Bond in euro e dollari a lunga scadenza con cedole fino al 9%, ma rimborsabili già dopo un anno

Goldman Sachs ha emesso bond in euro e dollari di durata rispettivamente pari a 17 e 16 anni, ma rimborsabili già dopo il primo anno.
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Bond in euro e dollari di Goldman Sachs
Bond in euro e dollari di Goldman Sachs © Licenza Creativa Commons

Nelle scorse settimane, la banca d’affari americana Goldman Sachs è tornata sul mercato obbligazionario per emettere due nuovi bond, rispettivamente in euro e dollari. Si tratta di titoli a lunga scadenza, anche se “callable”, in quanto l’emittente si riserva la facoltà di procedere al rimborso anticipato del capitale e delle cedole sino ad allora maturate successivamente al primo anno. Interessanti le caratteristiche, anche se bisogna fare attenzione alle condizioni effettivamente offerte.

Caratteristiche del bond in euro

Il bond in euro ha scadenza in data 7 febbraio 2042 (ISIN: XS2829724504) e stacca una cedola annuale lorda del 5,30% lordo (3,922% netto). Tuttavia, già in data 9 febbraio 2026 la banca può decidere di esercitare la call, nel quale caso estinguerebbe il debito liquidando all’obbligazionista il capitale e la cedola. In caso contrario, l’investimento proseguirebbe fino alla durata massima di 17 anni.

La cedola è cumulativa, cioè verrà corrisposta tutta o alla scadenza o alla previa data di rimborso del titolo. Questo vuol dire anche che nel febbraio del 2042 l’investitore riceverebbe in un’unica soluzione il 190,1% del capitale, includendo gli interessi fino ad allora maturati.

Il rendimento effettivo delle cedole, però, risulterà più basso rispetto al caso in cui fossero pagate anno dopo anno. Il 90,1% tutto tra 17 anni equivale a un rendimento medio lordo del 3,85%. Prima il bond in euro verrebbe rimborsato, più alto il rendimento medio fino ad allora ricevuto dall’obbligazionista. Ad esempio, dopo 5 anni il 26,5% di interessi liquidati risulterebbero pari a un tasso medio annuo del 4,81%. L’aspetto positivo per gli investitori eventualmente interessati consiste nel prezzo. Sull’EuroTlx si attestava venerdì scorso a 98,3 centesimi, per cui il bond in euro si acquista a sconto rispetto al suo valore nominale e ciò ne accresce il rendimento. Chiaramente, nel caso in cui decidesse di rivendere prima della scadenza sul mercato secondario, l’acquirente gli dovrebbe corrispondere anche il rateo degli interessi cumulati fino alla data della transazione, oltre al prezzo di quotazione del capitale.

Caratteristiche del bond in dollari

Per quanto riguarda il bond in dollari (ISIN: XS2829720932), la scadenza è stata fissata in data 7 febbraio 2041. La durata massima è, in questo caso, di 16 anni. Ma già dal 9 febbraio del 2026 l’obbligazionista potrebbe vedersi rimborsato il capitale insieme agli interessi maturati. Anche questo titolo offre cedole cumulative, ma al maggiore tasso lordo annuale del 9% (6,66% netto). Se la banca decidesse di rimborsare tutto alla scadenza, dovrebbe pagare il 144% del capitale di interessi, oltre al capitale stesso. Il rendimento medio annuo si attesterebbe al 5,73%. Per ipotesi, con la call esercitata dopo 5 anni gli interessi del 45% offrirebbero un tasso medio del 7,71%.

Rischio di tassi e cambio

A differenza del bond in euro, il bond in dollari quotava alla pari lo scorso venerdì. Per l’investitore l’esercizio della call costituisce un rischio, in quanto perderebbe gli interessi auspicati per il periodo residuale fino alla scadenza. Uno scenario attendibile nel caso di discesa dei tassi di interesse. Per quanto la Federal Reserve abbia sospeso i tagli dei tassi, anch’essa insieme alla Banca Centrale Europea dovrebbe ridurli nel medio termine. Per gli acquirenti della tranche in dollari c’è anche il rischio di cambio, che corrono per il caso in cui la divisa americana perdesse valore contro l’euro. Essi si vedrebbero rimborsato un capitale (insieme agli interessi) di valore ridotto rispetto alla data dell’investimento.

Lo stesso accadrebbe con la rivendita anticipata sul mercato, a meno che la quotazione fosse nel frattempo salita fino a compensare la perdita di tipo valutario.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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