Dopo l’ottimo andamento del collocamento fino alle ore 13.00 di venerdì scorso, ieri è avvenuto in borsa il debutto del BTp Più 2033 (ISIN: IT0005634800) per la realizzazione dei primi scambi. Il bond retail emesso dal Tesoro ha attirato ordini per 14,9 miliardi di euro. Esso arriva a scadenza il 25 febbraio 2033, per cui presenta una durata massima di 8 anni. Diciamo “massima”, perché i sottoscrittori avranno la possibilità di farsi rimborsare il capitale alla pari (100% del valore nominale) già dopo i primi 4 anni. Fissate cedole step-up al 2,85% per il primo quadriennio e al 3,70% dal quinto anno in avanti.
Numeri prima seduta
Gli scambi di BTp Più sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana sono stati complessivamente 713 per un controvalore di 16 milioni.
Ogni contratto in media è stato, quindi, di 22.440 euro. Un importo decisamente inferiore alla sottoscrizione media di 33.000 euro in fase di collocamento. Questo significherebbe che a vendere siano stati il primo giorno probabilmente alcuni piccoli risparmiatori e meno i private banker, che in questa operazione si sono fatti notare con maxi-ordini fino a 20 milioni di euro.
La prima seduta si è conclusa con una quotazione leggermente sotto la pari, a 99,88 centesimi. Piccole variazioni poco significative, che risentono dell’andamento complessivo del mercato obbligazionario. Ad ogni modo, a quel prezzo il rendimento è salito al 3,30% medio lordo annuo dal 3,275% offerto dal collocamento. Ricordiamo, però, che gli scambi sul MoT non assegnano agli acquirenti del BTp Più la facoltà di avvalersi dell’opzione di rimborso anticipato. Questa è stata prevista solo in favore di coloro che hanno acquistato il titolo durante l’emissione e lo manterranno fino a tutti i primi 4 anni.
Scambi BTp Più, rischio di quotazione
Pertanto, gli scambi di BTp Più hanno ad oggetto un titolo della durata certamente di 8 anni. Resta sempre la possibilità di rivendere prima della scadenza, ma esponendosi al rischio di quotazione. Nelle prossime settimane è probabile che la quotazione salga con la discesa contestuale del rendimento. Ciò spingerà verosimilmente un maggior numero di sottoscrittori a vendere per realizzare un minimo guadagno in tempi brevi. Quanto alle cedole, la loro corresponsione sarà con cadenza trimestrale. In data 25 maggio ci sarà il primo stacco pari allo 0,7125% lordo: 7,13 euro per ogni lotto minimo di 1.000 euro nominali. Al netto dell’imposta, 6,23 euro.