  1. Salve a tutti, signore e signori !
    Mi chiamo Marie Thérèse Letacon, sono un prestatore di denaro professionista con contratto privato con diverse banche e istituti finanziari.
    Il nostro obiettivo comune è quello di incoraggiare e sostenere le persone in difficoltà finanziarie.
    Siamo dinamici nel concedere un prestito in 48 o 74 ore in tutta Europa.
    Le nostre capacità di prestito vanno da 5.000€ fino all’importo di cui avete bisogno a un tasso ragionevole del 2%.
    Se avete problemi finanziari o difficoltà a chiedere un prestito in banca e siete alla ricerca di un prestito tra privati, contattatemi.
    E-mail: [email protected]

Lascia un commento

Your email address will not be published.

bollo auto
Articolo precedente

Bollo Auto 2025: conto alla rovescia per la scadenza di febbraio

In pensione a 63,5 anni, bastano anche 28 anni di contributi ma pochi lo sanno
Articolo seguente

In pensione a 63,5 anni, bastano anche 28 anni di contributi ma pochi lo sanno