Assegno di Inclusione non accreditato? Ecco il motivo e la soluzione

A febbraio, molti beneficiari dell’assegno di inclusione hanno subito la sospensione dei pagamenti. Ecco spiegato il motivo
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assegno inclusione
Foto © Pixabay

Molte famiglie che beneficiano dell’assegno di inclusione hanno segnalato la mancata ricezione dell’accredito atteso nel mese di febbraio. Le difficoltà riscontrate nell’erogazione del sussidio sono riconducibili principalmente alla mancata presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata, necessaria per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) 2025.

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha infatti sospeso i pagamenti per tutti coloro che non hanno adempiuto a tale aggiornamento entro il termine stabilito. Questo requisito è essenziale per la conferma della continuità del beneficio, in quanto la maggior parte delle misure di sostegno economico statali è vincolata alla certificazione dell’ISEE aggiornato.

La sospensione dell’assegno di inclusione per mancato rinnovo dell’ISEE

Come stabilito dal calendario ufficiale dell’INPS, i percettori già registrati nel sistema dell’assegno di inclusione hanno ricevuto il pagamento a partire dal 27 febbraio (per la prestazione di competenza di tale mese). Tuttavia, per coloro che avevano presentato la domanda a gennaio e avevano completato la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale, l’erogazione è stata anticipata al 15 dello stesso mese.

Nonostante queste disposizioni, numerosi beneficiari hanno visto il proprio accredito sospeso, in quanto l’INPS ha rilevato la mancata presentazione della DSU 2025 (ossia l’ISEE in corso di validità per questo anno) entro il termine stabilito del 28 febbraio. La dichiarazione è indispensabile per determinare il diritto all’assegno di inclusione e la sua sospensione ha generato disagio economico per molte famiglie. Un pò come avviene per il pagamento dell’assegno unico figli a carico.

Ritardi nell’elaborazione delle DSU e conseguenze sui pagamenti

Un ulteriore fattore che ha inciso sui pagamenti di febbraio è stato il rallentamento nella gestione delle dichiarazioni da parte dell’INPS.

L’elevato numero di richieste per diverse misure di sostegno economico ha causato ritardi nell’elaborazione della documentazione, impedendo così l’accredito tempestivo anche a chi aveva regolarmente aggiornato l’ISEE nei tempi previsti.

Le famiglie che non hanno ancora aggiornato l’ISEE al 2025 devono provvedere al più presto per consentire all’INPS di acquisire i dati necessari e riprendere l’erogazione dell’assegno. È fondamentale agire rapidamente per evitare ulteriori slittamenti nei pagamenti.

Cosa succede in caso di ritardo nella presentazione dell’ISEE?

Nonostante il termine per l’aggiornamento dell’ISEE sia scaduto a fine febbraio, la richiesta dell’assegno di inclusione non viene automaticamente annullata dall’INPS. In questi casi, l’istituto procede con la sospensione temporanea del beneficio, che viene ripristinato una volta acquisiti i nuovi dati della DSU.

Questo significa che i percettori dell’assegno inclusione che non hanno ancora aggiornato il proprio ISEE hanno la possibilità di regolarizzare la situazione senza perdere definitivamente il diritto al sussidio. L’assegno di inclusione verrà infatti ripristinato a partire dal mese successivo alla presentazione della documentazione aggiornata.

Come regolarizzare la propria posizione per ricevere l’assegno di inclusione?

Per garantire la continuità dell’assegno di inclusione e ricevere nuovamente i pagamenti, i beneficiari devono:

  • Presentare la DSU 2025 il prima possibile – La dichiarazione può essere inoltrata attraverso il portale dell’INPS, i CAF o i patronati autorizzati.
  • Verificare lo stato della propria pratica – È possibile controllare l’aggiornamento dell’ISEE accedendo al proprio fascicolo previdenziale tramite il sito INPS.
  • Attendere l’elaborazione della domanda – Una volta che l’INPS avrà acquisito i nuovi dati, i pagamenti dell’assegno di inclusione riprenderanno automaticamente dal mese successivo.

Riassumendo

  • Sospensione pagamenti – L’INPS ha sospeso l’assegno di inclusione per mancato rinnovo dell’ISEE 2025.
  • Scadenza mancata – Il termine per aggiornare l’ISEE era il 28 febbraio, causando sospensioni nei pagamenti.
  • Ritardi INPS – Molti beneficiari hanno subito disagi a causa di elaborazioni lente delle dichiarazioni DSU.
  • Non annullato – L’assegno non viene cancellato, ma ripristinato dopo la presentazione della DSU aggiornata.
  • Cosa fare – I beneficiari devono inviare subito l’ISEE 2025 per riattivare i pagamenti.
  • Ripresa pagamenti – Dopo l’aggiornamento dell’ISEE, l’INPS erogherà nuovamente l’assegno dal mese successivo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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