Risparmia con il bonus vetri 2025: ecco quando e come ottenerlo

La sostituzione vetri negli infissi rientra nel bonus vetri, migliorando isolamento, sicurezza ed efficienza energetica della casa
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bonus vetri
Foto © Pixabay

La ristrutturazione di un’abitazione non implica necessariamente interventi strutturali di grande portata, come la demolizione di pareti, il rifacimento degli impianti o la sostituzione degli infissi.

Esistono lavori più mirati che, pur essendo meno invasivi, possono comunque rientrare tra quelli fiscalmente agevolati grazie agli incentivi statali. Un esempio significativo è la sostituzione dei vetri degli infissi, intervento che, a seconda delle caratteristiche specifiche, può beneficiare di detrazioni fiscali nell’ambito dei bonus edilizi.

Detrazioni fiscali con il bonus vetri 2025

La normativa fiscale, vigente nel 2025, prevede la possibilità di usufruire di una detrazione pari al 50% della spesa sostenuta per la sostituzione dei vetri degli infissi, qualora tale intervento sia finalizzato alla riduzione dell’inquinamento acustico e venga effettuato sull’abitazione principale.

Se l’intervento riguarda una seconda abitazione, la percentuale di detrazione si riduce però al 36%. Parliamo del c.d. bonus ristrutturazione.

Questa agevolazione fiscale è applicabile anche in assenza di ulteriori lavori edilizi, a patto che un tecnico certifichi la conformità del vetro agli standard richiesti dalla normativa.

Motivazioni per la sostituzione dei vetri

La decisione di sostituire i vetri degli infissi può essere dettata da diverse necessità, tra cui:

  • miglioramento dell’isolamento termico: l’installazione di vetri a doppia o tripla camera permette di ridurre le dispersioni di calore durante l’inverno e limitare l’ingresso di calore nei mesi estivi, migliorando così l’efficienza energetica dell’abitazione;
  • isolamento acustico: l’uso di vetri stratificati o con intercapedini riempite di gas può diminuire significativamente il rumore esterno, aumentando il comfort abitativo;
  • aumento della sicurezza: l’adozione di vetri temperati o antisfondamento offre una maggiore resistenza agli impatti e contribuisce alla protezione dell’immobile contro eventuali intrusioni;
  • rinnovamento estetico: in alcuni casi, la sostituzione dei vetri è motivata da esigenze di design, per modernizzare l’aspetto degli infissi e migliorare l’armonia degli ambienti interni.

Come avere il beneficio fiscale

Affinché la spesa per la sostituzione dei vetri possa beneficiare della detrazione fiscale, è necessario che l’intervento rispetti determinati criteri tecnici e amministrativi. In particolare:

  • finalità dell’intervento: la detrazione del 50% è riconosciuta se i nuovi vetri contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento acustico nella prima casa. Per la seconda abitazione, la detrazione è del 36%;
  • certificazione tecnica: è indispensabile che un professionista abilitato attesti che i nuovi vetri rispettino gli standard previsti dalla normativa;
  • metodo di pagamento: la spesa deve essere saldata tramite bonifico parlante previsto per la generalità dei bonus edilizi. Un metodo di pagamento che riporta specifici riferimenti normativi e consente il tracciamento della transazione. Pagamenti effettuati con assegni o in contanti non danno diritto alla detrazione.

Bonus vetri 2025: sicurezza e risparmio energetico

Oltre alla riduzione dell’inquinamento acustico, la sostituzione dei vetri può rientrare tra gli interventi agevolabili per finalità di sicurezza. Se vengono installati vetri antisfondamento per prevenire il rischio di effrazioni, l’agevolazione fiscale rimane invariata: 50% per la prima casa e 36% per la seconda.

Inoltre, qualora l’intervento comporti un miglioramento dell’efficienza energetica, certificato da un tecnico abilitato, la spesa sostenuta può essere ricondotta all’ecobonus ordinario, che prevede la medesima percentuale di detrazione (50% o 36% a seconda dell’abitazione).

È importante precisare che, qualora i nuovi vetri soddisfino più finalità contemporaneamente (ad esempio isolamento acustico e risparmio energetico), la detrazione spettante rimane comunque unica, senza possibilità di cumulo.

L’agevolazione fiscale derivante dal bonus vetri viene suddivisa, in ogni caso, in dieci quote annuali di pari importo, da detrarre dall’IRPEF in sede di dichiarazione dei redditi.

Riassumendo

  • Detrazione fiscale spese 2025: bonus vetri del 50% per la prima casa, 36% per la seconda.
  • Finalità: isolamento acustico, risparmio energetico o sicurezza con certificazione tecnica obbligatoria.
  • Requisiti: il vetro deve rispettare standard normativi e migliorare l’efficienza dell’abitazione.
  • Pagamento: solo con bonifico parlante, niente assegni o contanti per ottenere la detrazione.
  • Modalità di fruizione: detrazione in 10 quote annuali di pari importo sull’IRPEF.
  • Non cumulabilità: se il vetro soddisfa più scopi, la detrazione resta unica.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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